19. L'altra parte della corda

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Taehyung's pov

Sotto le lenzuola giacevo come un oggetto inanimato da tre giorni, sei ore e dieci minuti, ovvero dall'ultima volta che vidi Jungkook.

Lui sparì e Suga pure, io e Jimin erevamo rimasti a pezzi e soli, senza saper come aiutare, fuori da tutto quello che stava succedendo, mi sentivo inutile come sempre.
Avevo provato a chiamarlo, senza insistere, non volevo essere invadente, potevo solo immaginare cosa stesse provando, il solo pensiero di perdere Jimin mi faceva impazzire, ma allo stesso tempo volevo sentire e sapere come stesse.

<<Dai alzati>> Jimin entrò con il viso sciupato, triste e due grandi occhiaie, ormai Yoongi era entrato nella sua vita come Jungkook nella mia e il fatto che fosse sparito così nel nulla, lo distruggeva. Lui era super sensibile e proprio in quel momento, quando i suoi occhi si incrociarono ai miei, fece un broncio e iniziò a piangere. Allargai le braccia e lui corse sul letto ad abbracciarmi, rimasi a stringere il mio amico in lacrime e con il cuore spezzato, mentre io cercavo di rimettere insieme il mio cuore.

<<Jimin dai non ti ha lasciato>> cercai di tirarlo su

<<E tu che ne sai>> si asciugò le lacrime <<magari si è stancato di me>> mi guardò con il suo solito faccino imbronciato

<<Dai non fare l'egoista>> mi alzai <<lo sai cosa è successo>> gli ricordai

<<Lo so>> sbuffo <<però perché non si fanno sentire?>> mi seguì per mezza casa <<e se fosse successo qualcos-?>>

<<Smettila>> mi girai e lo zittii prima che potesse finire la frase <<Oggi passerò all'azienda e a casa sua e chiederò qualcosa, va bene?>> lui accennò un si sorridendo.
Scossi la testa e presi la borsa, era quasi una settimana che non andavo a lezione, avevo perso troppo e Jimin stava comprendo tutti i miei turni al pub, quindi sarei dovuto andare anche li la sera.

🥀🥀🥀

Le lezioni furono abbastanza veloci e ovviamente non tutti notarono la mia assenza di cui ne fui immensamente sollevato. Mi feci dare degli appunti sulle lezioni perse.
Pranzai nella mensa dell'accademia e dopodiché mi diressi all'uscita.

<<Taehyung>> sentì una voce femminile mentre uscivo dall'edificio, mi raggiunse correndo <<hai dimenticato questa>> la mia preziosa fotocamera, ma cosa avevo in testa

<<Grazie infinte, non so come avrei fatto se l'avessi persa>> la strinsi al petto <<ti posso offrire qualcosa?>> volevo ripagare il favore

<<No tranquillo>> sorrise <<stai più attento>> rise e mi diede un colpetto sulla spalla prima di salutarmi e andarsene.

Mi incamminai verso Magic Shop, sentì un fortissimo dolore al petto quando le porte rimasero chiuse. All'interno era tutto silenzioso e vuoto, come un immenso edificio da abbattere, indietreggiai e rimasi ad osservarlo per vari minuti, dov'erano tutti? Un'attività come quella non si poteva fermare, se si fermava, si poteva finire sotto terra nell'arco di ore se non minuti.

<<Ho sentito che il capo è sparito>> riconobbi la voce e sentì il cuore accelerare dalla paura, presi fiato e mi girai, Mingyu era dietro di me, con le mani in tasca e due guardie al suo fianco, cercai di mantenere la calma

<<Cosa stai insinuando>> dissi incrociando le braccia al petto

<<Che Namjoon è sparito e il caro Jungkook si è rinchiuso a piangere da qualche parte>> rise con tutta la cattiveria del mondo. Sentì il sangue gelare e i brividi in tutto il corpo, si avvicinò a me ma in un batter d'occhio, due grandi uomini si misero tra noi, i volti familiari, entrambe guardie di Jungkook, tra cui il ragazzo gentile. Lo guardai e lui mi fece un inchino per rassicurarmi.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora