Every step you take, I'll be watching you
Every single day and every word you say
Every game you play, every night you stay, I'll be watching you
Oh, can't you see you belong to me?
[The Police]
***
Parigi, Francia
Mentre alle sue spalle Lucía dormiva profondamente, a meno di una piazza di distanza, Lauren si riempì gli occhi dell'aurora, che era rosa e verde come quella che Baudelaire aveva immortalato ne Le crépuscule du matin. Essa penetrava al di sotto delle lunghe tende danzanti e baciava il pavimento della camera d'albergo, doppia, come aveva tramato maliziosamente Dinah. Pacifico che avesse dormito a tratti, destandosi più di una volta al martellante pensiero di poter cadere vittima di un complotto amoroso.
Era profondamente scorretto, nella sua opinione, nutrire le illusioni altrui. Avrebbe trovato un momento, in quella settimana di politica estera, per chiarificare e sbrogliare le ambiguità e sgravarsi definitivamente?
Scivolò in pizzo al letto, giungendosi al pavimento con la punta delle dita. Passeggiò di piastrella in piastrella, meditabonda. Che dire di Lola, invece? Possibile che avesse frainteso le sue intenzioni? Se la primissima sera le era sembrata assai disinibita, quell'ultima era parsa così fragile e naufraga.
È scappata con il mio nome in bocca, la codarda.
Era più semplice raggiungere un accordo sulla questione climatica, che domare e decifrare l'enigma di quella donna. Ma, diamine, se le piaceva! Le piaceva in un modo così visceralmente violento, così crudo e brutale, che aveva tutta l'aria di essere un'esperienza senza mezze misure. O dentro, o fuori. Corrucciò le sopracciglia, ancorandovi il pensiero invitante della sua ritrosia e scacciando quello dei rimproveri di Dinah e dei moniti di Normani. Meglio se dentro.
***
8, Moon Street, Islington
Cosa fanno le persone normali dopo essersi comportate così?
Se lo chiedeva con insistenza da ore ormai, distesa a quattro di bastoni sul letto, lo sguardo fisso sul soffitto libero dalle ragnatele. Con le sue dissertazioni illogiche riguardanti la serata galante aveva per molte notti tolto il sonno a Shawn che, quando non ne aveva potuto più, aveva abbandonato il letto per il divano. A causa di quell'andazzo egli era assai più geloso che seccato.
- Ancora lì sei? – esordì, entrando nella stanza, già gloriosamente illuminata dalla timida luce del pieno giorno novembrino, nonostante piovesse. – Non hai qualche noiosa seduta politica da presenziare? -.
Camila si strinse nelle spalle, continuando a lambiccarsi il cervello: la fuga doveva essere interpretata come una contraddizione oppure era stata la naturale conseguenza della tutela della propria sanità mentale?
Pensava che solo i personaggi di James Joyce e dei suoi allievi potessero subire un'epifania del genere: evidentemente doveva ricredersi.
- Sto riflettendo. E poi Lauren è a Parigi, credo -.
- Lauren? Da quando la chiami per nome? Sta diventando un affare personale? -.
Il suo sguardo abbandonò il soffitto per fissare Shawn di sottecchi.
- Sai che mi irrita la tua insulsa gelosia – sputò, acida.
- Mila... -.
- Stammi a sentire, dottorino – sibilò, balzando giù dal letto. In un attimo era ritornata l'instabile adolescente reclusa in orfanotrofio. Se agli stati d'animo corrispondessero diverse metamorfosi, la sua pelle sarebbe mutata in squame di rettile e la lingua avrebbe subito una biforcazione. – L'omicida sono io, e dato che non ho ancora visto mezza sterlina maleodorante, posso anche mandare tutto a puttane e iniziarci una relazione. Che si fottano loro e le loro cazzo di poltrone -.
STAI LEGGENDO
Take a sip
FanfictionDopo più di un secolo, alla guida del Gabinetto del Regno Unito torna un leader di orientamento liberaldemocratico: a raccogliere parzialmente l'eredità di David Lloyd George è Lauren Jauregui. Mediamente molto giovane per il ruolo, Lauren, 34, brit...