Capitolo 4

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Maddy mi guardò confusa e nei suoi occhi riuscivo a scorgere la sua preoccupazione. Mi fece segno di stare in silenzio e lanciò un'occhiata nervosa al piano di sopra. La vidi fare qualche passo verso le scale e sentivo il mio cuore battere troppo velocemente, non potevo farmi venire un infarto. Dovevo trovare una soluzione. Lei continuava ad avvicinarsi di soppiatto.

"Sarà stato il vento, non c'è bisogno che tu salga!" dissi a voce alta sperando che il riccio riuscisse a sentirmi dal piano di sopra. Maddy si girò lanciandomi uno sguardo di fuoco e mi zittì bruscamente.

"Fuori non si muove una foglia. Potrebbe essere un ladro." sussurrò con irritazione, esagerando come sempre. Alzai gli occhi cielo, beccandomi un'altra occhiataccia. Salì le scale con passo felpato mentre io cercavo di fare più rumore possibile. Mi diede persino un pugno sul braccio per la mia "mancanza di delicatezza". Entrò nel bagno facendo un balzo, ma la vidi aggrottare la fronte. Con cosa avrebbe dovuto spaventare il ladro? Con le sue unghia affilate? Non aveva paura di niente e l'ammiravo per questo.

Avanzò verso la mia stanza e le mie mani iniziarono a sudare e a tremare. Quello che mi spaventava di più era il tipo di reazione che avrebbe potuto avere vedendo Harry seduto sul mio letto. Sapevo e speravo che non avrebbe mai detto nulla. Entrò rapidamente nella mia stanza e si bloccò davanti la porta. Sentivo la bocca asciutta e in quel corridoio sembrava non esserci abbastanza aria per me.

"Qui non c'è nessuno." disse con la fronte aggrottata. A quelle parole mi rilassai un po' anche se non del tutto. Lui era ancora lì, nascosto da qualche parte. Maddy era un segugio quindi, a meno che lui non avesse trovato un ottimo nascondiglio, lei lo avrebbe di sicuro trovato. La seguii con cautela e vidi che si guardava intorno con attenzione. Ad un tratto si buttò a terra e controllò sotto il letto. Il mio cuore si era fermato del tutto, ma quando vidi la sua espressione sconfitta riprese a battere. Si avvicinò all'armadio ed ero sicura che visto che Harry non si trovava sotto il letto, era di sicuro lì dentro. Erano i due soliti banali nascondigli che tutti utilizzavano. Chiamai mentalmente a raccolta tutti i santi quando aprì le ante dell'armadio. Niente. Oltre a tutti i miei vestiti lì dentro non c'era nulla. Aggrottai le sopracciglia e iniziai a guardarmi intorno anche io. Doveva poteva essersi cacciato?

"Dove può essere?" disse Maddy ripetendo la frase che avevo appena pensato.

"Te l'ho detto che non c'era nessuno." dissi scrollando le spalle. Tossii un po' per ricordarle di andarsene visto il mio raffreddore. Sospirò pesantemente e scosse la testa.

"Non posso lasciarti qui da sola." disse sedendosi sul letto. Sgranai gli occhi e mi avvicinai a lei sentendo il panico assalirmi.

"Certo che puoi." dissi poggiandole un braccio sulle spalle e sedendomi di fianco a lei.

"No!" disse risoluta rivolgendomi un'occhiataccia con le sopracciglia aggrottate. Dovevo usare misure drastiche per farla andare via, era davvero un osso duro. Ma sapevo benissimo cosa l'avrebbe fatta scappare a gambe levate.

"E-E-E-" dissi prendendo fiato, annunciando un imminente starnuto. Lei mi guarda inorridita ma non fa in tempo a spostarsi. "Etchu!"

"Che schifo!" esclama balzando in piedi. Si ripulisce la faccia e prende un respiro profondo mentre io faccio del mio meglio per non ridere di lei. "Penso che tu possa cavartela benissimo da sola." sussurrò con voce tremante. Annuii dandole subito ragione e uscì in fretta dalla camera. Mi lasciai scappare una risatina, come si faceva a non amarla?

"Se hai bisogno di qualcosa puoi sempre chiamarmi." disse quando mi vide arrivare al piano di sotto. Prese la sua borsa e mi rivolse un sorriso.

"Grazie." dissi ricambiando il suo sorriso. Era bellissima con quei capelli neri corti e i suoi profondi occhi blu. Eravamo completamente diverse, in tutto. Uscì sbattendo la porta alle sue spalle e tirai un sospiro di sollievo. Ero riuscita a liberarmi di Maddy, la ragazza che non si faceva sfuggire mai niente. La fortuna era dalla mia parte stasera. Cacciai un urletto di felicità e salii al piano di sopra. Entrai nella mia stanza.

River Valley || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora