Capitolo 20

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"Eccole, grazie a dio." Do una pacca sul braccio di Harry indicandogli le valigie girare sul rullo. Subito rincorro la mia per non farle fare un altro giro inutile e perdere tempo.

"Scusi," passo tra due persone e subito me ne ritrovo un'altra davanti, "permesso," mi allungo per prendere la valigia ma dato che pesa troppo non riesco a toglierla dal rullo, "scusi può aiutarmi?" Chiedo ad un signore accanto a me che annuisce e senza problemi prende la valigia e me la mette davanti. Mi guarda con un sopracciglio alzato ed io faccio un sorriso furbo ringraziandolo, prendendo il bagaglio.

Mi giro verso Harry che ha già preso la sua alzando le spalle come per dirmi che non c'era bisogno di fare tutto questo casino per prendere la borsa. Sbuffo e vedo se all'entrata ci sono già i miei amici. 

"Dove sono, dove sono, dove so-" 

"Dana, Harry!" Sento la voce sottile di Louis sulla mia destra e mi giro notando come ci sia anche Cassandra. 

"Ragazzi!" Vado verso di loro e li abbraccio lasciando la valigia dietro di me. Capisco che Harry è alle mie spalle perchè lo sento salutare Cassie. 

"Com'è andato il viaggio?" Chiede la mia amica prendendo la borsa che ho in spalla e portandola al posto mio. 

"Se togli il fatto che il bambino dietro di me non smetteva di piangere e tirare calci al mio sedile, è andato bene." Dice Harry ironico e Louis ridacchia superandomi e prendendo una delle due valigie.

"Grazie." Sorrido mentre Cassandra mi si avvicina e mi dice che ha parcheggiato qua davanti e dobbiamo sbrigarci sennò le fanno la multa. 

"Andiamo." Dico e ci avviamo tutti in macchina. 

Nel tragitto verso l'università non facciamo che raccontarci come sono andate le cose. Io racconto di com'è andata con i miei amici, del fatto che ogni giorno siamo riusciti a vederci un po' per recuperare il tempo perso. Parlo di Rachel, di come sia contenta per lei e di come non vedo l'ora di rivederla con il pancione o come abbia amato il fatto che Niall sia riuscito a parlare a Victoria migliorando un po' il rapporto che c'era tra loro. Harry spiega di mia madre, del fatto che un giorno abbiamo organizzato un pranzo con tutti i parenti e lui era davvero a disagio. Io aggiungo che mi ha anche ringraziato perchè, a modo mio, gli sono stata vicina non lasciandolo solo un momento il che ha sorpreso sia me che mia madre.

Siamo anche riusciti a parlare dell'eredità che sarà spartita equamente anche tra me ed Harry, nonostante lui sia stato adottato e non abbia mai avuto a che fare con noi. 

Se devo dirla tutto, Harry è simpatico. Nei primi giorni non abbiamo fatto altro che litigare, avendo lo stesso carattere non trovavamo un punto in comune dove incominciare a formare un rapporto, non che mi interessasse. Ma quando l'ho visto a pranzo in difficoltà mi ha fatto un po' di tenerezza e ho deciso che forse papà avrebbe voluto che andassimo d'accordo: perciò ho iniziato a dargli una possibilità e per adesso sembra che vada tutto okay. 

"Perciò la situazione tra voi è normale?" Chiede Cassandra guardandoci dallo specchietto della macchina. 

"Si, è simpatico." Dico io alzando le spalle. 

"Anche lei." Harry dice aggrottando la fronte mentre mi guarda.

Ridiamo tutti e quattro ed io mi sporgo per accendere la radio e alzare il volume di tanto. 

Il tempo scorre velocemente e circa mezz'ora dopo siamo all'università. 

"Allora," Louis ed Harry scendono dalla macchina e stesso facciamo io e Cassandra, "io ed Harry andiamo a casa, non cacciatevi nei guai, state tranquilla e Dana riposati. Okay?" 

OVERSEAS |zayn malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora