20. Abyss

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Jungkook's pov

Le parole di Taehyung mi permisero di alzarmi e fare quello per cui combatto da anni: diffendere le persone che amo, a costo della mia vita.

<<Che pista?>> chiesi alzandomi e andando verso il divanetto <<Seo-joon puoi chiedere di portarmi un caffè?>> lui annuì ed uscì dalla stanza, mentre Suga entrò piano e guardò Taehyung

<<Come sta?>> gli chiese con il capo chino

<<Chiamalo per favore>> rispose Taehyung.

Mi ero dimenticato che anche Suga aveva qualcuno per cui stare in pensiero, qualcuno da proteggere.

<<Suga siediti>> dissi gentilmente.
Si mise al mio fianco con delle scartoffie, poi guardò me e poi Taehyung <<lui rimane>> feci io guardando Taehyung e facendogli segno si sedersi al mio fianco

<<Allora abbiamo una pista ma non ti piacerà per nulla>> disse grattandosi nervosamente la nuca, rimasi in silenzio aspettando che parlasse, ma si limitò a mostrarmi una foto, una semplice foto che riportò in vita troppi ricordi, brutali.

Taehyung's pov

Il volto di Jungkook si impallidì e rimase a fissare la foto di un immensa struttura, che parve fredda e paurosa.

<<Che posto è?>> chiesi guardando i due.

Yoongi sembrò dubbioso se rispondere o meno, guardava l'amico come per chiedere il permesso

<<Yoongi, che posto è?>> alzai la voce giusto un po' per attirare la sua attenzione, mentre Jungkook rimaneva immobile con gli occhi fissi sulla foto

<<Si chiama Abyss>> Jungkook prese la foto e la mise in mezzo a dei fogli, poi prese il mazzo e si alzò

<<Ti prego non allontanarmi di nuovo>> lui si fermo dandomi le spalle

<<Non lo farò>> si avvicinò alla porta <<ma ora ho bisogno di stare solo>> uscì senza dire altro.

Mi buttai di peso sul divano, esausto.

<<Dagli del tempo>> Suga radunò le sue scartoffie <<è una storia molto triste e dolorosa>> mi guardò e poi uscì dalla stanza.

Jungkook mi nascondeva ancora tanto del suo passato, non volevo costringerlo a dirmi tutto, volevo che si sentisse libero di dirmi le cose spontaneamente, quindi presi la mia roba e lasciai la villa.
Tornai a casa con Seo-joon e alcune guardie, dissi che tre guardie sarebbero bastate, ci volle qualche minuto ma alla fine lo convinsi.

Quando arrivai a casa, notai Jimin coricato sul divano. Presi la coperta e lo coprì, poi silenziosamente andai verso la cucina con il computer, mi preparai qualcosa da mangiare e iniziai a fare delle ricerche su quel posto.

Passarono letteralmente due ore ma nulla, niente, vuoto totale, chiamai anche un conoscente dell'accademia che si intendeva di tecnologia e che magari sarebbe riuscito a trovare qualcosa.

<<Aspetta però>> mi disse lui dall'altra parte del telefono dopo svariati minuti di ricerca

<<Che cosa?>> chiesi curioso

<<Ora che ci penso lessi qualcosa collegato a questo nome, fu un articolo fatto da una giornalista che venne subito cancellato e stranamente lei sparì giorni dopo>> sentì il freddo invadermi il corpo, mentre i brividi e la nausea aumentarono

<<Tu come fai ad avere l'articolo?>> dissi sorseggiando la mia cioccolata calda sperando calmasse i nervi e non facesse un effetto contrario

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora