Stasera Liam era così bello da togliere il fiato. Indossava uno smoking classico che sagomava la sua figura e metteva in risalto i suoi muscoli.
Mentre mi apriva la portiera, da gran gentiluomo, si complimentò con me per il mio vestito e di come mi calzasse a pennello. Come al solito arrossii e gli sorrisi timidamente prima di accomodarmi nella sua auto.
Il tragitto in macchina fu piacevole ed io continuavo a guardarmi intorno per cercare di capire dove stessimo andando. Ovviamente lui teneva la bocca chiusa e se la rideva a mie spese. La mia curiosità cresceva sempre di più ad ogni semaforo superato, ad ogni angolo svoltato, ad ogni strada percorsa.
"Ti prego." lo supplicai per l'ennesima volta di svelarmi dov'eravamo diretti. Lui rise semplicemente.
"Sei proprio curiosa. Siamo quasi arrivati." disse alla fine con un sorrisetto. Mi morsi il labbro nervosamente mentre i miei occhi saettavano in tutte le direzioni.
"Eccoci." disse prima di accostare davanti ad un enorme palazzo.
"Dove siamo?" chiesi affascinata.
"È un hotel. C'è una serata di gala nel loro ristorante." disse togliendosi la cintura e scendendo dall'auto.
"Prego signorina." mormorò aprendomi la portiera e porgendomi una mano. Sorrisi a quel gesto e l'afferrai.
Notai parecchie coppie nei loro vestiti costosi dirigersi verso l'entrata. Doveva essere un hotel lussuoso.
"Vuoi stare ancora qui o entriamo?" chiese con un'espressione divertita.
"Scusa, andiamo." risposi riscuotendomi dai miei pensieri. Un ragazzo prese le chiavi dell'auto e noi ci avviammo lungo l'enorme gradinata. Sembrava di essere in uno di quei film che facevano parte della collezione di mio padre, in cui il principe azzurro accompagna la sua principessa lungo la gradinata.
L'hotel era alto 30 piani e vi erano decine di fari puntati lungo la facciata. All'ingresso vi era un ragazzo che apriva la porta ad ogni coppia o gruppo di persone che dovevano entrare all'interno. L'aprì anche a noi facendo un cenno di saluto con il capo.
"Grazie." mormorai con un sorriso. Spalancò gli occhi e mi guardò perplesso per un attimo.
"Di nulla, signorina." disse con un sorriso, quasi incredulo per quello che era appena successo.
Io e Liam entrammo nell'hotel lasciandoci il ragazzo alle spalle.
Rimasi a bocca aperta. Il soffitto era alto almeno 5 metri e la hall di forma circolare si apriva in tutta la sua maestosità davanti ai miei occhi, arredata con i toni del dorato e del mogano. Un grande lampadario di cristallo dominava il soffitto e risplendeva sulle decorazioni dorate che sembravano brillare di luce propria.
Era pieno di persone che chiacchieravano, ridevano e bevevano del costoso champagne dai loro calici di cristallo. Qualcuno invece si dirigeva verso un lungo corridoio, che portava probabilmente alla sala dove avremmo cenato.
"Liam, è bellissimo." dissi continuando a guardarmi intorno affascinata.
"Lo so. Vieni." disse prendendomi la mano e trascinandomi verso il lungo corridoio.
Le pareti erano adornate da quadri affascinanti e se ne avessi avuto il tempo mi sarei soffermata ad osservarli uno per uno. Prima che me ne accorgessi entrammo in una grandissima sala.
STAI LEGGENDO
River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18