Era una settimana che Harry non si faceva vivo e non sapevo perchè. Cercai di non pensarci troppo però, e passai le mie giornate sopra i libri a studiare e a recuperare tutto il tempo che avevo perso.
Avevo discusso con mio padre riguardo quella lettera di raccomandazione e non ci parlavamo più da giorni. Secondo lui non avrei dovuto farmi scappare un'occasione simile e che con l'aiuto del Presidente sarei stata sicuramente ammessa. E diamine sapevo che aveva ragione, ma non riuscivo ad accettare il suo aiuto. Non volevo essere in debito con quell'uomo malvagio e senza cuore. Volevo farcela con le mie forze, volevo meritare il mio futuro.
Mio padre non lo capiva e continuava ad assillarmi e a lanciarmi delle frecciatine al riguardo. Mi limitavo semplicemente ad ignorarlo, perchè io sapevo cos'era meglio per me.
Niall in questi giorni era stato così dolce e premuroso nei miei confronti, mi era mancata la sua compagnia. Continuava a parlare del ballo d'autunno, che avrebbe avuto luogo tra una settimana, e di quanto non vedesse l'ora di andarci. Aveva quest'assurda idea secondo la quale il colore del mio vestito si sarebbe dovuto abbinare al suo papillon. Era una cosa stupida che solo le coppiette sdolcinate e prive di buon gusto facevano. Ecco perchè era un'idea geniale. Quale modo migliore di prenderle in giro? Imitandole, ovviamente.
Sarebbe dovuto passarmi a prendere tra dieci minuti per andare al centro commerciale per mettere in atto il nostro piano. Finii di spazzolarmi i capelli e dopo aver indossato la mia collana stavo per uscire dal bagno, quando qualcosa nell'angolo vicino al mobiletto attirò la mia attenzione.
Mi rannicchiai per prendere il tessuto bianco che giaceva per terra e quando la girai nelle mie mani mi accorsi che era la maglietta che avevo prestato ad Harry per dormire, l'ultima volta che era stato qui.
Sospirai e mi alzai dal pavimento esaminando il tessuto tra le mie mani. Sentii uno strano senso di malinconia farsi spazio nel mio petto. Portai la maglietta all'altezza del mio naso e mi resi conto che era impregnata del suo profumo. Mi sentivo una stupida. La guardai ancora per qualche secondo e poi la gettai nel cesto dei vestiti sporchi.
Non dovevo pensare ad Harry. Avevo fatto un ottimo lavoro durante la settimana e non potevo rovinare tutto adesso. Presi un respiro profondo e scesi al piano di sotto aspettando solo l'arrivo di Niall.
Quando sentii il suono di un clacson capii che era già qui, così presi la borsa e corsi fuori.
"Buonasera, signorina." disse con un enorme sorriso stampato in faccia. Risi per il suo comportamento. "Dove la porto?" chiese rimettendo le mani sul volante.
"Sulla luna." dissi con un sorrisetto falso.
"Devi rovinare sempre tutto?" disse scuotendo la testa divertito. "Apri il cruscotto, ho portato il papillon così possiamo trovare il vestito perfetto." disse mordendosi il labbro.
Feci come mi era stato detto e quando vidi quel colore scoppiai a ridere. "Tu sei pazzo. Non metterò mai un vestito color pesca!" affermai gettando il papillon nei sedili posteriori.
"Non offendere quel povero colore. E' molto sottovalutato." disse fingendosi offeso dalle mie parole.
"Ti prego Niall, non puoi farmi questo. Va bene prendere in giro le coppiette, ma se metterò un vestito color pesca prenderanno in giro me." dissi unendo le mani davanti a me e girandomi completamente verso di lui.
"Sono sicuro che ti donerà quel colore. Ti starebbe bene qualsiasi cosa." disse sorridendomi e lanciandomi un'occhiata. Arrossii all'istante per quel complimento improvviso. Mi sedetti composta nel sedile mentre ci avvicinavamo sempre di più al centro commerciale.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18