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Il giorno dopo, a Grimmauld Place era festa, ognuno di loro aveva un compito, la mattinata prevedeva l'addobbo della casa e del giardino. Eleanor ed Harry avrebbero addobbato il giardino, e metà del tempo lo passarono a lanciarsi le palle di neve, ma per pranzo finirono. Intanto Remus, Sirius e il signor Weasley addobbavano l'albero, e la stella sulla punta dell'albero la mise il piccolo George, che non finiva di divertirsi in braccio al padrino. El tornò in casa e il piccolo gattonò da lei. Si accovacciò per prenderlo in braccio e Georgie si strinse alla mamma. "Mamma, albero" e indicò con la manina l'albero enorme posto in salone. "Hai messo tu la stella?" "Si" urlò felice e El sorrise baciandogli il nasino. Poi, andò in cucina per farlo mangiare, e la mamma gli passò una fetta di torta al cioccolato. "Cosa diamo a questo angioletto?" chiese la nonna al nipotino "Pappa" urlò di nuovo e El lo passò alla mamma, iniziando a preparare la pastina al figlio. 

In cucina, arrivò Fred che glie era stato dato l'incarico di addobbare il piano superiore, e in testa aveva un cappello come quello di Babbo natale, e ne mise uno più piccolo al figlio. "Ora siamo gemelli" disse prendendolo in braccio e avvicinandosi alla ragazza "Ed uno alla mamma" e con l'aiuto del piccolo mise un altro cappello sulla testa della ragazza. "Grazie" e baciò sia il ragazzo che il figlio. "Lo fai mangiare tu?" chiese portando il piatto con la pastina e il formaggino sul tavolo "Certo, facciamo la pappa campione" e si sedette al tavolo prendendo il cucchiaio, El lì lasciò in cucina e andò ad aiutare il padre a formare un pupazzo di neve. Sirius non appena vide la figlia, gli lanciò una palla di neve che diede inizio ad una lotta che finì con El tutta bagnata e Sirius asciutto. "Papà però non è giusto" si lamentò e Sirius rise abbracciandola subito dopo. Dal cielo iniziò a cadere la neve e padre e figlia rimasero abbracciati a godersi la neve. "Ne abbiamo affrontate tante piccola, sono fiero della ragazza che sei diventata" disse Sirius accarezzandogli i capelli. El sorrise e si strinse di più al padre "Anche io di te, sei un padre fantastico e un nonno perfetto." Sirius sorrise e chiuse gli occhi godendosi quel momento.

All'interno, gli altri si godevano quella scena, soprattutto Marlene che era fiera della famiglia che aveva, ed era felice di averla ritrovata. A interrompere quel clima, fu l'arrivo del patrone di Silente che disse "Ce stato un attacco al castello, servono rinforzi" e così in pochi minuti la casa si svuotò, lasciando solo i ragazzi. "Harry che succede?" chiese El scossa dalla confusione che c'era stata. "Il castello é stato attaccato dai Mangiamorte, l'Ordine é intervenuto" ed El si accorse che Fred non era in casa, e che il piccolo Georgie era con Hermione. "E andato con loro" disse Ron ed El si sentì morire. Già era scampato una volta alla morte, e stava di nuovo sfidando la sorte. "Andrà bene" la tranquillizzò Harry, ma El non ne era convinta. "Vado da lui, restate con il piccolo" disse avvicinandosi al camino, ma il figlio la fermò chiamandola "Mamma", la ragazza si morse le labbra e prese il figlio in braccio "Papà?" chiese curioso ed El sospiro "Tra poco tornerà" e si sedette sul divano con il piccolo stretto al petto. 

Intanto al castello, Remus e Tonks avevano messo al sicuro i pochi studenti rimasti al castello d erano poi andati in aiuto dei loro amici. Bellatrix aveva putato Sirius e Fred, che stavano avendo delle difficoltà- Intervenne Tonks ed ebbero del vantaggio, ma poi a Bellatrix si aggiunse Lucius e di nuovo trovarono delle difficoltà. "Ti ucciderò e poi ucciderò la feccia di tuo figlio" urlò Lucius a Fred, che preso dall'ira si concentrò solo su di lui, dando così spazio a Bellatrix di colpirlo con la maledizione mortale, ed il corpo di Fred cadde al suolo senza vita. Lo scontro si fermò dall'urlo di disperazione di Molly, che si era accasciata sul figlio e lo scuoteva, senza successo. I mangiamorte, soddisfatti, lasciarono il castello e tutti erano chini intorno al corpo senza vita di Fred. George vide nero e cadde per terra, svenuto. Nella sala grande c'era silenzio, rotto solo dai pianti di Molly e da Remus e Sirius che cercavano di far svegliare George. Silente si sedette sulla panca guardando il corpo del giovane ragazzo. 

A Grimmauld Place, El aveva messo a dormire il figlio e camminava per tutto il salotto in ansia, aveva una pessima sensazione e non gli piaceva. "El, tranquilla" diceva Harry, ma El non ascoltava, era solo in ansia per il suo ragazzo e pregava che andasse tutto bene. Pochi istanti dopo, Marlene si materializzò al centro del salotto con il viso bagnato dalle lacrime, El andò dalla madre "Mamma, che succede" chiese sentendo il cuore battere all'impazzata. "Mi dispiace piccola..." disse debolmente, ed El capì. Non c'era bisogno di andare oltre, aveva capito che il mi dispiace della madre si traduceva in "Fred é morto". Ron scoppiò in lacrime stretto ad Hermione, che era un fiume di lacrime. Harry si avvicinò ad El con gli occhi lucidi, la scosse ma la ragazze sembrava come se fosse in uno stato di trance e non dava segni. "El" continuava a chiamarla la madre, ma El aveva solo in mente le parole "Fred" e "Morte". 

A portarla alla realtà, fu il pianto del piccolo Georgie che piangeva urlando dalla sua culla ed El finalmente scoppiò a piangere buttandosi su Harry, che la strinse forte. Marlene era andata dal nipote che urlava "Papà" "Papà". Poco dopo tornarono anche Sirius e George, il padre alla vista della figlia in preda al pianto più disperato che aveva mai sentito, la strinse ed El gli strinse forte la maglia quasi a strapparla. "Bambina mia, mi dispiace così tanto" diceva anche lui con il volto rigato dalle lacrime. Al castello, Fred era stato portato in infermeria e fatto stendere sul letto, Molly stretta a lui e Arthur che consolava la moglie, ma rotto anche lui dal pianto. "Lo voglio morto, anche se dovessi ucciderlo con le mie mani" sibilò Molly accarezzando i capelli al figlio.

Poco dopo, in infermeria entrò El stretta al padre e alla vista del corpo senza vita del suo Fred cedette e si accasciò in terra urlando tutta la sua disperazione. Molly si avvicinò alla ragazza e l'abbraccio, le due donne piansero insieme strette l'una all'altra. "Io lo ucciderò" prese ad urlare Eleanor e Molly aumentò la presa. Nessuno era in grado di dire o fare nulla, quel giorno avevano perso un ragazzo, un fratello, un figlio ed un padre. 

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora