32. Ride

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I'm tired of feeling like I'm fucking crazy

I'm tired of driving 'til I see stars in my eyes

All I've got to keep myself sane, baby [...]

I drive fast, I am alone at midnight

Been trying hard not to get into trouble

But I, I've got a war in my mind

[Lana Del Rey]

***

Yorkshire


Lauren fissava il fondo del boccale intensamente, oltre le ultime due dita di birra rimaste. In esso cercava una risposta che stentava a trovare dentro di sé. Aveva occhi vacui e fissi, eppure ardenti, eppure pregni di lacrime trattenute.

No, non ci era affatto cascata di nuovo; non nell'alcol almeno. Assieme a una porzione di French fries croccanti e unticce, aveva ordinato solo una pinta alcolica; solo una, come aveva raccomandato per ben tre volte il cameriere.

Solitamente non sgarrava mai nella dieta, ma un quantitativo vergognoso di lipidi era ciò di cui più abbisognava, in quell'oceano di nostalgia e assenza che tentava di annegarla. Forse avrebbe preso anche un gelato italiano più tardi, sì; del buon soft ice cream, come lo cantava Lana Del Rey.

- È a posto, Ma'am? -.

- Assolutamente - borbottò, alzandosi.

Aveva già saldato l'esiguo conto che le toccava, ma evidentemente cominciava ad assomigliare alla sciagurata immortalata da Edgar Degas ne L'assenzio, e il cameriere aveva ben pensato di sloggiarla. Non doveva essere uno spettacolo gradito né alle pettegole del tavolo quattro, né alle madri del tavolo quindici. Ma mai come quella sera era stanca di nascondere il proprio malessere con un sorriso tirato o sotto il fondotinta, perciò raccolse le chiavi che aveva abbandonato accanto al boccale e si affrettò a uscire, a testa bassa.

La sua fidata Mercedes-Benz l'attendeva nel parcheggio del pub. Linda in ogni sua parte, confortevole, essa avrebbe potuto rappresentare un rifugio sicuro, se solo Lauren non si fosse incantata sul sedile del passeggero, nel quale le pareva di scorgere un miraggio di Camila e del suo provocante vestito rosso.

Di certo ella non poteva soffrire allo stesso modo; probabilmente non soffriva e basta, quindi che diavolo aspettava a mettere in moto e ad andarsene?

***

Toronto, Ontario


Dopo lunghi minuti in cui sembrava fissare l'affollata agenda di Shawn quando in realtà pensava a Lauren, Occhi Verdi, la ragazza che le stava di fronte, dovette spazientirsi.

- Allora? C'è o no un posto per martedì pomeriggio? - incalzò, accavallando le gambe.

Ella era una giovane studentessa di Ingegneria. Bionda per crine, nelle iridi accoglieva una sfumatura molto simile a quella che Camila aveva smesso di contemplare da mesi dal vivo, tuttavia essa era priva di qualsiasi conforto o premura.

Ugualmente però, s'incantava. Bastava trasfigurare il colore di quella chioma e i tratti di quel viso e...

- Allora? -.

Si riscosse bruscamente.

- Martedì alle cinque e un quarto. Le va bene? -.

- Benissimo -.

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