27. Un sentimento

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Taehyung's pov

Mi sentivo come su un filo, ero in piedi sopra di esso e sotto di me vi era il nulla, il totale vuoto.

In mezzo a questo filo avevo tre possibilità, alla mia destra Jungkook, ovvero combattere e ricordare, alla sinistra il presente, arrendermi e continuare la mia vita come se nulla fosse, la terza opzione era il vuoto, semplicemente buttarmi nel vuoto.

<<Vai a dormire ti vedo stanco>> Jimin interruppe i miei assurdi e contorti pensieri

Gli diedi un sorriso caloroso e andai verso la camera, sperando di sognare qualcosa che potesse aiutarmi a ricordare un minimo.

*Nel sogno di Taehyung*

Legato su un lettino come quelli dei manicomi, la testa pesante, il corpo leggero, gli occhi socchiusi e l'unica cosa che vedevo era lui.

<<Quanto deve dimenticare?>> delle voci parvero persuadere nel mio subconscio

<<Tutto>> sentì una voce molto familiare <<Jeon Jungkook deve uscire dalla sua vita>> alzai la testa pesante e Mingyu mi guardava con fare glaciale.

Si avvicinò al mio orecchio:

<<Il tuo ragazzo soffrirà le pene dell'inferno>> rise <<gli avevo detto di non trovare l'amore che glielo avrei tolto>> fece una pausa e rise di nuovo, facendomi rabbrividire <<vederti in vita e non poterti avere sarà più doloroso di vederti sotto terra>> mi guardò <<ma se solo provi a ricordare qualcosa giuro che ti uccido davanti a lui>> mi fece l'occhiolino ed uscì dalla stanza

<<Bene iniziamo>> disse un uomo alto con un camice bianco e la mascherina.

Attivò una macchina e sentì un terribile dolore in tutto il corpo, ebbi delle convulsioni e tutto si spense, l'ultima cosa che vidi fu il suo sorriso.

*fine del sogno*

Mi alzai dal letto completamente sudato, respiravo a fatica, ma presi subito il quaderno e iniziai a scrivere tutto, pezzo per pezzo quello che successe nel sogno.

Ero sempre più sicuro che fossero frammenti dei miei ricordi, parti di me che cercavano in tutti i modi di tornare a galla.

Jungkook's pov

Stavo steso sul letto ad osservare il vuoto affianco a me, il cuscino che con così poco tempo aveva già preso la forma della sua testa.

Mi alzai a fatica sentendo un terribile dolore alle ossa, presi il cuscino e lo lanciai contro il muro, come metà delle cose presenti in quella stanza, poi trovai la sua collana, una delle tante, appoggiata al comodino.
Ero talmente debole che le gambe cedettero, ma feci in tempo a prendere la collana e stringerla in mano.

Chiusi gli occhi per qualche secondo e poi li aprì insieme alla mano. Quella collanina in argento con un semplice orso polare, vederla faceva terribilmente male.

La misi delicatamente sopra il comodino e osservai il soffitto con la testa appoggiata al letto.

Mi sentivo come sul fondo del mare, provavo a nuotare, ad uscire, nuotavo e nuotavo, ma non cambiava il fatto che rimanevo fermo nello stesso punto, finché l'acqua piano piano non riempiva i polmoni, finché l'aria finiva, finché l'unica via d'uscita era affondare e lasciarsi andare negli abissi, quelli che ormai erano la mia vita senza di lui.

<<Jungkook>> Nam bussò alla porta e quando mi vide steso a terra si precipitò verso di me

<<Sto bene>> dissi guardandolo <<mi andava di stare in terra a pensare>> lui sospirò e prese posto affianco a me

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora