Capitolo 2

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ZAYN'S POV

Ma è possibile che dopo un anno che sono in questo posto ancora mi perdo?

Dove diavolo sono finito?

Mi giro intorno cercando di trovare la strada per andare a lezione di pittorico e lascio un sospiro di sollievo quando vedo delle indicazioni alla mia destra.

Zayn, hai gli occhi al culo. Penso tra me e me.

Inizio a correre per arrivare almeno non troppo in ritardo nell'aula e mi sento osservato e decisamente in imbarazzo quando vedo che la gente mi guarda male.

"Scusa, permesso, grazie." Dico cercando di schivare la mischia di gente che si sta sparpagliando nelle aule della scuola.

Come mi è venuto in mente di iscrivermi in quest'università che è dieci volte il liceo di Bradford?

Il mio senso d'orientamento non è un granché, ci metti pure un college che per andare a lezione ci serve il gps!

"Mi scusi per il ritardo Mrs. Robinson ma ancora non so orientarmi bene."
Dico e mi siedo vicino al mio amico Nash che mi sta guardando mentre cerca di non ridere, di sicuro dopo mi prenderà in giro.

"Che sia l'ultimo Mr. Malik." Annuisco e prendo la mia tela per incominciare la lezione.

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"Amico, sei proprio stupido!" Mi deride Nash, ormai sono dieci minuti che mi prende in giro sul ritardo che ho fatto oggi.

"Dai Nash! Che cazzo, lo sai che non ho senso dell'orientamento, questo posto poi è enorme. Che ti aspettavi?"

"Sei comunque stupido Zay, andiamo che ho fame." Annuisco e insieme al castano mi dirigo verso l'uscita dell'università.

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"Hai più sentito tua madre?" chiedo a Nash mentre prendo un goccio di birra.

"Si, ieri sera. Ha detto che sta bene e mi ha costretto a tornare a casa un giorno di questi.. con la tua famiglia invece?" Mi chiede mentre finisce l'ultimo pezzo di pizza.

"Non la sento dal weekend scorso, Doniya sta bene, sta facendo l'università di moda a Londra, Saafa e Waliyha vanno a scuola normalmente. Mamma però mi ha detto che stanno licenziando alcune persone a lavoro.. speriamo che lei rimanga. Se la licenziano come farà con le mie sorelle? Sono abbastanza preoccupato." Dico mentre guardo l'ora sull'orologio del bar.

"Stai tranquillo amico, si risolverà tutto. Adesso andiamo, stasera comunque discoteca obbligatoria, okay?"

"Discoteca?" Chiedo immediatamente.

"Oh andiamo! Lo so che dietro quel timido che sei si nasconde un vero uomo. Prima non eri così, me lo hai detto proprio tu quando ci siamo conosciuti. Quindi adesso, sii uomo e scopati qualche bella ragazza."

Timido.

Sono proprio una nullità.

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Entro in questa discoteca che ormai è diventata uno dei posti che frequento maggiormente. Si trova fuori dall'università ma non troppo lontano, così che non è troppo difficile tornare ai dormitori anche se siamo ubriachi. Ci vado quasi ogni sabato. Diciamo che più che andarci è Nash a portarmici: è un festaiolo, ovunque ci sia una festa o viene organizzata un'uscita in discoteca di sicuro c'è Nash Grier.

L'odore di alcool e sigaretta mi entra nelle narici e preferirei uscire a stare all'aria aperta piuttosto che qua dentro con tutte queste persone. Sono davvero troppe e l'aria quasi non c'è.

OVERSEAS |zayn malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora