Capitolo 18

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I miei occhi si gonfiano e le lacrime iniziano a scendere ininterrottamente.

Porto le mani sul viso cercando di farle smettere dal tremare inutilmente e levando le lacrime dalle mie guance. L'unica cosa che vorrei fare è andare verso lui e abbracciarlo, ma le mie gambe sono come pietrificate. Vederlo qui mi destabilizza.

Posso vedere come il suo sguardo sia freddo e impassibile. Rimane lì in piedi sul ciglio della porta con le mani nelle tasche dei suoi jeans.

Chiudo gli occhi e li copro con le mani scuotendo leggermente la testa, per poi sentirmi stringere da due braccia. Un sospiro esce dalle mie labbra sentendo il suo calore invadermi e farmi sentire a mio agio.

Mi mancava.

Libero le mie braccia dalla sua stretta e poi le porto sulla sua schiena ricambiando il suo abbraccio. Lo stringo forte a me affondando la mia faccia nell'incavo del suo collo consapevole del fatto che gli stia bagnando la camicia. Inizio a singhiozzare involontariamente e lui mi accarezza i capelli, sapendo come questo riesca a calmarmi.

"Io, mi-" cerco di fare una frase con un filo logico ma le parole non vogliono uscire dalla mia bocca, è come se mi mancasse il fiato, "mi dis-"

"Shh. Non ti preoccupare." Sposta le mani dai capelli alla schiena accarezzandola dolcemente.

"Andiamo a bere un po' d'acqua, okay?" Annuisco strofinando il viso sulla sua maglia sentendo come il suo profumo sia rimasto invariato negli ultimi anni.

Mi stacco lentamente da lui e quando ci troviamo faccia a faccia vengo come attratta dai suoi occhi. Quel suoi occhi blu che per me sono sempre stati una casa.

Mi accenna un sorriso ed io faccio lo stesso, asciugandomi poi le lacrime da sotto gli occhi.

Andiamo verso la cucina dove prendo due bicchieri che riempio con dell'acqua. Gliene porgo uno che inizia a sorseggiare e io faccio lo stesso. Una volta finito lo poggio sul bancone.

Faccio qualche passo verso lui ma lui mi fa cenno di fermarmi. Lo guardo confusa e cerco di avvicinarmi a lui ma di nuovo mi ferma.

"Che cosa-" Dico a bassa voce.

"Perché?" Chiede Niall, poggiando il bicchiere sul tavolo, "perché ci hai lasciato così, senza una spiegazione?"

"Io, io non lo so."

"Non lo sai? Mi stai dicendo che non sai il motivo per cui hai abbandonato la tua città, i tuoi genitori, i tuoi amici," abbassa la testa e quando la rialza posso vedere i suoi occhi lucidi, "il motivo per cui hai lasciato me."

"Avevo paura." Rispondo subito alzando la testa verso di lui.

"Di cosa?"

"Di rimanere qui, volevo allontanarmi per non pensare più a Zayn, ho reagito senza realmente rendermi conto di cosa avrei perso. Lo so, mi dispiace."

"Se non fosse stato per tuo padre, saresti tornata? Hai mai pensato di tornare qui?"

"Certo che ci ho pensato. Ma ogni volta che mi passava per la testa pensavo che sarebbe stato molto più difficile sia per voi che per me."

"Non per me Dì. Non puoi neanche immaginare quanti giorni ho sperato che tu tornassi o solo ti facessi sentire. Mi presentavo a casa dei tuoi genitori con qualsiasi scusa per sapere tue notizie ma neanche loro me le hanno mai date."

"Mi dispiace Niall, non so come farmi perdonare." Abbasso la testa mordendomi forte l'interno della guancia. Tiro su con il naso e sento gli occhi pesanti dovuti dal pianto. "Mi dispiace, sul-"

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