18. Un biglietto

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[SMUT SCENE]

Jungkook's pov

Non avrei mai immaginato di poter aprire il mio cuore a Taehyung in quel modo, ma sentirlo distante, immaginare di non averlo nella mia vita, era troppo doloroso. Il mio subconscio mi diceva di fermarmi di stare zitto, ma per la prima volta il cuore aveva preso il sopravvento e avevo detto ciò che davvero sentiva sotto la placca di metallo, che avevo creato io stesso negli anni.

Mi staccai da quel bacio così delicato e appoggiai la fronte alla sua, baciandogli subito dopo la lacrima sulla guancia. Era così bello quando piangeva, imbronciava il labbro, le guance diventavano rosse e gli occhi grandi. Scossi la testa solo sentendo i miei pensieri sdolcinati, che speravo rimanessero li dentro.

<<Perché ridi?>> chiese lui asciugandosi le lacrime con la felpa

<<Nulla>> mi alzai e scossi la testa.

Mi girai e gli porsi la mano, lui la guardò incredulo, poi piano piano la strinse, intrecciai le dita nella sua mano e camminammo verso casa mia.

⚘⚘⚘

<<Jungkook?>> mi limitai a guardarlo <<cosa farai per il tuo impiegato sparito?>> mi chiese preoccupato

<<Chi ti ha detto->> alzai il sopracciglio, sorrisi irritato <<Suga>>

<<Non arrabbiarti con lui>> rise e come nulla mi tranquillizzai non sentendo più la rabbia. Nessuno era mai stato capace di tanto <<Vedi e che Jimin non sa tenersi le cose, soprattutto se si tratta di me, gli viene spontaneo dirmi tutto>> rise divertito e io sorrisi nel vederlo così felice e spensierato.

Taehyung's pov

<<Come vi siete conosciuti?>> rimasi sorpreso dalla sua domanda

<<Ti interessa davvero?>> mi guardò semplicemente e accenno un si con la testa. Sorrisi, per il semplice fatto che camminavamo mano nella mano, sotto le luci dei lampioni in quella notte silenziosa dove si potevano sentire solo i nostri respiri e il fruscio degli alberi.

<<Circa nove anni fa a scuola. Ci fu un periodo della mia vita dove ero molto estroverso, poi piano piano mi chiusi in me stesso, passai le giornate con la solita routine e alcuni del mio gruppo, anzi tutti->> sospirai al ricordo di quei tempi non molto felici <<mi voltarono le spalle, invece di capire, di chiedermi cosa mi fosse successo, semplicemente se ne andarono>> rimasi in silenzio mentre Jungkook rimaneva al mio fianco e di tanto in tanto mi guardava.

<<Poi arrivò un nuovo studente>> sorrisi con il cuore immensamente pieno di felicità <<Park Jimin>> ebbi quasi gli occhi lucidi e notai Jungkook con un mezzo sorriso <<Ci volle davvero tanto tempo, ma lui non si arrese e mi aiutò ad uscire dal buio in cui ero entrato>> Jungkook si fermò in mezzo alla strada, io lo guardai stranito

<<Perché?>> mi chiese. Alzai un sopracciglio <<perché sei entrato nel buio?>> lo guardai e non seppi se dirgli o meno quella parte della mia vita. Abbassai la testa storcendo le labbra <<Taehyung?>> mi prese il volto tra le mani e si avvicinò, appoggiò la fronte alla mia e mi diede un delicato bacio su di essa. Sentì le gambe tremare sotto ogni suo tocco <<se non vuoi dirmelo, allora posso aspett->>

<<Come già sai, persi i miei genitori in un incidente stradale>> lui mi guardò con lo sguardo terribilmente ferito <<Non fui più lo stesso, quel giorno una parte di me si spense e non si accese più. Iniziai la doppia vita, cercai qualcosa che potesse minimamente riempire il costante vuoto>> Jungkook rimase al mio fianco

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora