Non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi. Mi stava spiando? Oppure era stata soltanto una coincidenza?
"Cosa t'importa?" chiesi acidamente, stufa del suo comportamento.
Scrollò semplicemente le spalle e fissò il soffitto.
"Quindi è il tuo ragazzo?" chiese di nuovo facendomi perdere la pazienza. Alzai gli occhi al cielo e mi lasciai scappare un sospiro.
"Anche se lo fosse?" lo stuzzicai per cercare delle risposte per il suo comportarsi in maniera così strana.
Scrollò di nuovo le spalle, ma questa volta puntò il suo sguardo su di me. Tutta la mia spavalderia scomparve e arrossii. Possibile che doveva sempre mettermi in imbarazzo?
Si alzò dal letto e lentamente venne verso di me.Io non riuscivo a muovermi. I miei piedi erano incollati al pavimento, e i miei occhi non lasciavano i suoi.
Volevo dire qualcosa, volevo fermarlo e non permettergli di avanzare oltre. Le mie gambe iniziarono a tremare quando il suo viso si ritrovo a pochi centimetri dal mio. Respiravo a fatica.
Si spinse ancora di più contro di me facendomi indietreggiare finché non sentii il muro freddo contro la mia schiena.
I suoi occhi erano incollati alle mie labbra, e non potevo nascondere il fatto che anche il mio sguardo si era soffermato più volte sulle sue.
Sobbalzai quando sentii la suoneria del mio cellulare. Lo allontanai da me e lui si spostò riluttante, andandosi a sedere di nuovo sul letto. Ero ancora parecchio stordita dall'accaduto, ma mi costrinsi a rispondere.
"P-pronto?" balbettai nervosamente.
"Ehi, sono Niall! All'uscita sei sparita." disse con una nota di disappunto. Alzai gli occhi al cielo per il fatto che doveva sempre dire il suo nome al telefono. Sapevo che era lui!
"Volevo stare un po' da sola." mormorai guardando brevemente Harry. Giocherellava con un braccialetto ed aveva le sopracciglia aggrottate.
"Va bene allora. Se vuoi compagnia lo sai che puoi chiamarmi." disse dolcemente. Sorrisi per la sua disponibilità.
"Va bene, grazie." replicai con un sorrisetto sulle labbra.
"Ti voglio bene, ciao." disse e potevo immaginarlo sorridere.
"Anche io." dissi timidamente lanciando un'occhiata ad Harry che aggrottò maggiormente le sopracciglia smettendo di fare quello che stava facendo.
Chiusi il telefono e sospirai.
"Quindi è il tuo ragazzo. Potevi dirmelo." disse tamburellando il piede nervosamente.
"Io non devo dirti proprio niente. Non mi sembra che tu mi abbia mai raccontato qualcosa di te." dissi incrociando le braccia al petto e poggiandomi contro il muro.
Mi lanciò uno sguardo ostinato e imitò la mia posizione. Sembrava pensieroso e mi chiedevo cosa gli stesse passando per la testa.
"Facciamo un gioco." disse strofinandosi le mani sui jeans.
"Che tipo di gioco?" lo guardai diffidente. Non sembrava un tipo da giochi, sembrava più il tipo che li rovinava.
Sorrise per la mia curiosità e scosse piano la testa per l'incredulità, come se tutto stesse andando esattamente come voleva lui.
"Tu puoi farmi qualsiasi domanda, ed io ti risponderò sinceramente. Ma dopo tu dovrai rispondere alla mia." disse con un sorrisetto.
Sgranai gli occhi per la sorpresa. Voleva davvero una risposta, voleva davvero sapere se Niall era il mio ragazzo. Era così bizzarro. Mi lasciai scappare una risatina e lui aggrottò la fronte.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18