"Dovremmo alzarci." mormorai contro il suo petto.
"Ma si sta così bene." si lamentò agitandosi nel letto. Sorrisi nel sentire quelle parole. Aveva ragione, si stava così bene tra le sue braccia, dentro la nostra bolla. La sua vicinanza riusciva a farmi dimenticare di tutti i problemi che si prospettavano nel nostro futuro.
"Lo so." mormorai in risposta, accarezzando la sua pelle abbronzata. In quel momento sarei dovuta essere a scuola. Neanche mio padre ci aveva fatto caso, troppo preso dalla sua bella notizia per preoccuparsene. Io, d'altro canto, dopo la faticosa e a dir poco scioccante giornata precedente sentivo di aver bisogno di riposare. Erano successe troppe cose in quel weekend, sentivo un peso costante nel petto che si affievoliva solo quando stavo insieme ad Harry.
"Hai fame?" gli chiesi sentendo il mio stomaco brontolare. Doveva essere ora di pranzo ormai.
"Mmmh, si." disse aprendo finalmente gli occhi. Mi tolse una ciocca di capelli dal viso, accarezzandomi infine la guancia.
"Cosa ti va di mangiare?" poggiai una mano sul suo fianco, strizzandolo leggermente. Mi rivolse un sorriso pigro ed io mi sciolsi.
"Va bene qualsiasi cosa, l'importante è che sia commestibile." si sporse verso di me stampandomi un leggero bacio sulle labbra. "Ma prima dovremmo farci una doccia, non credi?" propose lasciando una scia di baci lungo il mio collo.
"Mi vergogno." sussurrai accarezzando i suoi ricci. Alzò la testa di scatto e mi inchiodò con il suo sguardo divertito. "Sei letteralmente nuda davanti a me adesso, di cosa ti vergogni?"
"Sarebbe più intimo, non lo so." borbottai togliendomelo di dosso. Mi sedetti sul bordo del letto e presi un respiro profondo prima di alzarmi e dirigermi verso il bagno. Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso. Ero in imbarazzo al pensiero di essere nuda davanti a lui, ma mi sentivo anche desiderata, amata. Era un contrasto delizioso.
"Il bello è proprio questo." disse raggiungendomi in bagno. Sentii le guance tingersi di dosso, ma decisi di non oppormi. "E doccia sia." mormorai con un mezzo sorriso.
________
"Ho pensato di cucinare dei maccheroni al formaggio, se per te va bene." armeggiai con le pentole mentre lui entrava in cucina.
"Direi che sono ottimi." si sedette sullo sgabello davanti all'isola con un sorriso smagliante. I suoi ricci erano leggermente umidi dopo la doccia. Mi morsi il labbro e distolsi lo sguardo. Ripresi ad occuparmi del pranzo, mentre lui stava seduto ad osservare i miei movimenti. Il mio imbarazzo nei suoi confronti sembrava scemare sempre di più, iniziavo a sentirmi più a mio agio in sua presenza. Fino a due giorni fa mi avrebbe reso nervosa sapere di avere i suoi occhi su di me.
Parlammo del più e del meno mentre finivo di cucinare. Sembravamo quasi normali, due ragazzi che si frequentavano e che stavano condividendo un pasto. Proprio quando portai i piatti in tavola sentii il cellulare suonare. Era Maddy.
"Pronto?" risposi aspettandomi una ramanzina.
"Quindi sei sana e salva." constatò. "Ero preoccupata, ti ho coperto con tuo padre l'altra notte, preferirei essere avvisata la prossima volta." mormorò contrariata. Aveva ragione, ero corsa a Tijuana senza pensare alle conseguenze.
"Mi dispiace. Sto bene, sono a casa e stavo giusto per mangiare." dissi cercando di smorzare i suoi toni.
"Io stavo andando in mensa, Niall mi ha detto di non averti vista oggi quindi ho pensato di chiamarti."
"Sta tranquilla, va tutto bene. Ero solo stanca. Domani verrò, promesso." dissi con tono rassicurante.
"Va bene, ciao Heaven." e con questo chiuse la chiamata. Doveva essere molto preoccupata ed io come una stupida mi ero dimenticata di informarla del mio ritorno a San Diego.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18