Prima di arrivare alla torre, Fred si ricordò di una stanza molto speciale. "Ora ti devo bendare, ma fidati di me" -disse prima di bendare, con la cravatta che aveva al collo, la sua ragazza che annuiva. La prese per mano e la portò fino al quinti piano. Si avvicinò ad una statua e la superò. Aprì la porta del bagno dei prefetti, da cui aveva sentito la parola d'ordine da Cedric. Quando entrò e chiuse la porta alle sue spalle, le tolse la cravatta dagli occhi. "Che posto é?" -chiese curiosa guardandosi intorno. Fred si avvicinò ai rubinetti e da queste cinque file di rubinetti, uscì dell'acqua colorata e profumata che andava a riempire la piscina. Eleanor sorrise al suo ragazzo, che vide avvicinarsi lentamente. Si avvicinò anche lei e una volta davanti, lo baciò delicamente, volendo godersi il momento.
Sentì le mani del suo ragazzo vagare lungo la schiena nuda e fermarsi sul suo sedere. Si avvicinò di più e passò a sbottonargli la camicia, dopo che aveva buttato per terra la giacca. Il rosso portò una mano ad abbassare la zip del vestito che cadde sul pavimento di marmo. Il freddo colpì la ragazza che si strinse al ragazzo, che aveva denudato. I due mano nella mano scesero i gradini e si immersero in acqua. Fred l'attirò a sé e la baciò con più passione, mentre la ragazza gli sfilava i boxer e li lanciava fuori dall'acqua. "Voglio fare l'amore con te, qui, ora" -disse il ragazzo, e Eleanor sentì gli occhi inumidirsi. Aveva usato la parola amore e non sesso. "Anche io" -rispose e tornò a baciarlo. Dopo una serie di baci, Fred la fece appoggiare al bordo piscina e le divaricò le gambe. La guardò negli occhi quando entrò in lei lentamente. "Sei sicura?" "Più che sicura" -rispose e sentì il ragazzo entrare completamente in lei. Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dalle spinte del ragazzo, che erano decise ma delicate, voleva rendere quel momento speciale, senza andare di fretta.
Eleanor lo guardò negli occhi, il suo ragazzo ricambiò lo sguardo e parlarono attraverso essi, si promisero tante cose, amore a vicenda, rispetto, fiducia e la promessa di durare in eterno. Quando i due vennero insieme, si baciarono e stettero lì ancora per molto, coccolandosi. "Come sapevi di questa stanza?" -gli chiese mentre gli massaggiava le spalle. "Ho seguito Cedric, volevo scoprire cosa nascondesse, così l'ho visto entrare qui con l'uovo. Quando uscì era felice, forse aveva scoperto in cosa consiste la seconda prova." -rispose mentre si lasciava massaggiare. "Ah si? Devo provare una cosa" -si allontanò per prendere la sua bacchetta da vestito e tornò dal ragazzo. "Accio uovo" -provò e pochi secondi dopo l'uovo che aveva catturato arrivò nella stanza. "Cosa vuoi fare?" -chiese curioso. "Beh quando ho provato ad aprirlo ha emesso solo un grido, forse serve l'acqua, magari sarà un indizio sulla seconda prova." "Non serve che scoprirlo" -i due si immersero sott'acqua e Eleanor aprì l'uovo. Subito iniziò un canto che faceva
-Vieni a cercarci dove noi cantiamo,
che sulla terra cantar non possiamo,
e mentre cerchi, sappi di già:
abbiam preso ciò che ti mancherà,
hai tempo un'ora per poter cercare
quel che rubammo. Non esitare,
che tempo un'ora mala sorte avrà:
