Capitolo 28

978 76 33
                                    

"Siamo qui oggi per discutere del nostro futuro, e del futuro dei nostri figli." disse con voce ferma. Era quasi ipnotico il modo in cui parlava e con cui si rivolgeva alla folla, che sembrava pendere dalle sue labbra.

"Tutti voi meritate una vita migliore. Meritate una casa accogliente in cui tornare dalla vostra famiglia dopo una giornata di lavoro. Meritate sicurezza, pace e tranquillità. Meritate di essere trattati come essere umani, non come animali abbandonati al loro destino."

La gente annuiva e voci di assenso iniziarono a levarsi all'interno del teatro.

"Ma io non posso riuscirci da solo. Non posso riuscirci senza di voi. Come vi ho già detto dobbiamo unire le nostre forze e combattere per i nostri diritti, dobbiamo rivoltare il sistema. Voglio che la smettiate di sopravvivere.." disse sbattendo il pugno chiuso sul leggio. "... noi dobbiamo vivere." disse con uno sguardo magnetico e pieno di determinazione.

"Sono i suoi discorsi di incoraggiamento." disse Harry cercando di nascondere un sorrisetto. Per un attimo mi ero dimenticata di averlo accanto, ero troppo presa dal discorso di Zayn. Quello che stava dicendo era giusto, ma i mezzi con cui avrebbero voluto ottenere questa rivalsa mi preoccupavano.

"Sappiamo che il Presidente è a San Diego. È quasi impossibile avvicinarsi per via delle guardie che lo sorvegliano costantemente. Ma possiamo arrivare al figlio."

Sentii un vuoto allo stomaco, la mia paura adesso era diventata reale. Mi voltai di scatto verso Harry che lo guardava con la fronte aggrottata.

"Propongo di organizzare una perlustrazione a San Diego e studiare gli spostamenti di Liam, in modo tale da poter elaborare un piano per rapirlo."

Afferrai la mano di Harry e la strinsi forte nello stesso momento in cui lo sguardo si Zayn si posò su di me, per una frazione di secondo.

"Grazie mille a tutti per essere venuti. Vi farò sapere i dettagli riguardo alla perlustrazione al più presto." e con questo lasciò il palco mentre la gente applaudiva.

Mi girai verso Harry confusa. "Perché non ne ha parlato ora?"

"Ci sono persone di cui non si fida e preferisce informarli poco prima di partire così che non possano svelare i piani a qualcuno." disse stropicciandosi gli occhi.

Aggrottai la fronte al pensiero che qualcuno qui dentro potesse tradirlo. Erano tutti così rapiti da lui, dalle sue parole e dal suo sguardo. Persino io.

Mi alzai dalla poltroncina ma la mano di Harry afferrò prontamente il mio braccio facendomi sedere di nuovo.

"Sta aspettando che la folla si dirama per venire a parlare con noi." disse con lo sguardo fisso nel nulla.

"Come fai a saperlo?" domandai confusa.

"Lo so e basta." concluse.

Decisi di non fare altre domande. Normalmente non mi sarebbe importato, ma questa era una situazione delicata e la tensione era alle stelle. Non volevo farlo innervosire ulteriormente.

Guardai distrattamente le persone avviarsi verso l'uscita, mentre discutevano animatamente sulle parole pronunciate precedentemente da Zayn. Vedevo piccole luci di speranza nei loro occhi mentre parlavano, e mi piangeva il cuore nel vedere così tanta gente battersi per qualcosa che per noi a San Diego era la quotidianità.

Andare a lavoro per noi era la quotidianità, andare a scuola per noi era la quotidianità, dormire tranquilli per noi era la quotidianità.

L'anello di Harry che batteva a ritmo sul bracciolo della poltroncina mi fece distrarre.

River Valley || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora