Capitolo 6

11.8K 634 123
                                    



"Dana alzati, sei in ritardo!" Una voce familiare mi sveglia dal mio bellissimo sogno in cui ero in chissà quale spiaggia tropicale.

"Cosa c'è Cas?" Borbotto prendendo il cuscino e mettendolo sopra la testa.

"Ti sei addormentata prima, sono le sei di sera." Mi ricorda, "quindi, non dovresti andare alla tua fantastica mostra di cui mi hai parlato tanto?"

"Porca miseria, è tardi!" Urlo alzandomi dal letto e buttando tutte le coperte per terra. "Che razza di amica sei?! Perchè non me lo hai detto subito?"

"Ma te l'ho detto! Sei tu che continuavi a russare!"

"Si.. beh.. lasciamo star-" non finsico la frase che mi ritrovo col culo per terra per colpa delle coperte che non avevo sistemato precedentemente. "Merda!" Urlo mentre Cassandra inizia a ridere in una maniera strana alquanto imbarazzante.

"Mentre tu continui a ridere io mi cambio che tra.." guardo il mio cellulare per vedere l'ora, "esattamente un'ora devo stare nell'altra ala del college."

Mi alzo massaggiandomi il sedere e mi avvicino all'armadio per prendere i vestiti che ho scelto circa tre giorni fa. E' una cosa comoda ma elegante allo stesso tempo. Un paio di pantaloni neri a vita alta insieme ad una camicia bianca sbracciata. Prendo il tutto e mi chiudo in bagno per prepararmi. La doccia l'ho fatta ieri prima di andare a dormire perciò mi sistemo per il resto. Esco dal bagno circa quindici minuti dopo e vedo che Cassie mi ha rifatto il letto. "Grazie Cas."

Le lascio un bacio sulla guancia e mi abbasso sotto il letto per cercare le converse bianche. "Dove pensi di andare con quelle?" Cassandra guarda prima me e poi le scarpe.

"Alla mos-"

"No, non te lo permetto."

"Cosa? Perchè?"

"Sei la fotografa di una cazzo di mostra con chissà quante persone e vuoi andarci con le converse bianche ormai rovinate?" Si alza dal letto e mi prende le scarpe dalle mani per poi poggiarle vicino al suo letto. "Tieni, prendi queste, tu porti il mio stesso numero." Mi porge un paio di tacchi neri e semplici, "Prendi anche questa borsa, si abbina alla camicia." Mi tira una borsa enorme bianca che prendo al volo.

"Okay, va bene, metto tutte e due.. grazie." Sussurro mettendo i tacchi e infilando nella borsa la macchinetta, i rullini e il telefono."Mi trucco e vado."

Dopo circa dieci minuti ho finito di truccarmi e sono contenta del risulato, ho lasciato gli occhi leggeri e ho deciso di mettere un rossetto rosso per far sembrare le mie labbra un pò più carnose.

"Cas io vado, ci vediamo li." Esco dalla camera per dirigermi nell'altra ala dell'univerisità.

______

"Dana, ben arrivata, mancano circa dieci minuti e poi incominceranno ad arrivare i primi ospiti. Come pensi di procedere con le foto? Quale sarà la sala che guarderai per prima?" Chiede il professore, anche lui vestito in modo molto elegante.

"Volevo incomiciare in ordine alfabetico, cioè dalla A ma una ragazza mentre veniva qui mi ha detto che il tizio ancora non è pronto, quindi immagino inizierò dalla B e poi continuo con la C, D e infine la A." spiego velocemente tirando fuori la macchinetta fotografica dall'involucro nero.

"Perfetto, allora le conviene andare, alla fine di questa sala le farò incontrare l'artista." Annuisco per uscire poi dalla sala e vedere se c'è qualche volto familiare. "Dana!" mi giro per vedere a chi appartiene quella voce troppo acuta per i miei gusti. "Amy." la saluto anche io.

"Ho saputo che farai la fotografa di questa mostra." Annuisco un pò imbarazzata, "Complimenti."

