LOUIS' POV
"Un cappuccino e un muffin per favore." Chiede Rose, l'anziana signora delle pulizie.
"Come sta Rose? Ha un'aria stanca." Dico mentre mi giro per prepararle la colazione. Le voglio davvero bene, la conosco da quando lavoro qui e mi ha sempre trattato come suo figlio.
"Louis, mio caro, sono diventata vecchia." Dice sforzando un sorriso e mettendosi seduta sulla sedia davanti al bancone.
"Ma cosa dice! E' ancora una giovane donna, Rose." La rassicuro passandole il muffin e il cappucino caldo.
"Grazie caro, sei proprio un bravo ragazzo." Le faccio un sorriso e torno a pulire le tazzine nel lavandino.
E' soltanto mezz'ora che sto in questo bar e già voglio andarmene. Non fanno altro che venire al bancone e chiedere caffè o qualsiasi cosa da mangiare. Piano piano mi fanno venire fame anche a me, ma se solo provo a mangiare uno di questi pasticcini che stanno sul bancone, posso benissimo dire ciao ciao al mio lavoro.
Non posso lamentarmi della paga che ricevo, neanche del posto che è comunque molto carino ma ogni tanto vorrei rompere tutto e uscire da questo posto.
Dato che finalmente non c'è più nessuno al bancone mi giro per mettere a posto la macchina del caffè. Alla radio del bar c'è una canzone di Katy Perry che mi piace molto, per cui inizio a muovermi a ritmo della musica. Prendo un cucchiaino per metterlo a posto ma invece lo uso più come microfono. Sbadato come sono però lo faccio cadere per terra e per lo spavento ne faccio cadere degli altri.
Cazzo Louis, cerca per un solo giorno di non fare guai.
Mi guardo intorno per vedere se qualcuno ha visto quello che ho appena fatto, ma per fortuna il mio collega sta prendendo delle ordinazioni ad un tavolo. Facendo finta che non sia successo niente mi abbasso per raccogliere tutto per poi rialzarmi.
"Posso chiedere a te un caffè?" una voce alle mie spalle mi riporta alla realtà. Conosco tutti qui e non ho mai davvero sentito questa voce.
"Si, aspetti solo un momento che finisco qua e poi glielo porto." Dico con gentilezza, come il mio capo dice che dovrei sempre fare. Ogni mattina mi ricorda che devo essere gentile con i clienti se voglio che essi ritornino. Ma dal momento che a me non me ne frega un cazzo di quello che dovrei fare la maggior parte delle volte rispondo anche male alle persone, ma oggi non so, forse mi sentivo di buon umore.
Dalla mensola sopra la testa prendo una tazzina con un piattino per poi girarmi e poggiare il tutto sul bancone. Ma quello, o meglio dire chi vedo mi fa congelare sul posto. Mi cade tutto dalle mani e questa volta penso che tutti quanti si siano accorti del mio disastro. Mi abbasso nascondendomi sotto il bancone per tranquillizzarmi un attimo.
Ho delle mani di ricotta! Ma che diamine mi prende oggi, è già la seconda volta che faccio cadere delle cose. Menomale che il mio capo se ne è andato venti minuti fa, o dovvero non avrei saputo inventarmi una scusa.
Cosa cazzo ci fa il ragazzo che avevo visto al locale l'altra sera? O meglio dire l'angelo?
Raccolgo i pezzi della tazzina da terra per poi alzarmi e metterli nel lavandino. Nell'alzarmi incrocio lo sguardo del ragazzo seduto al bancone e come una canzoncina mi ricordo che sono fidanzato.
"Ehm tutto okay?" mi chiede al che mi chiedo mentalmente il motivo per cui deve avere anche una voce bella.
"Si, scusa. Ciao." Dico rimanendo là in piedi. Lui mi guarda male e mi rivolge solo un cenno con la testa.
"Come ti chiami?" chiedo senza davvero rendermi conto di quello che sto facendo.
"Come scusa?"
"Avrai un nome, no? Qual'è?" richiedo, mi sembra tanto bello quanto stupido.
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OVERSEAS |zayn malik|
Fanfiction"Capisci di essere forte solo quando esserlo è l'unica scelta che hai." ________ Sequel di THE BET |zayn malik|