Il giorno dopo, Eleanor si svegliò di mal umore, aveva letto in giro che non si doveva mai andare a letto nervosi, ne litigati con il proprio ragazzo. E dovette dargli ragione. Indossò la divisa senza alcuna voglia e scese in sala comune per prendere il foglio con su le lezioni. Era vuota, e ci credo erano le sei di mattina. Prese il foglio e si sedette sul divanetto per leggerlo. Pozioni, Difesa e Trasfigurazione. Sospirò e mise il foglio nello zaino, lasciando poi la sala comune. Arrivò in sala grande e si sedette al tavolo per la colazione. Soltanto il tavolo dei Corvi era metà pieno, gli altri tavoli c'erano si e no due/tre studenti. Mentre spalmava il burro sul toast, venne raggiunta da un raggiante Cedric, che si sedette al suo fianco. "Buongiorno" -la ragazza lo salutò a sua volta con un sorriso e prese a mangiare. Sperava che Fred non entrasse proprio in quel momento, o veramente ci avrebbe dovuto litigare. "Allora, dopo posso accompagnarti in aula di pozioni? Vorrei chiederti una cosa" -propose sorridendole. "Va bene, ma tu non mangi?" -chiese sperando di non pentirsi di aver accettato. "Si, ora vado. A dopo" -e lasciò il tavolo andando poi al suo.
Subito dopo venne raggiunta dai suoi amici e da i due gemelli, ringraziò Merlino per la tempistica e salutò gli amici. "Ti sei alzata presto" -disse Ron sbadigliando. "Si, sono andata a letto nervosa e mi sono svegliata peggio. Spero solo che oggi Piton sia più gentile del solito, odio lui e le sue battutine" -sbottò mentre finiva il latte col miele. "Invece signorina sarò come al mio solito, e meno due punti per parlare male alle spalle di un professore." -arrivò una voce untuosa alle sue spalle, si morse le labbra per non risponder e vide andare via il docente di Pozioni. "Lo odio." -sibilò e i suoi amici risero. "Almeno ora sai che non sarà gentile" -scherzò Harry e la ragazza rise. Quando anche Cedric finì di mangiare, si alzò dal tavolo e andò a quello rosso oro, Eleanor sentì il cuore chiedersi in una morsa mortale quando vide lo sguardo deluso e pieno di rabbia di Fred posarsi su di lei. Ma si disse che non stava facendo niente di male, no? Così dopo un veloce sguardo di scuse, uscì dalla sala grande con il ragazzo diretti verso i sotterranei. "Come mai Fred Weasley sembrasse volesse uccidermi con lo sguardo?" "Perché stai troppo vicino alla mia ragazza" -rispose una voce alle loro spalle. Eleanor si girò e vide Fred che guardava furioso il ragazzo. "Amico, non voglio provarci con la tua ragazza, mi serviva solo per chiedergli una cosa" -spiegò Cedric calmo, non volendo iniziare una discussione inutile. "Allora non ti dispiacerà trovarti un'altra dama per il ballo." -rispose sorridendo sarcastico. "Nessun problema, ci vediamo dopo" -salutò la ragazza con un bacio sulla guancia e andò via. Eleanor guardò il suo ragazzo che la guardava a sua volta.
"Cosa voleva?" "Non lo so, sei venuto prima che me lo potesse dire" "Quindi il mio arrivo vi ha interrotto, mi scuso" -e andò via ancora più furioso. Aveva capito male le sue parole, ma lo lasciò andare, non aveva voglia di litigarci. Suonò la campanella dopo mezz'ora ed entrò in aula. Venne raggiunta da Hermione che si sedette al suo fianco. "Cosa é successo?" "Poi ti spiego" -e il professore entrò in aula. "Da questo giorno in poi vi assegnerò il vostro compagno di banco, sperando di migliorare le vostre doti in pozioni. Malfoy con Balck, Potter con Zabini, Weasley con Nott, Granger con Parkinson..." -e andò avanti. Eleanor giurò che qualcuno ce l'avesse con lei, prima Fred, poi il pipistrello ed ora Draco. Il biondino si avvicinò e si sedette al suo fianco. "Sono scontento tanto quanto te, Black" -disse il suo cognome come se stesse dicendo un insulto.
"Non rivolgermi la parola, Malfoy." -sibilò e guardò la lavagna per leggere il procedimenti per la pozione che aveva assegnato il pipistrello. Prese gli ingredienti e dovettero lavorare insieme. Ma si fecero i dispetti a vicenda, ma l'ultimo dispetto da parte di Draco fece saltare il calderone e vennero colpiti dalla pozione. Il professore diede la colpa a Eleanor e la mandò fuori dalla classe con venti punti in meno. Quando uscì dall'aula, si ripulì con la bacchetta e si sedette sul muretto di fronte. Voleva urlare e piangere, ma doveva contenersi. Pensò che quella giornata non poteva che andare ancora più male. Un ora dopo, suonò la campanella, e tutti uscirono. Draco le sorrise vittorioso e andò via, Harry e Ron la dovettero fermare dallo schiantarlo. Poi andarono nell'aula di difesa, dando il cambio al quinto anno, e notò come Fred dava corda ad Angelina. Si, decisamente quella giornata non poteva che peggiorare.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...