ciò che fu preso mai ritornerà.-Quando tornarono sù si guardarono. "Cosa significa?" -chiese Fred togliendole i capelli dal viso. "Non lo so, devo decifrare le parole. Forse é un indovinello. Vieni a cercarci dove noi cantiamo....chi essere animale canta?" "Le sirene" -e indicò la sirena che li guardava accarezzandosi i capelli. "Esatto, dove vivono le sirene?" "Nel lago nero, almeno così so, due anni fa andammo al lago nero per dare fastidio alla piovra gigante e vedemmo la coda di una sirena" -spiegò Fred cercando di essere d'aiuto. "Okay, quindi cercare le sirene nel fondale del lago nero. Ora analizziamo la frase "ciò che cerchi sappi di già che abbiam preso qualcosa che ti mancherà", forse parlano di una persona a me cara. Forse la porteranno nel fondale e io dovrò salvarla." -provò e il rosso annuì. "Si, ma ho più di una persona speciale. Papà, tu, Harry, Remus, Hermione, Ron, George, chi dovrò salvare?" "Forse lo saprai quel giorno stesso. Ora andiamo avanti. La filastrocca dice che hai tempo un ora, quindi devi trovare un modo per stare un ora sotto l'acqua, idee?" -Eleanor si sedette sul bordo piscina e pensò. "Posso usare una bombola d gas, quelle che usano quelli che fanno le immersioni, di solito una bombola dura un ora." "Si ma dove la trovi?" "Posso chiedere alla professoressa di babbanologia, d'altronde io seguo il corso." "Okay, ora finiamo di decifrare la filastrocca. Ciò che fu preso mai tornerà. Quindi se allo scadere del tempo non troverai la persona a te speciale non tornerà mai più." -ed Eleanor rabbrividì. "E macabro, ma penso che abbiamo risolto l'indovinello." -sorrise e baciò il ragazzo. "Non merito un premio?" -e i due passarono altro tempo a fare l'amore, sta volta fuori dall'acqua.
Soltanto all'alba tornarono in dormitorio e si separarono. Eleanor entrò nella sua stanza e mise l'uovo sul comodino, dove ci trovò una lettera. Curiosa la prese e l'aprì.
-Eleanor sono Ninfadora, mi é arrivata la tua lettera. Ti aiuterò senza dire nulla a nessuno, anche io voglio che mio cugino sia libero. Vediamoci subito dopo la seconda prova, ho fatto alcune ricerche e mi sono recata -da sola- alla casa dei Potter, lì ho trovato altre prove che potrebbero liberare Sirius. Qui ti allego una di esse, ti voglio bene e sei stata forte alla prima prova. Tua, Tonks-
Eleanor si trattenne dal saltellare e prese un pezzo di quella che doveva essere un'altra lettera. Lesse soltanto -Io James Potter, dichiaro che Peter Minus é il custode segreto- poi nient'altro. Ma almeno aveva la cosa più importante. Aprì il cassetto interno del suo baule e la mise insieme alla lettera di Lily. Chiuse il cassetto con il codice e poi indossò il pigiama, si mise a letto piuttosto serena. L'indomani non c'erano lezioni, e poteva dormire fino a tardi, così fece. Quando si svegliò erano le tre del pomeriggio, rise della sua pigrizia e scese in sala comune, dove trovò i suoi amici. "Buongiorno e buon natale anche se in ritardo" -disse sedendosi accanto a Hermione, che rise nel vederla. "Ore piccole?" -chiese "Lasciamo stare, sono tornata all'alba" -disse e appoggiò la testa sulla sua spalla. "Immagino che Fred si sia fatto perdonare" -scherzò Ron ridendo. "Puoi scommetterci" -e rise insieme a lui. "Comunque, ho scoperto con lui il secondo indizio, e so cosa mi aspetterà come seconda prova." -disse ed ebbe l'attenzione su di sé. Spiegò cos'avesse scoperto e Hermione si complimentò. "Bene, ora dobbiamo soltanto capire chi é questa persona speciale e come stare un'ora sott'acqua." -disse pratica pensando a un piano. "Potete usare l'algabranchia" -si intromise timidamente Neville. "Cos'é?" -chiese curiosa Eleanor. "E' un tipo di pianta acquatica, tipo un alga gommosa. Se la prendi prima di entrare in acqua, ti permetterà di poter respirare e nuotare per un'ora." -spiegò allungo il libro dove c'era su scritto l'argomento. "Ma sei un genio Nev. Se vinco, la dedicherò a te" -si alzò e lo abbracciò. Il ragazzo ricambiò timido e poi li lasciò soli.