"Grazie, adesso però mi conviene andare che devo girarmi quattro sale e non so quanto ci vorrà." La saluto velocemente."Si, certo! Ci si vede in giro."

Inizio il giro della sala e mi metto a scattare qualche foto ai quadri appesi. Per fortuna non sono ancora molto piene le sale quindi riesco a girare molto facilmente. Mi avvicino ad un quadro per vedere il nome di questo artista per poi metterlo sul sito. Simon. Non è che mi piaccia molto il suo stile, non mi trasmette nessuna emozione quindi dopo aver guardato un'ultima volta questo quadro da un'altra angolazione, sperando magari mi salti un'illuminazione per cui riesca a capire il significato di questa pianta rappresentata, mi giro e continuo il percorso.

La stanza successiva è un pò più piccola ma ci sono già più persone.

Cammino fino ad imbattermi nel primo quadro: è uno stile diverso rispetto quello precedente. 

E' un quadro piuttosto triste, secondo me: c'è un grande dirupo visto di lato con una persona che guarda in basso. Immagino sia un ragazzo, magro con dei capelli scuri. Tutto questo mi da un'aria di amarezza così mi sbrigo a fare due scatti fatti per bene e passo a gli altri quadri.

Questo ragazzo deve aver passato momenti davvero molto difficili, rappresentano tutte scene di questo ragazzo solo, che pensa, riflette. Vorrei davvero conoscere questo artista.

"Dana!"

"Cas, dimmi." Le do un bacio sulla guancia. "Come va? E' bravo questo tipo." Dice girandosi intorno.

"Si, direi di si." Annuisco e mi guardo intorno anche io. Subito un quadro attira la mia attenzione.

"Cas." La chiamo velocemente. "Cassandra."

"Cosa? Dimmi."

"Puoi andare nella prima sala a vedere se è arrivato Simon? L'artista intendo. Io intanto continuo a fare le foto qua." Annuisce dopo uno sbuffo e appena se ne va mi avvicino al quadro.

Non so per quale motivo mi sembra molto familiare, in fondo è rappresentato solo un corridoio. Mi avvicino meglio quando una persona si sposta. E' il corridoio di una scuola, ai lati dei quali ci sono degli armadietti, alcuni aperti e altri no. Alla fine di questo corridoio c'è una finestra abbastanza grande da cui entra la luce che va ad illuminare il dipinto.

Fino a qua può sembrare un semplice quadro, ma quello che ha catturato la mia attenzione è la ragazza rappresentata con le spalle appoggiate agli armadietti, con una gamba distesa per terra e una leggermente piegata. Il viso è in parte coperto da capelli castani ed è rivolto verso il basso, come se la ragazza stesse pensando a qualcosa.

Questo quadro ha completamente catturato la mia attenzione, ne sono rimasta colpita. Prendo la macchina fotografica per scattare la foto e metto lo zoom per focalizzarmi sulla ragazza, ma non appena lo faccio mi accorgo di un braccialletto che porta al polso.

Quasi mi prende un colpo tanto da star quasi per far cadere la macchina fotografica. La rimetto al collo e alzo il braccio destro per posare il mio sguardo sul braccialetto che porto sempre con me.

E' lo stesso che porta la ragazza rappresentata sul quadro. Pura coincidenza, giusto?

Riporto lo sguardo sul quadro davanti a me e riguardo il corridoio, che è molto simile a quello di scuola.. mia.

"Dana?" una voce che non sentivo da troppo tempo proviene dalle mie spalle. Mi si congela il sangue al suono di essa. Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro, per poi girarmi lentamente.

Eccomi quii!

Happy Valentine's Day <3

Io ho mezzo litigato con il moroso, bene. 

So che molto probabilmente mi odiate ma vabbè vi amo da morire!

Grazie mille per i voti e i commentiii 

Passate a leggere Flicker! 

-Giorgia

OVERSEAS |zayn malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora