Capitolo 16

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"Matt?" Rispondo al telefono facendo un segno a Cassandra, seduta davanti a me, di stare in silenzio. "Ehi." Continuo mantenendo il tono di voce calmo. 

"E' tutto okay, piccola? Sembri stanca." Mi siedo accanto a Cass sul letto e lei mi prende le mani stringendole. Le faccio un timido sorriso di incoraggiamento. 

"No, cioè, si." Sospiro, "volevo dirti che non ci sarò per un po' di tempo perchè- perchè devo tornare da mia madre, deve sbrigare delle commissioni e mi ha chiesto se le davo una mano." Stringo la presa sulla mano di Cassandra e lei con il pollice mi accarezza il dorso. 

"Certo, allora ci vediamo quando torni, ci sentiamo piccola." Saluto e dopo aver attaccato poggio il telefono sul letto. 

"Stavo dicendo, verrò con te." Annuisco e mi alzo dal letto andando allo specchio e guardando il mio riflesso. "Dopo chiamiamo Louis e gli diciamo la notizia, va bene?" 

"Si." Annuisco e sospiro, "Zayn era con me, quando mamma ha chiamato." 

"Come, cosa?" Vedo dallo specchio che si siede più comoda sul letto ed incrocia le gambe, "che stavate facendo? Brutta stronza che non mi dici più niente!" Mi giro verso di lei ridacchiando e lei fa lo stesso. 

"Dio, cosa pensi! Non farei mai niente con lui, non adesso almeno." Prendo la fine della treccia che mi sono fatta pochi minuti prima ed inizio a giocare con le punte pensando di dover tagliare i capelli un giorno di questi. 

"Perciò ci faresti qualcosa, eh?" Mi lancia il cuscino che mi arriva dritto in faccia scompigliandomi i capelli. 

"Beh, insomma, non posso dire sia brutto. E' bello, dannatamente bello, forse più di due anni fa, okay, è decisamente più bello di due anni fa. Però, non cadrò in tentazione un'altra volta. Non è bello essere messa da parte dall'uomo che amavi, sai." Passo una mano tra i capelli sciogliendo poi la treccia e giocando con l'elastico.

"Sei decisamente confusa, ragazza." Incrocia le gambe e mi fissa, "adesso c'è anche questo Matt, che ti chiama piccola- si, l'ho sentito e che ti sbava dietro perchè, diamine, chi non lo farebbe? Sei bella, te lo dico." Inizio a ridere e gli occhi gonfi e la testa pesante si sentono di meno rispetto a prima, "ma Zayn è- la smetti con quell'elastico? Mi stai mettendo ansia, Dana." Brucia con lo sguardo l'aggeggio con cui sto giocando e alzo le mani in segno di arresa, "dicevo- odio essere interrotta, cazzo- Zayn è Zayn, lo sa pure una mosca." 

"Zayn può essere anche Zayn, ma non sono il suo tipo, posso assicurartelo. Lui è un tipo da ragazze con uno smalto diverso ogni giorno, capelli lunghi e biondi, occhi chiari, sempre ordinate e che si pettinano i capelli cinque volte al giorno." 

"Lui era," enfatizza l'ultima parola, " un tipo da ragazze del genere, adesso no. Scherzi? Mi sembra un, un, non lo so cosa, ma decisamente non cerca gente come la tizia squallida di due anni fa - si, so che ti riferivi a lei, e no, di sicuro, adesso, quel tipo di gente non lo pensa neanche." Faccio spallucce e mi stiracchio la schiena, "è strano quel ragazzo, mi confonde parecchio le idee." Allungo le braccia in aria in modo tale da stiracchiare bene la schiena. Un mugolio esce dalle mie labbra, "grazie, Cass."

