41. Un amico

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Jungkook's pov

La sveglia continuava a suonare, rimbombando nella stanza e dandomi sui nervi.

Ero rimasto tutta la notte a fissare il soffitto incapace di chiudere occhio. A dir la verità appena chiudevo gli occhi rivivevo quella scena nella mia testa come un loop infernale.

<<Boss?>> Seo-joon entrò dopo aver bussato svariate volte senza ricevere risposta.

<<Mi scusi ma non risponde, va tutto bene?>> chiese spuntando con la testa.

<<No>> continuai a fissare il soffitto senza nessun'intenzione ad alzarmi.

<<Posso?>> chiese gentilmente.

Feci un cenno di si con la testa e lui entrò chiudendo la porta.

Si mise seduto nella sedia affianco alla mia e iniziò a fissare il soffitto.

<<Che fai?>> gli chiesi confuso.

<<Quello che fa lei>> sorrise continuando a guardare il nulla.

<<Perché?>> mi guardò.

<<Per capire perché uno come lei, sempre pronto a combattere per ciò che gli appartiene, si fa mettere i piedi in testa da un novellino->> mi sentì sia lusingato che offeso <<insomma perché non gli fa vedere il vero Jeon Jungkook. No, non deve essere impertinente, perché potrebbe perdere->> lo fissai senza avere una riposta <<Deve essere superiore. Quella persona sta in ogni modo cercando di portarglielo via, lei deve fargli capire che neanche nei suoi più grandi sogni può portargli via Taehyung>> lo fissai per qualche secondo, rimettendo insieme i pezzi.

<<Come fai a saperlo?>> lui non era presente il giorno del piano.

<<Taehyung mi ha chiamato ieri in lacrime>> sembrò estremamente triste <<si è confidato con me chiedendomi cosa potesse fare per rimediare>> il fatto è che la colpa non era di Taehyung, non lo era mai stata.

Ero io, ero sempre io il fottuto problema.

<<Cazzo>> spostai le coperte per alzarmi <<prepara la macchina Seo-joon>> lui sorrise e si alzò <<un'ultima cosa Seo-joon>> si girò <<basta parlarmi formalmente>> feci un mezzo sorriso e lo lasciai a bocca aperta davanti alla porta.

Quando la chiusi sentì un urlo di felicità dall'altra parte.

Taehyung's pov

Ero a lezione dopo tanto tempo, dovevo farmi vivo ogni tanto, o avrei dimenticato tutte le lezioni e non sarei riuscito a stare al passo.

Il problema e che per quanto fossi fisicamente presente, nella mia testa l'unica cosa che continuava a ripetersi era il bacio e le parole di Jungkook.

<<Tutto bene?>> mi chiese il mio compagno, il genio della tecnologia, colui che mi aiutò a scoprire qualcosa su Abyss.

<<No>> mi tenni la testa con le mani.

Sentì la sua mano avvicinarsi e trascinare qualcosa davanti ai miei occhi.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora