Guardai entrambi negli occhi e deglutii.
"Harry mi dispiace, ma devi nasconderti." dissi avvicinandomi a lui. I suoi occhi si spalancarono e lanciò un'occhiata a Maddy.
"Maddy sa tutto. Per favore, non farti vedere per nessun motivo. Va bene?" dissi senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
Lui annuii ricambiando il mio sguardo ed io mi mossi senza accorgermene. Mi alzai sulle punte e lasciai un bacio sulla sua mandibola, considerando che non ero riuscita ad andare oltre.
Lui mi sorrise e si giró verso l'armadio. Io nel frattempo misi i tacchi e mi aggiustai i capelli.
"Io scendo, cosí nessuno salirá a cercarci." disse Maddy uscendo dalla stanza. Indossai la mia collana preferita e mi guardai allo specchio indecisa se truccarmi o meno.
"Sei bellissima così come sei." disse Harry spuntando alle mie spalle facendomi arrossire.
"Non farti vedere Harry." dissi seriamente. Lui annuì semplicemente. "Saliró ogni volta che mi sará possibile per farti uscire dall'armadio e farti respirare un po'." dissi facendo un sorriso per sdrammatizzare.
"Grazie." disse afferrando i miei fianchi e trascinandomi in un abbraccio. Le sue braccia erano strette intorno a me e il suo viso era nascosto tra i miei capelli. Avvolsi le braccia attorno al suo collo stringendolo a me. Sentivo il suo cuore battere all'impazzata contro il mio petto.
"Devo andare adesso." sussurrai allontanandomi da lui. Ogni cellula del mio corpo voleva che rimanessi qui con lui, con le sue braccia avvolte attorno al mio corpo.
"Ti aspetto." disse lasciandomi andare. Cercai di scuotermi di dosso quei pensieri che mi stavano terrorizzando a morte. Non potevo affezionarmi a lui. Girai sui miei tacchi e uscì dalla stanza senza guardarmi indietro.
Sentii delle voci provenienti dal piano di sotto e presi un respiro profondo mentre scendevo le scale.
Il rumore dei tacchi attirò l'attenzione e mi sentii in imbarazzo mentre tutti gli occhi erano puntati su di me. Negli angoli del soggiorno vi erano le guardie del corpo, ed anche davanti la porta. Era strano e fastidioso avere un "pubblico". Speravo solo che fossero rimasti li per tutta la sera e che non gli sarebbe venuto in mente di fare il tour della casa.
Non potevano trovare Harry in camera mia.
Arrivai davanti agli ospiti e mi sentii un po' impacciata. "Buonasera." dissi abbozzando un sorriso. Mio padre venne verso di me e mise un braccio attorno alle mie spalle.
"Questa è mia figlia Heaven." disse presentandomi agli invitati.
"È un piacere conoscerti." disse un uomo di mezza età allungando una mano verso di me. Era affascinante ma aveva un non so che di inquietante.
Allungai la mia mano verso di lui che non tardó ad afferrare e mi baciò le nocche. Arrossii per quel gesto e sfilai via la mano.
"Io sono il presidente Payne." disse con un sorrisetto. Annuii e spostai lo sguardo su un ragazzo dietro di lui.
"Oh, lui è mio figlio Liam." disse indicando il ragazzo moro. Si fece avanti con un sorriso e mi porse la mano che afferrai volentieri.
"Piacere di conoscerti, Heaven." disse senza smettere di sorridere. I suoi occhi erano dolci e mi ritrovai a sorridere anche io.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18