capitolo cinque

598 53 95
                                    

La scena si ripeteva esattamente come cinque anni addietro, la comparsa del Gigante Colossale e poi le mura che andavano in pezzi.

Le certezze crollavano, Rea é morta.

«I giganti sono penetrati nel distretto di Trost!» stava accadendo? Stava accadendo veramente?

«Ackerman! Sei stata affidata alle retrovie» «Ma io... io non posso, vi sarei solo d'intralcio» rispose Mikasa, era spaventata, tremava, non la smetteva di guardare Eren.

Jeri non l'aveva mai vista così.

«In questo momento voglio più soldati scelti a difendere la popolazione civile. Foster, ti voglio attaccata al culo di Ackerman, da questo momento in poi lei e Leonhart risponderanno solo ed esclusivamente a te»

Jeri rimase interdetta per un secondo, vacillò, ma un attimo dopo contrasse il volto in una smorfia determinata ed annuì.

«Signorsì, comandante! Mikasa, Annie, con me!» richiamò le due ragazze che la seguirono immediatamente.

Era impressionante il modo in cui la sua voce cambiava quando agiva in quel modo, non sembrava la sua, non sembrava lei, sembrava un'altra persona, che aveva il suo stesso nome ed aspetto, ma che dentro di sé nascondeva una bestia.

Difendere la popolazione civile. Era lucida, concentrata, Mikasa ed Annie capivano il suo linguaggio del corpo, perché era simile al loro.

Funzionavano insieme, un'inarrestabile macchina da guerra, il cavaliere sul suo destriero.

Questo era quello per cui si erano addestrate negli ultimi tre anni.

⚔️

Meno di ventiquattro ore e sarò in viaggio verso i territori interni, adesso non sapeva nemmeno se l'ipotesi di sopravvivere per ventiquattro ore fosse contemplabile.

Un giorno più tardi e quella faccenda non l'avrebbe riguardato, eppure si era ritrovato lì, nel bel mezzo del caos.

Tutti i suoi sforzi per rientrare tra i primi dieci classificati rischiavano di essere vanificati e lui di finire divorato.

«Dannazione!» esclamò, perché doveva succedere proprio adesso?

Erano bloccati senza gas, senza rinforzi ed il quartier generale era stato preso d'assalto, inoltre non vi era nessuna traccia della squadra di approvvigionamento.

«Come faremo ad arrivare al quartier generale e a fare rifornimento di gas?» chiese Connie, guardandosi scoraggiato intorno.

Fortunatamente i soldati delle truppe scelte erano riusciti a portare in salvo la maggior parte della popolazione civile che era riuscita a raggiungere le porte senza essere divorata, ma data l'assenza del Corpo di Ricerca, più abile ed esperto nel confronto con i giganti, gli esiti erano stati disastrosi.

I cadetti avevano visto i loro giovanissimi compagni venire divorati.

«Ammesso che riusciamo a raggiungerlo con il poco gas che ci rimane, come faremo a fronteggiare tutti quei giganti?» chiese Sasha.

«Rimanere qui ritarderà solo il momento fatidico, presto i titani si sposteranno anche da questa parte e per noi sarà la fine» spiegò pessimistico Jean.

«Tre classe sette metri in avvicinamento!» esclamò un cadetto guardando i tre giganti avanzare nella loro direzione.

«Preparatevi!» urlò Jean, ma non ci fu bisogno di passare all'attacco perché i tre giganti caddero esanimi uno dopo l'altro prima di raggiungerli.

𝐒𝐀𝐋𝐕𝐀𝐓𝐈𝐎𝐍, jean kirschtein Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora