Capitolo 9

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Il suo sguardo mi fece capire che non avevo scampo. Lei avrebbe scoperto tutto e non sapevo bene cosa avrebbe implicato questa possibilità. Mi fidavo di Maddie e le volevo davvero bene, ma questa era una cosa più grande di noi. Troppo grande.

"Heaven." disse con tono fermo scendendo dall'auto e sbattendo lo sportello con vigore. Io deglutii d'istinto e mi avvicinai ad Harry per la sua incolumità.

"Vedo che sei in compagnia." disse rivolgendo uno sguardo ad Harry ed un sorriso forzato. Gli porse una mano ed alzò le sopracciglia quando lui rimase immobile. Lui sembrò capire e allungò la mano verso di lei.

"Piacere sono Harry." disse rivolgendole un sorrisetto. Non lo avevo mai visto cosí affabile, ma quando vidi l'espressione di Maddie cambiare capii che questo non era davvero lui e che stava recitando per tirarci fuori dai guai. Lei lo guardava incantata e dovevo ammettere che la cosa mi infastidiva.

"Io sono Maddie, la migliore amica di Heaven." disse tirando via la mano.

"Allora posso darvi un passaggio?" disse guardandoci con un sorriso. Sapevo che era ancora in cerca di informazioni, ma per lo meno non era arrabbiata.

"No, andiamo a piedi." dissi poggiando la mano sul braccio di Harry spingendolo leggermente. Sentii il suo sguardo su di me ma io continuavo a guardare Maddie in attesa della sua risposta.

"Vieni nella nostra scuola? Dove abiti? Non ti avevo mai visto da queste parti!"

Madison era partita all'attacco e sapevo che non ne saremmo usciti vivi.

Mi morsi le unghia cercando di mantenere a bada i nervi. La mano di Harry si posò sulla mia prendendomi alla sprovvista e me la scostò dalla bocca. Io lo guardai imbarazzata e infilai la mano in tasca.

"Abito a due isolati da qui, vicino al muro. Mi sono trasferito da poco. E no, mi sono diplomato tre anni fa." disse facendo una smorfia. Mi aveva confidato che non era riuscito a finire il liceo.

"E come fate a conoscervi allora?" disse Maddie rivolgendomi uno sguardo interrogativo. Sapevo che dietro la sua facciata da detective c'era la mia migliore amica che si preoccupava per me.

"Sono stata più spesso giù al muro e l'ho incontrato lí." dissi cercando di mantenere il contatto visivo. Se avessi abbassato lo sguardo sulle mie scarpe mi avrebbe scoperta, e non potevo lasciare che accadesse.

"Oh, va bene." disse infine, e sapevo di averla ferita. Le raccontavo ogni cosa, qualsiasi cosa. Ora avevo omesso un dettaglio rilevante e lei non me l'avrebbe fatta passare liscia. Si pizzicò le labbra con le dita e sapevo che era nervosa.

"Buona passeggiata allora." disse rivolgendoci un sorriso tirato.

Vidi la sua macchina allontanarsi e non riuscii a distogliere lo sguardo. La mano di Harry si poggia sulla mia che era ancora sul suo braccio.

"Sembrava un po' arrabbiata." disse con le sopracciglia aggrottate.

"Tu dici?" dissi stizzita allontanandomi. Sapevo che non aveva nessuna colpa, ma era più facile prendersela con lui.

Sentivo i suoi passi dietro di me ma non provava a raggiungermi, manteneva una distanza di sicurezza. Sbuffai quando vidi che avremmo dovuto prendere strade diverse. Io sarei andata a scuola e lui sarebbe andato al muro.

Non mi fermai, non avevo il coraggio di guardarlo, ma lui aveva altri programmi. Mi afferrò il braccio e con uno strattone mi giró cosí in fretta che sarei potuta cadere a terra se non avessi avuto il sostegno del suo corpo. Le mie mani si agganciarono attorno ai suoi bicipiti e i nostri petti erano schiacciati l'uno contro l'altro.

River Valley || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora