Capitolo 30

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"Si, Cass. Ci vediamo oggi pomeriggio." Annuisco pur sapendo che non può vedermi. "Adesso sto uscendo." Prendo le chiavi della camera per poi dirigermi verso l'uscita. "Con Zayn, si." Sorrido al telefono per poi salutarla ed attaccare la chiamata.

Non so quante volte mi ha fatto gli auguri di compleanno ripetendomi di essere fiera di me e tutte cose troppo sdolcinate per i miei gusti, che ovviamente mi hanno fatto piacere e ridere.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi giro trovandomi subito Zayn davanti agli occhi.

"Auguri." Si sporge verso di me per darmi un bacio sulla guancia.

"Grazie." Gli rispondo sorridendogli.

"Sei pronta per andare?" Mi chiede ed io annuisco. Camminiamo vicini tanto che le nostre mani quasi si sfiorano. Rimaniamo in silenzio fino a quando non arriviamo alla sua macchina parcheggiata qua davanti.

"Il tempo non è proprio bellissimo." Dico mentre guardo in alto verso il cielo. E' pieno di nuvole di un colore non troppo scuro, quindi non dovrebbe iniziare a piovere.

"Già, non era previsto."

"Perché cosa volevi fare?"

"Ti volevo portare in un posto, lo scoprirai dopo." Dice mentre accende la macchina per poi uscire dal parcheggio.

Continuo a ricevere messaggi da amici che mi fanno gli auguri, ma non penso a rispondergli.

Sposto il mio sguardo dal telefono a Zayn che si sta iniziando ad agitare. "Che ti prende?"

"Non trovo il mio telefono." Dice mettendo la mano nella tasca dei suoi jeans. "Pensavo di averlo messo qua, invece no."

"Magari ti è caduto sotto il sedile." Cerco di tranquillizzarlo. "Accosta e controlla."

Lui fa come gli dico e appena la macchina si ferma lui si piega ed inizia a cercare il telefono. "Non c'è."

"Aspetta, ti faccio una chiamata." Dico mentre vado sulla mia rubrica e faccio partire la chiamata.

"Pronto?" Sento una voce femminile dall'altra parte del telefono. Allontano il telefono dall'orecchio per controllare che ho chiamato il numero giusto, ed il nome di Zayn mi appare sulla schermata.

"Chi parla?" Chiedo curiosa mentre guardo Zayn.

"Chi è?" Chiede Zayn a bassa voce.

"Non lo so. Ha risposto una donna." Gli rispondo seriamente.

"Chiedile dove ha trovato il mio telefono."

"Scusi, dove ha trovato questo telefono?"

"Signorina," questa volta è la donna dall'altra parte del telefono, "se lei sta provando a chiamare Zayn le devo dire che lui non so dove sia. Io sono a casa sua. Lui deve essere uscito senza prendere il telefono."

Mi giro verso Zayn e lui mi guarda aggrottando le sopracciglia. "Quella donna sta a casa tua, Zayn." A questa mia frase Zayn mi prende il mio telefono dalla mano.

"Perché hai risposto al telefono?" Dice Zayn fissando davanti a lui. "No, lascialo là. Ora lo vengo a prendere." Continua a parlare lui mentre inizia a muovere la gamba destra. "Intanto tu puoi anche uscire da casa." Aspetta qualche altro secondo e poi attacca.

Mi passa il telefono e fa ripartire la macchina. "Dobbiamo passare a casa di mia madre."

"Okay, va bene." L'idea di incontrare la madre di Zayn per la prima volta mi mette in agitazione, ed il fatto che sia il mio compleanno mi fa pensare che starò ancora di più al centro dell'attenzione e questo crea ancora più ansia in me.

OVERSEAS |zayn malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora