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Superare la morte di Fred sembrava più difficile di ciò che si pensava, El aveva chiesto di non tornare a scuola, ma le era stato consigliato di non restare a casa e ciondolarsi nel dolore, così dopo natale tornò a scuola e la prima persona che vide fu Malfoy, senza il solito ghigno sul viso e con un espressione strana in viso. I due si guardarono ed El sentì l'esigenza di ucciderlo, ma Harry gli tenne ferma la mano che aveva impugnato la bacchetta. Il giovane Malfoy non la guardò più per tutta la durata della cena. "El, vendicarti non porterà indietro Fred" gli diceva Harry mentre si dirigevano verso la torre di Grifondoro. "Se ne va in giro fiero di quello che é, suo padre ha ucciso una persona e lui va in giro come se nulla fosse, non appena avrò la mia lo ucciderò, e stai certo che manderò la testa del figlio al padre." rispose ed una volta in sala comune andò nella sua stanza. 

Il giorno dopo, El scese a colazione prima degli altri, non aveva dormito per nulla e aveva fame. Si sedette al tavolo rosso oro e prese del succo di frutta, persa nei suoi pensieri, non si accorse del biondino che la guardava dal suo tavolo. A Draco dispiaceva della morte di Fred, e si diceva che lui non aveva colpe, ma sapeva che il compito di uccidere Fred era suo, ma il padre se ne è preso la responsabilità. Ora, che aveva fallito la prima missione, Voldemort gliene aveva affidata un'altra, uccidere Silente. Come poteva chiedergli di farlo, se non era riuscito ad uccidere Fred, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito e che voleva solo umiliare la sua famiglia. Ma Draco non lo avrebbe permesso, era finito il tempo in cui era considerato un pappamolle, ora avrebbe portato a termine il piano del signore oscuro. Silente, d'altro canto, sapeva che aveva i giorni contati, per questo stava utilizzando il tempo che gli restava nell'addestrare Harry e cerare di capire i futuri movimenti di Piton. Mai si sarebbe aspettato che Severus lo potesse tradire.

"El" la chiamò Hermione sedendosi accanto "Ciao" disse debolmente e finì il latte caldo. "Come ti senti?" chiese gentilmente Dean ed El alzò le spalle "Male" poi prese le sue cose e andò via. Si rintanò nell'aula di Trasfigurazione e si sedette al solito banco, appoggiò la testa sulle braccia e chiuse gli occhi, ricordò ogni momento con Fred e quante volte si erano persi, ma subito ritrovati. Sperava di vivere con lui e il piccolo in eterno, ma il destino lo aveva portato via. "Signorina Black, é richiesta dal Preside nel suo ufficio" venne scossa dalla voce della docente di Trasfigurazione, e dopo aver annuito lasciò l'aula e si diresse verso l'ufficio del Preside. 

Una volta dentro, venne ricevuta da un vivace George che appena vide la mamma, corse verso di lei. El si chinò e lo prese in braccio. "Ma ciao peste" "Mamma" urlò il piccolo ed El lo abbracciò. Poi notò che c'era anche George, si avvicinò e lo salutò con un bacio sulla guancia. "Sta facendo il bravo?" "Si, vero campione?" e il piccolo annuì stretto ancora alla mamma. "Eleanor" la chiamò il preside e la ragazza gli sorrise "George ha accettato di prendere il posto del professor Piton, insegnerà pozioni insieme al professor Lumacorno." disse ed El sorrise a George. "Quindi, vale a dire che anche il piccolo starà qui?" "No, il piccolo starà a casa, ma potrai vederlo quando vorrai." rispose il preside ed El annuì contenta lo stesso. "Quindi dovrò chiamarti professore?" prese in giro George mentre si allontanavano dall'ufficio del preside. "Si, signorina" e risero insieme.  "Allora, hai dormito stanotte?" "No, per nulla." sospirò e George gli prende la mano "Passerà, non appena ci vendicheremo, staremo meglio" disse ed El annuì. George invece di farla andare a lezione, la portò sulla torre di astronomia e la fece sedere sulle sue gambe. 

"E' così strano stare qui senza lui" disse mentre gli accarezzava i capelli, la ragazza annuì e nascose il viso nel suo collo, lasciandoci poi un bacio. "Coccole?" chiese il rosso mentre scendeva con la mano verso il fondoschiena della ragazza "Si, ti prego" sussurrò la ragazza e George gli alzò il viso, la guardò prima di baciarla lentamente. El ricambiò il bacio e si mise seduta meglio sulle sue gambe. George portò la mano sotto la camicia della ragazza e gli accarezzò la schiena, mentre El portò una mano sulla patta dei pantaloni. "Sicura di farlo qui? Puoi venire nella mia stanza stasera e prenderti tutto il tempo" la fermò ed El ci pensò su, poi annuì. Sistemati i vestiti, El andò a lezione di pozioni, ma si scontrò con Draco, che la guardò e prima che potesse andare via, la fermò per un braccio "Possiamo parlare?" chiese ed El gli scoppiò a ridere in faccia "L'unico giorno in cui parlerò con te, sarà per dirti che ho ucciso tuo padre come lui ha ucciso il padre di mio figlio." e gli fece lasciare la presa, gli sputò in faccia e andò via, rimanendolo lì come uno stoccafisso.

Entrò nell'aula di pozioni e si sedette accanto alla riccia, che la guardò e gli chiese se andasse tutto bene, El annuì distratta. Poi, quando l'aula fu piana, ci fu uno scoppio e comparì dietro la cattedra George. "Salve ragazzi, io sono George e sarò il vostro docente di pozioni" esclamò sereno e tutti batterono le mani e fischiarono. "El tu lo sapevi?" "Si, questa mattina sono stata chiamata per questo" rispose ad Harry. La lezione iniziò e molto presto molti appresero che George era un asso in pozioni. Dopo due ore, la lezione finì e tutti uscirono soddisfatti, come mai prima d'ora. Intanto, al Malfoy Manor, Voldemort aveva indetto una riunione, Severus si malediva per aver voltato le spalle a Silente, ma non poteva tornare più indietro non dopo che aveva fatto uccidere Fred Weasley. "Miei cari seguaci, siamo qui per parlare del prossimo attacco. Sta volta voglio che uccidiate la ragazza, per arrivare a Potter, dobbiamo eliminare tutti i suoi cari, e senza l'aiuto di Severus non avremo potuto vincere l'ultimo scontro." e Severus annuì di poco, come ringraziamento. 

"Ora, qualcuno ha qualche idea su come uccidere la ragazza?" "Possiamo rapire il figlio, quando lo scoprirà farà di tutto per poterlo riavere e lì faremo uno scambio. Il bambino tornerà a casa e lei qui, chiusa nelle segrete la uccidiamo." disse Bellatrix sognante. Voldemort sorrise compiaciuto "Altri piani?" nessuno fiatò, e quindi si decise di optare per il piano di Ballatrix. "Ah, Bella se il piano fallisce, a morire sarai tu" finì prima di andare via e Bellatrix tremò, non voleva deludere il suo signore che tanto amava. Avrebbe fatto in modo che il piano riuscisse, anche se avrebbe dovuto usare le maniere forti. 

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora