14. Akai-ito

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Jungkook's pov

Sentì un terribile e insolito dolore al petto. Lo guardai uscire dall'ufficio e chiudersi la porta alle spalle.

Rimasi a fissare il vuoto che aveva lasciato, poi aprì la mano e vidi quel dannato cip che scaraventai con violenza contro la finestra. Si ruppe e vari pezzi caddero nella stanza.
Presi un lungo respiro, misi le mani sulla scrivania ed ispirai, perché stavo così?

<<Jungkook?>> sentì Namjoon aprire piano la porta ed entrare.

Mi misi in posizione dritta con le mani sui fianchi senza girarmi.

<<Dimmi>> cercai di reprimere qualsiasi cosa stesse mettendo in repentaglio il muro che avevo creato dopo anni

<<Ho visto Taehyung andarsene e->> bene, la conversazione di cui avevo bisogno al momento <<sembrava stesse piangendo>> cazzo. Abbassai la testa sconfitto.

<<Kook>> sentì Namjoon avvicinarsi <<ti sei fatto coinvolgere emotivamente di nuovo?>> cercai di non girarmi, perché Nam era l'unico capace di leggermi.
Lui si posizionò al mio fianco e dopo qualche secondo mi girai, mi guardò consapevole <<lo sapevo, sei sempre stato un tipo affettuoso e quando perdi la testa per qualcuno è finita. Nonostante tu ti sia creato questo muro, li dentro ci sarà sempre il Jungkook di anni fa>> disse incrociando le braccia <<ora tu daresti la tua vita per lui>> lo guardai <<ammettilo Jungkook>> non volevo ammetterlo <<hai paura che diventi troppo reale se lo ammetti vero?>> non sembrava arrabbiato, ma solo preoccupato

<<Non è come pensi tu>> cercai in tutti i modi di convincere lui e pure me stesso

<<Spero sia così amico>> andò verso il tavolino dove si trovava il solito whisky <<spero tu sia sincero, perché ho paura per entrambi>> disse Nam dandomi un bicchiere e dirigendosi verso la finestra.

Mi avvicinai al suo fianco, con una mano nella tasca dei pantaloni mentre sorseggiavo quel liquido marroncino che scendeva ormai come acqua.

<<Ora che è tornato>> iniziò a dire Nam <<siamo di nuovo in pericolo>> sorseggiò il drink mentre io guardavo il suo volto, sciupato e stanco, aveva le occhiaie ed era pallido, sicuramente stava avendo problemi a dormire.

<<Non gli hai raccontato tutto vero?>> mi chiese continuando a tenere lo sguardo rivolto verso Seoul la quale si stava oscurando per via di alcune nuvole.

<<No>> risposi finendo di bere il drink

<<Perché?>> chiese portando lo sguardo verso di me.

Questa volta ero io ad osservare la triste Seoul nuvolosa.

Non risposi, perché non avevo una riposta <<paura Jungkook è la paura>> lo guardai <<hai paura di perderlo>> appoggiò il bicchiere sul tavolino <<hai paura che se venisse a scoprire la verità, tutta la verità->> mi guardò in silenzio <<scapperebbe>> dopodiché uscì dalla stanza e io rimasi li, fermo ad osservare il pavimento.

Taehyung's pov

Entrai nell'appartamento, mi fermai sulla soia e respirai profondamente come se non l'avessi fatto da quando avevo lasciato quel maledetto ufficio.
Sapevo Jimin sarebbe venuto a sapere della scenata, perché fu Suga a farmi entrare nell'edificio, dicendo alle guardie che potevano farmi passare. Infatti in quel momento ricevetti la prima chiamata, per quanto gli volessi bene, non mi andava di sentire prediche, così spensi il telefono, preparai una borsa veloce, presi le chiavi della macchina ed uscì di casa.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora