Se volete potete seguirmi su:
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Snapchat: jadebruna97Sentii il cuore affondarmi nel petto quando la sua voce rimbombò nel salotto.
"Sono a casa Heaven." disse mio padre.
Ero terrorizzata, e potevo dire che anche Harry lo era. Gli feci segno di fare silenzio e lui annuì incapace di fare altro. Lo spinsi, cercando di non fare rumore, verso la porta sul retro e la chiusi subito alle mie spalle quando sentii i passi di mio padre avvicinarsi.
"Dov'eri?" chiese con la fronte aggrottata quando mi vide allontanarmi dalla porta.
"Mi hai fatto prendere un infarto." dissi facendo finta di non aver sentito il suo arrivo. Ma lo avevo sentito eccome, e tutt'ora mi chiedevo come facesse il mio cuore a battere ancora. "Ero in giardino. Come mai sei già a casa?" dissi avvicinandomi a lui con cautela.
"Ho ricevuto una notizia." disse sorridendomi ampiamente, avendo creduto alla mia bugia. Mi sentivo terribile nel farlo, ma quale altra scelta avevo?
"Quale?" dissi cercando di sorridere, anche se le mie gambe sembravano fatte di gelatina a causa del momento di assoluto terrore che avevo vissuto qualche secondo prima.
"Il presidente verrà qui a cena da noi. È in città e vuole congratularsi con me per il lavoro svolto." disse eccitato della notizia. Io lo fissai impietrita. L'uomo che aveva escogitato tutta questa follia sarebbe venuto a casa mia. Quell'orribile uomo avrebbe cenato al mio tavolo. Come poteva questa essere una buona notizia?
"È... grandioso." mormorai quando mi resi conto che mio padre mi fissava in attesa di una mia reazione.
"Dobbiamo pensare ad un piatto da cucinare così domani andremo a comprare tutto quello che ci serve." disse euforico, recuperando un block notes e una penna.
Pensavo di essere sotto shock, ma mi costrinsi a fingere. Come ormai ero abituata a fare.
-
Avvisai Maddi che avrei raggiunto casa sua a piedi. Avevo bisogno di camminare e di schiarirmi le idee.
Il presidente sarebbe venuto a casa mia.
Io stavo infrangendo una stupida legge messa in vigore da lui. Calciai un sassolino con più forza del necessario e finì tra i cespugli.
"Ahi!" esclamò qualcuno.
"Harry, cosa fai ancora qui?" dissi spazientita quando vidi sbucare i suoi riccioli.
"Ti stavo seguendo." disse massaggiandosi la testa. Venne verso di me, ma io continuai a camminare ignorandolo. Non ero in vena. Volevo stare da sola e riflettere.
"Ho sentito quello che ha detto tuo padre." disse tenendo la testa bassa.
"E quindi?" dissi incrociando le braccia al petto e guardando altrove. La sua presenza mi infastidiva.
"Stai bene?" chiese con cautela.
"Pensi che io stia bene?" urlai voltandomi verso di lui. I suoi occhi erano spalancati, così come la sua bocca. Alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare fumante di rabbia.
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River Valley || h.s.
FanfictionUn mondo diviso dalla guerra, un'umanità avida e impassibile di fronte ai vinti, un emisfero pieno di disperazione e dolore. Un raggio di sole che cerca di condividere la sua luce con gli altri.© copertina: crediti a @mels_18