"Ora posso stare tranquilla, se anche prenderanno qualcuno di voi, so come salvarvi. E se vi salverò, mi dovete un regalo." "Perché hai usato il se e non il quando?" -scherzò Hermione e risero insieme. Passarono il pomeriggio a giocare a scacchi, la sera dal quadro entrarono i due gemelli che appena la videro andarono ad abbracciarla. "Ancora in pigiama?" -chiese Fred ridendo. "Si, aspettavo te che me lo togliessi" -scherzò e Fred la prese a sacco di patate. "Noi abbiamo da fare, non disturbateci per la cena." -disse facendoli ridere e sparire lungo le scale con la ragazza. La portò nella sua stanza e la stese sul letto. "Fred non ero seria" -disse ridendo quando il rosso iniziò a baciarla sul collo facendole il solletico. "Io si." -rispose e passò a sfilargli la maglia del pigiama andando a baciare e succhiare il suo seno. Eleanor gli strinse i lunghi capelli rossi e ansimò. Di nuovo i due fecero l'amore, non seppero per quanto, quando erano insieme non volevano staccarsi l'un dall'altra.
Soltanto dopo l'orario della cena si staccarono e si stesero sul letto. "Direi che oggi é stata una giornata produttiva" -scherzò la ragazza coccolandosi al ragazzo, che rise e la strinse. "Direi di si, abbiamo perso anche del peso con tutta questa attività fisica." -scherzò e la baciò. "Però dobbiamo cenare, quindi vestiti che ti porto nelle cucine." -così i due si alzarono e Eleanor indossò un pantalone della tuta del rosso e una sua felpa. Legò i capelli e notò due succhiotti sul collo, alla base delle clavicole. "Ci sei andato piano eh" -scherzò e lo prese per mano. Scesero in sala comune, che era vuota, poi uscirono dal quadro e si diressero verso le cucine. Durante il tragitto incontrarono Cedric che si fermò per salutare la ragazza. "Grazie ancora per le lezioni di ballo, non ho fatto la figura del pesce lesso" -disse e la fece ridere. "Felice di esserti stata d'aiuto." "Comunque Fred volevo dirti che io non provo nulla per la tua ragazza, é un amica e mi dispiace che avete litigato a causa mia." -Fred gli sorrise e strinsero la mano. Poi Cedric andò via, e loro proseguirono verso le cucine. "Come siamo gentili" -scherzò la ragazza entrando in cucina e sedendosi sulla panca. "Non ho motivo di prendermela con lui, tu sei mia" -disse sorridendo e chiedendo agli elfi qualcosa da mangiare.
"Che paraculo" -rise e lo baciò. I due mangiarono un piatto intero di dolce alla melassa e uscirono dalle cucine pieni. "Gran bella mangiata" -disse Fred trattenendo un rutto. "Si vede" -rise la ragazza e andarono verso il piano terra, incontrando Malfoy e la sua cerchia. "Ecco la coppia del momento, guardate come sono vestiti, come due poveracci." -li prese in giro. Eleanor si avvicinò al biondo. "Se non sparisci, parlerò e sarai tu a vestirti come un poveraccio. E' il secondo avvertimento, al terzo dirò tutto e finirai nei casini." -disse guardandolo negli occhi seria. Il ragazzo la guardò con il viso spaventato, sapeva di cosa avesse parlato. "Andiamo" -e la spinse andando via. Fred si avvicinò e la strinse. "Quel verme ha paura" -sibilò e Eleanor prese la sua mano. "Tranquillo, se soltanto romperà di nuovo, sa cosa gli aspetta." -e fecero una passeggiata.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...