Capitolo 33

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DANA'S POV

"Passami quel coso!" Rido un'altra volta indicando la bottiglia di sambuca sul tavolo. "Questa roba fa schifo davvero." Apro la bottiglia annusandola e arriccio il naso all'odore nauseante, alzo poi le spalle prendendone un altro lungo sorso.

"E allora perché la bevi?" Chiede Victoria iniziando a ridere, le dico che non lo so, perché effettivamente è vero. Non mi piace, ma in questo momento sono abbastanza sicura di essere ubriaca e che il sapore della sambuca è l'ultimo dei miei pensieri.

"Rachel, amica mia, come stai?" Mi avvicino a lei, prendendola sotto il braccio. So benissimo che vuole divertirsi ed ubriacarsi anche lei, ma neanche l'altro ieri mi ha detto che infondo il bambino lo voleva e che farlo insieme a Liam era uno dei suoi sogni più segreti. Sono giovani si, il fatto che abbiano ventidue anni può un po' danneggiare la loro vita adolescenziale, ma sono comunque delle persone mature e sicuramente saranno pronti quando loro figlio arriverà. Ed io? Voglio avere un figlio? Rido all'idea di vedermi con tre bambini in braccio e una fascia addosso e scuoto subito la testa per togliere la scena dalla mia mente. Pessima idea però, adesso vedo tutto doppio.

"Dì, ma quanto hai bevuto?" Ride la mia amica, toccandomi la schiena e accarezzandola lentamente.

"Non lo so, penso due o tre." Inizio a dire aggrottando poi la fronte e guardandola. "Bottiglie, intendo." Scoppio a riderle in faccia piegandomi in due e mettendo le mani sulle ginocchia.

Sento le braccia di Rachel tenermi e neanche dopo due secondi mi trovo in piedi, con la mia amica che mi guarda con un sopracciglio alzato. "Stai bene?" Ridacchia un po', scuotendo la testa nel vedere il disastro che sono sotto effetto dell'alcol.

"Divinamente." Annuisco frenetica alzando poi una mano al cielo. "Anzi, credo proprio che andrò a fumare la sigaretta di qualsiasi povero sconosciuto abbia lasciato il pacchetto in giro nella speranza di non trovarlo finito quando ritornerà, se ritornerà." Tutte le mie amiche si girano verso di me guardandomi con una faccia alquanto sbalordita e buffa ed io mi chiedo cosa abbia che non va dato che sembra abbia appena ucciso qualcuno. Solo dopo mi rendo conto di quello che ho appena detto e rido anche io, per quella che è la millesima volta in questa serata, andando poi verso l'uscita trovando un vecchio amico di Nash che saluto solo per ricevere in cambio una sigaretta che gentilmente mi viene offerta.

Non appena esco dalla casa la quale si affaccia sul lago, l'aria mi pizzica le gambe facendo creare la pelle d'oca su di esse. Accendo la sigaretta non appena uno di quei modelli mozzafiato, abbronzati, tatuati e dannatamente muscolosi mi passa accanto e devo dire che, aspirare il primo tiro è stata una grande sfida contro me stessa nel non morire strozzata davanti a quel bel ragazzo.

Scuoto la testa per i miei stessi pensieri maledicendomi non appena lo faccio per il dannato dolore che mi provoco ogni volta facendo girare tutto.

Alzo la testa verso le stelle, notando come si possano ben notare le costellazioni e qualche pianeta più vicino, non so.

La luna è riflessa sull'acqua limpida del lago e rende tutto più magico e romantico. Romantico se ci fosse Zayn qui insieme a me, ma è tutta la serata che non lo vedo e in più oggi mi ha trattata come se fossi il nulla. Insomma, nel senso, stiamo insieme?

Abbiamo fatto l'amore, dopo due anni ci siamo rincontrati probabilmente perché è stato scritto da qualche parte o il destino ha deciso così e in più ho addirittura incontrato sua madre!

Mordo forte il labbro sentendo l'ansia crescere in me, così prendo un lungo tiro dalla sigaretta cercando di rilassarmi il più possibile, cosa che mi riesce dopo il terzo tiro. Ma questo poco importa.

OVERSEAS |zayn malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora