Capitolo 21

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Era ormai buio e le mie palpebre diventavano sempre piú pesanti ad ogni passo che facevo. Harry non mi aveva piú rivolto la parola, non si era nemmeno girato per assicurarsi che lo stessi ancora seguendo.

Non sapevo se eravamo vicini al luogo dell'incontro, non sapevo se era stata una buona idea venire qui. Non sapevo niente. Eppure mi trovavo lì a seguire un ragazzo che conoscevo a malapena e che continuava a tenermi dei segreti, ma che era riuscito a ritagliarsi un posto nella mia vita senza nemmeno averlo chiesto.

Sentii un rumore alla mia sinistra e sussultai.

"Harry!" sussurrai spaventata, mettendomi al suo fianco. Anche lui aveva sentito qualcosa, infatti scrutava nel buio alla ricerca di un qualsiasi movimento o rumore. La sua mano si spostò sul mio fianco e mi spinse dietro di lui.

Avevo il cuore in gola, il buio che ci avvolgeva era opprimente e mi sentivo terribilmente vulnerabile.

"Harry, ho paura." sussurrai stringendo la sua maglietta e poggiando la fronte contro la sua schiena. Sentii la sua presa sul mio fianco farsi più forte e cercai di fare del mio meglio per calmarmi.

"Chi c'è?" urlò squarciando il silenzio e il buio intorno a noi. Non ricevemmo nessuna risposta, solo un ennesimo rumore.

"Ehi!" urlò ancora cercando di attirare l'attenzione di chiunque fosse.

"Poder revuelta." una voce disse nell'oscurità. Cercai di tradurre quello che avevo sentito, ma non ne fui capace.

"El poder es nuestro." disse Harry facendomi sobbalzare. Conosceva chiunque si stava nascondendo ai nostri occhi?

"Harry?" la voce si fece piú vicina e mi sporsi per riuscire a vedere il suo volto. "Sei tu?"

"Si, sono io." disse Harry con voce calma.

"Ti stavo cercando." finalmente era abbastanza vicino affinché riuscissi a vedere il suo volto. Era un ragazzo, come noi. Solo che potevo vedere il suo volto segnato dalla stanchezza. Qualcosa mi diceva che lo avevo gia visto e avevo già sentito la sua voce.

"Stavo venendo all'incontro." disse Harry aggrottando le sopracciglia confuso.

"Non l'hai saputo?" chiese il ragazzo incredulo.

"No, cosa avrei dovuto sapere?" chiese Harry spazientito.

"Le guardie di San Diego stanno perlustrando ogni singola strada di Tijuana. È troppo rischioso incontrarci adesso." disse guardandosi intorno, come se avesse la sensazione di essere osservato.

"Non hanno mai messo piede a Tijuana." disse Harry sempre piú confuso.

"Esatto, Harry. C'è qualcosa sotto." sussurrò avvicinandosi a noi. Solo in quel momento i suoi occhi incontrarono i miei. La mia mente stava cercando di associare il suo volto ad una particolare situazione, ma purtroppo non ebbe successo.

"Ciao dolcezza, è bello incontrarti." disse con un sorriso sghembo, rivolgendomi un cenno del capo.

"Noi andiamo." disse Harry spingendomi nella direzione opposta, mentre io rimasi confusa dalle sue parole.

"Fatti vivo. Dobbiamo fissare un'altro incontro." disse prima di sparire nell'ombra, da dove era arrivato.

"Perchè ho l'impressione che quel ragazzo mi conosca?" chiesi timorosa della risposta.

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