Stranamente riuscii a dormire tutta la notte. I cattivi pensieri non riuscirono a raggiungermi e sapevo che il mio scudo contro di loro era Harry. Mi aveva tenuta tra le sue braccia per tutto il tempo.
La sveglia purtroppo suonò fin troppo presto. Mi allungai per cercare di spegnerla, ma la stretta di Harry era troppo forte.
"Heaven, sta ferma." borbottò con voce roca tirandomi ancora più vicina a lui. Sentii il suo respiro sul mio collo e rabbrividii.
"Harry, devo spegnere la sveglia." sussurrai muovendomi a disagio. Amavo stare tra le sue braccia, ma allo stesso tempo mi imbarazzava.
Sbuffò sonoramente e allentò la presa quel tanto che bastava per farmi spegnere la sveglia.
"Devo alzarmi." mormorai afferrando le sue braccia e cercando di tirarle via dal mio corpo.
"Non andare per oggi." disse alzando lo testa verso di me e guardandomi con uno sguardo assonnato. Aveva un'aria scarmigliata e adorabile. Mi morsi il labbro impedendomi di passare una mano tra il casino di ricci che aveva in testa.
"Devo andarci, non posso mancare." dissi più duramente. Lui alzò gli occhi al cielo e si girò dalla parte opposta, lasciandomi libera. Rimasi quasi delusa dalla perdita di quel contatto ma mi costrinsi ad alzarmi.
"Puoi continuare a dormire se vuoi. Mio padre è già andato al lavoro e non tornerà prima di stasera." mormorai con uno sbadiglio. Lui mormorò qualcosa di incomprensibile e si rimise a dormire.
Mi feci una doccia veloce e indossai la biancheria prima di uscire dal bagno. Mi assicurai che Harry stesse ancora dormendo e scelsi cosa indossare. Optai per un semplice paio di jeans scuri e una maglietta grigia. Misi la maglietta e poi quando finii di indossare i jeans, mi girai. Harry era appoggiato allo schienale del letto che mi guardava con un sorrisetto.
"D-Da quanto sei sveglio?" dissi coprendomi inutilmente dato che ero già vestita. Ma mi sentivo quasi violata al pensiero che mi aveva visto in quel modo. Arrossii terribilmente, sentendo quasi gli occhi lucidi.
"Sfortunatamente solo da quando stavi per indossare i jeans." disse allargando il suo sorriso dopo aver notato il mio totale imbarazzo.
"Se questa è la visuale ogni volta che mi sveglio penso che dormirò qui più spesso." disse cercando di trattenere una risata mentre io volevo solo sotterrarmi.
"Harry!" urlai disperata volendo solo che la smettesse di prendersi gioco di me. "Non è divertente." borbottai quando rise più forte per la mia uscita. Presi un paio di scarpe e mi sedetti sul bordo del letto, lontano da lui.
"Non pensavo avessi un culo del genere." mormorò contro il mio collo. Come diavolo aveva fatto ad avvicinarsi così in fretta?! Sussultai per quelle parole. Non avevo mai visto Harry così estroverso come stamattina.
"Smettila." mi imbronciai. Lui rise per la mia reazione e si fece cadere all'indietro sul materasso.
"Io devo andare. Ti trovo qui quando torno?" dissi avvicinandomi alla porta e lanciandogli uno sguardo. Lui annuì semplicemente e mi sentii quasi colpevole nell'essere felice della cosa.
Non aggiunsi altro. Presi lo zaino e corsi fuori casa. Aggrottai le sopracciglia quando trovai la macchina di Niall parcheggiata.
"Niall?" chiesi sorpresa. Camminai verso di lui con un sorriso.
"In carne ed ossa. Hai bisogno di un passaggio?" annuii accomodandomi in macchina.
Niall mi chiese se avessi sentito parlare dello scandalo che era avvenuto alla River Valley. Cercai di tenere per me le mie emozioni anche se le immaginai di ieri si ripetevano ininterrottamente nella mia mente.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18