Take a sip

12. Heart of glass

Once I had a love and it was a gas

Soon turned out had a heart of glass [...]

Lost inside, adorable illusion and I cannot hide

I'm the one you're using, please don't push me aside

[Blondie]

***

«Voici le soir charmant, ami du criminel; iI vient comme un complice, à pas de loup; le ciel se ferme lentement comme une grande alcôve, et l'homme impatient se change en bête fauve».

Ecco l'affascinante sera, amica del criminale; arriva complice, a passi di lupo; il cielo si chiude lentamente come una grande alcova, e l'uomo impaziente muta in bestia.

Esistono forse versi migliori per inaugurare il sentiero che conduce alla Parigi notturna?

La nebbia incombeva anche a distanza di un paio di giorni: pareva non diradarsi mai. Come un mare particolarmente torbido e denso nelle sue componenti, essa occultava in parte il cielo, suo fondale per l'occasione.

A uno dei tavoli più distinti del Moulin Rouge, cui sedevano due osservate speciali dell'opinione pubblica, britanniche d'origine, giunse la seconda portata di un menu stellato.

Lucía rabboccò il proprio calice di guizzante champagne e lo sollevò in direzione di Lauren. Oh, Lauren!

- Al miglior esecutivo che il Regno abbia mai avuto – brindò, tendendo le labbra in un ampio sorriso.

Era brilla sì, ma anche assai entusiasta di sedere a quel tavolo, in quel luogo, a Parigi; con la migliore compagnia che avrebbe potuto chiedere.

***

Al triplice fischio dell'arbitro, Lauren alzò ambo le palme madide perché collidessero con quelle di Lucía in un doppio cinque. La partita era appena terminata con il punteggio largamente a loro favore. La sezione dedicata ai tifosi di casa era un unico tripudio di schiamazzi e fumogeni colorati. Con quei tre punti, mezzo campionato scolastico era già in saccoccia.

- Bel colpo, Jaguar – commentò la portoricana, alludendo all'ultimo dei quattro goal realizzati.

Si lanciò tra le braccia della compagna, usufruendo della minima scusa di cui disponeva per toccarla e stringerla a sé. Ah, diamine, se solo avesse ricambiato quell'ardore con la medesima intensità!

Se lo stadio faticò a svuotarsi, tra cori e festeggiamenti, gli spogliatoi si riempirono invece come un letto fluviale su cui venga abbassata la diga. Le ragazze della squadra presero a saltare a ritmo, cantando a squarciagola il proprio inno, mentre i tacchetti dei loro scarpini producevano un baccano infernale nell'incontrare le piastrelle.

Lucía rimirava Lauren negli occhi, sincronizzando la mimica delle proprie labbra alle sue. Fin troppo entusiasta ed ebbra di quel goliardico baccano, quando le ginocchia si arresero alla stanchezza, ella crollò in avanti, ancora una volta tra le braccia reattive della corvina. Incontrando i suoi occhi fulgidi, venne folgorata per quello che poi le sarebbe rimasto nella memoria come l'attimo del suo definitivo innamoramento, a diciotto anni.

***

- Non ne sono così certa, ma ci proveremo – replicò Lauren, completando il brindisi in un delicato tintinnio di cristallo.

Lucía rise dolcemente, mentre le gote le si arrossavano.

- Non eri così modesta e prudente prima di un incontro di campionato – ricordò. – Dicevate sempre volgarità irripetibili, tu e Vanessa -.