Capitolo 32

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Sentivo terribilmente caldo, presi un profondo respiro ed aprii gli occhi. Il sole che penetrava dalla finestra del salotto mi accecò. Sbattei più volte le palpebre, cercando di abituarmi alla luce.

Mi guardai intorno e sentii un rumore provenire dalla cucina. Cercai di riflettere sugli avvenimenti della sera precedente. Ricordavo soltanto di essermi messa sul divano con Harry per guardare un film. Dovevo essermi addormentata. Sbadigliai e sorrisi d'istinto ripensando a lui, alla sua risata, alle sue mani su di me. 

Persa nei miei pensieri vidi mio padre aggirarsi nella cucina e sobbalzai. Era già tornato a casa? Dov'era Harry?

Mi alzai di scatto e mi precipitai in cucina per testare il suo umore. Non poteva averlo visto, non mi avrebbe lasciata dormire se avesse trovato un ragazzo in casa, coricato sul divano insieme a me. 

Lo guardai attentamente mentre mi avvicinavo. Sembrava quasi felice mentre si prodigava a preparare la colazione. Era alle prese con le uova strapazzate e all'improvviso sentii di avere molta fame.

"Buongiorno." dissi con tono incerto. Lui si girò inizialmente sorpreso di vedermi e poi mi regalò un sorriso dolce.

"Buongiorno tesoro." 

"C'è un motivo particolare per cui stai cucinando questa.." respirai l'odore della pancetta sfrigolante "..fantastica colazione?" chiesi con un sorrisetto.

Si mise a ridere, si asciugò le mani nel panno di spugna poggiato sul bancone dietro lui e poi lo portò sulla sua spalla. 

"Fammi finire di preparare il tutto. Poi ne parliamo." mi liquidò con un sorriso sul volto. Tirai mentalmente un respiro di sollievo. Non avrebbe di certo preparato una colazione per me se avesse trovato Harry sul divano. Ma mi innervosii nel pensare dove potesse essere andato Harry.

Lasciai la cucina e salii al piano di sopra per recuperare il caricabatterie del mio cellulare. Entrai in camera mia e per prima cosa decisi di andare in bagno per darmi una rinfrescata. Aprii la porta e quasi mi venne un infarto nel trovare Harry seduto sul water.

"Harry, oddio. Cosa ci fai ancora qui?" sussurrai in preda al panico. Lui mi guardò con aria di scuse.

"Mi ha colto alla sprovvista." disse scrollando le spalle. "Ero salito al piano di sopra perché dovevo andare in bagno." imbarazzato si grattò la nuca e distolse lo sguardo. "Quando stavo per tornare al piano di sotto ho sentito dei rumori e inizialmente credevo ti fossi alzata anche tu." Si alzò venendo verso di me "Poi scendendo le scale vidi un'ombra troppo grande per essere la tua, così indietreggiai d'istinto. Quando ero ormai in cima alle scale lo vidi toglierti una ciocca di capelli dal viso. Sono corso in camera tua e mi sono chiuso il bagno, sperando non entrasse."

Sospirai di sollievo, anche se avevo già avuto una tacita conferma vedendo mio padre spensierato e intento a cucinarmi la colazione.

"Bene. Siamo stati fortunati, per questa volta. Devo essermi dimenticata dei turni, o peggio, magari li hanno cambiati." Mi grattai il mento nervosamente. Lui prese le mie mani nelle sue e le strinse delicatamente. Poi se le portò alle labbra e vi posò un bacio delicato, leggero come una piuma. Sentii i miei nervi calmarsi all'istante e chiusi gli occhi. Mi avvicinai a lui e poggiai la fronte sul suo petto in cerca di rifugio.

"Piccola, va tutto bene. Come hai detto tu siamo stati fortunati. Ti prometto che faremo più attenzione. Imparerò anche io i turni di tuo padre, così uno dei due dovrà ricordarli per forza." rise leggermente posando una mano tra i miei capelli e l'altra sulla base della mia schiena. Sarei rimasta così per sempre, con le sue braccia forti avvolte intorno a me.

"E' meglio se scendo di sotto prima che venga a cercarmi." cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma lui mi strinse ancora più forte. "Harry non respiro così." alzai lo sguardo verso di lui con un grande sorriso stampato sul volto. Lui ricambiò con il suo miglior sorriso e persi un battito a quella vista. "Dovresti darmi un bacio prima." sussurrò avvicinandosi al mio viso. Risi come una ragazzina e mi nascosi nell'incavo del suo collo. "Non mi sono lavata i denti." mi giustificai.

River Valley || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora