16. Bad things

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Eyes closed when you scream out

And you keep me in with those hips

While my teeth sink in those lips [...]

And no one has to get it, just you and me

[Machine Gun Kelly, Camila Cabello]

***

Richiuso il proprio studio da avvocato, Lauren salì a bordo della Mercedes-Benz, ora come nuova, e prima di sgommare in direzione della stazione ferroviaria, buttò un occhio all'orologio dietro al volante: mancava una manciata di minuti alle sette di sera.

Una volta sulla banchina della Manchester Piccadilly Station, terribilmente in anticipo, prese a dondolare sui talloni, certa di passare inosservata, imbacuccata com'era. Il sole era già molto basso e vanescente, ma nell'Arena nessuno avrebbe patito la mancanza del suo calore, quella notte, in una sinfonica trama di note ed energia umana.

Era stata Lola a intercettare un paio di biglietti per i The 1975: come facesse a sapere che sin dall'adolescenza quella era la sua band preferita rimaneva un mistero irrisolto. Dubitava se lo fosse fatto scappare in qualche intervista, dato che si rifiutava categoricamente di discutere argomenti extrapolitici. Glielo avrebbe chiesto, sì!

Quando sopraggiunse il treno, fischiando sonoramente, ella si riscosse e aguzzò la vista in direzione dei portelloni, dai quali decine di sconosciuti discesero come massi di una frana. Lola emerse tra loro a fatica, talvolta saltava sul posto per non perdere l'orientamento. Allorché la individuò nella confusione, Lauren la ghermì per la vita e le fece da scudo mentre lottavano nella folla. Non appena ne ebbe la possibilità, la cubana si divincolò, spaventata, ma notando un paio di familiari occhi verdi, assai poco minacciosi, si rasserenò visibilmente.

- Pensavo fossi uno stupratore seriale, you jerk! - esclamò, giocosa nell'espressione.

Lauren la squadrò da capo a piedi, sentendosi mancare alla vista della minigonna a pieghe e delle sue lunghe, lunghissime gambe, protette da un sottile strato di collant, perfettamente complementari alla sua pelle caramellata.

- Chiedo perdono, Lolita - mormorò, sovrappensiero.

- Oh, non importa - soggiunse l'altra, catturandola per le guance e premendo la propria bocca sulla sua.

Intanto, senza che potesse evitarlo, si domandava come sarebbe suonato Camila, articolato da essa.

***

Più tardi, con gli stomaci sazi, raggiunsero i loro posti ai piedi del palcoscenico. The Box faceva bella mostra di sé dietro la solitudine degli strumenti, illuminata da neon rosa tenue.

- Come facevi a saperlo? -.

Lola accavallò sensualmente le gambe e scostò i lunghi riccioli con piglio vanitoso.

- Intuito – rispose, sollevando appena gli angoli della bocca.

- Intuito – ripeté Lauren, con tono a metà tra lo scettico e il faceto. Poi, all'improvviso, si sovvenne di un dettaglio fondamentale, ricavato dalla paradisiaca esperienza condivisa in cucina. – Tu sai che fine ha fatto la maglietta con la Union Jack? Ho messo l'armadio a soqquadro per trovarla e indossarla questa sera; e non c'era. Funny, innit? -.

- Hilarious -.

La cubana ammiccò con le sopracciglia, consapevole del misfatto.

- Se, per pura casualità, dovessi averla qui, - patteggiò, alludendo alla propria borsa – posso tenerla? -.

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