"Non c'è problema, hai riso, perciò va bene così." Si alza anche lei dal letto e si avvicina a me, "ero seria riguardo Zayn, però, sono sicura che una come te non gli farebbe per niente male, lo sveglierebbe un po'." Mi da un pizzico sui fianchi e va verso la porta aprendola, mi massaggio il punto sul fianco dove mi ha preso e cammino dietro di lei. "Louis anche se sei basso, non sei capace a nasconderti, avanti, esci fuori." Aggrotto la fronte sbirciando sotto il braccio di Cass che è appoggiato alla porta e vedo uscire Louis fuori dalla colonna davanti alla mia stanza tutto imbronciato, "sei crudele." E' l'unica cosa che dice e noi due ragazze ridiamo. 

"Ehi, Lou." Mi abbasso per passare sotto il braccio di Cassandra e vado da lui abbracciandolo. 

"Come stai, piccola Dana?" Accarezza la mia schiena ed io strofino il naso sul suo collo, "beh, diciamo che potrebbe andare meglio." Ridacchio amaramente e mi stacco dall'abbraccio. 

"Qualcosa con quel Zayn? Devo menarlo? Guarda che non mi faccio problemi a dargli un pugno a quel-" Inizia a parlare velocemente e le nocche gli diventano bianche avendo stretto la mano in due pugni. 

"No, furbo, entriamo in camera e Dana ti spiega." Dice Cassandra e Louis le fa i versi ma annuisce e entriamo nella mia stanza subito dopo.

"Allora," mi siedo sul letto e guardo Louis che ha una luce negli occhi che mi da calma e angoscia allo stesso tempo, sapendo che appena darò la notizia quella bellissima luce andrà via. 

"E'," prendo un bel respiro, "papà è venuto a mancare, Louis." 

Come pensavo il colore azzurro dei suoi occhi si è scurito, diventando quasi grigio e quel peso, che per pochi minuti, grazie a Cassandra, era andato via, è tornato, forse più pesante di prima. E adesso mi sento come compressa, come se non ci fosse nessuna via d'uscita dal vicolo in cui mi sono cacciata. 

"Io," Louis parla, ma so che non esistono parole per descrivere questa cosa, "merda, mi dispiace così tanto." Avanza verso di me abbracciandomi e un singhiozzo lascia le mie labbra. "Va tutto okay, tranquilla." Annuisco tirando su col naso e mi allontano da lui, facendogli un sorriso, sentendo però le guance continuarsi a bagnare di quel che sono le mie lacrime calde e salate. 

"A quando i funerali?" Mi accarezza un braccio per calmarmi e, diamine, se ci riesce. 

"Dopodomani." Interviene Cassandra per me, le sorrido per ringraziarla. 

"Merda." Impreca Louis e alzo gli occhi verso di lui non capendo. "Volevo esserci, ma Harry mi ha chiesto di andare con lui, ha detto che vuole farmi conoscere sua madre biologica." 

"Biologica?" Chiedo, la voce roca. "Si, povero, è stato adottato e non l'ho visto versare una lacrima, è un uomo così forte, e lo amo, ve lo giuro." Sorrido vedendo il mio migliore amico sorridere. "Va con lui, ovviamente." Dico senza pensarci due volte. 

"Ma tu-" 

"No, Louis. Va con lui e non rompere." 

"Allora porta saluti a tua madre e Robert." Sospira e guarda sull'orologio, "adesso vado ragazze, ci sentiamo a telefono tutti i giorni, mi raccomando." 

"Certo." Dice Cassandra e gli lascia un bacio sulla guancia, io faccio la stessa cosa e salutiamo Louis che scompare poi all'angolo del corridoio. 

Cassandra chiude la porta e mi guarda, "come stai?" 

"Sto bene, voglio solo che domani arrivi presto." 

Eccomi qui, 

vi amo non sapete quanto, siete la mia gioia, dalle ragazze che commentano sempre a quelle silenziose! 

Sono felice la storia sia arrivata a così tante visualizzazioni e commenti, ve l'ho detto, vi amo da impazzire. 

Vi chiedo se potete passare a leggere New Americana e Red Wine, spero vi piacciano! 

Al prossimo capitolo, 

-Giorgia <3

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