12. La barriera

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[SMUT SCENE]

Taehyung's pov

La casa o per meglio dire l'immensa reggia di Jungkook si trovava al centro di un grande recinto altissimo e un cancello altrettanto alto e grande.

All'interno vi erano dei bellissimi alberi, una fontana. Il tutto illuminato dalle luci nel viale e sugli alberi, sembrava come nei film.

Scesi dalla macchina e rimasi estasiato nell'osservare quelle grandi mura e i bellissimi rampicanti nei pilastri dell'entrata.

<<Tu vivi davvero qui?>> chiesi osservando il posto

<<Si>> chiuse la macchina e si incamminò in casa

<<Da solo?>> non doveva essere tanto bello, un posto così grande e così vuoto

<<Si>> di poche parole ma con lui non era una novità.

Quando aprì la porta rimasi a bocca aperta.

Una grandissima sala con delle scale ai lati, dei corridoi a destra e sinistra e nei piani superiori.

Jungkook mi prese per mano, superò le guardie ed entrò in una stanza, che era grande quanto la mia casa, all'interno vi era un divano con una tv alla sinistra affianco ad una grande finestra, che andava dal pavimento al soffitto e occupava un intera parete.

Il panorama alla mattina sarebbe stato spettacolare, non come svegliarsi in città con i rumori terribili delle macchine, la gente, i pullman e tutto l'altro che rendeva insopportabile la vita in centro.

Al centro della stanza si trovava un grandissimo letto e alla destra il bagno, la doccia all'interno di esso era grande quanto il mio bagno, perfetto.

<<Mettiti comodo>> disse per poi entrare in bagno.

Lasciò la porta aperta e si tolse la maglietta, aveva delle possenti spalle muscolose, con un braccio ricoperto di tatuaggi.

Distolsi subito lo sguardo, sentendo l'aria mancare solo a quella bellissima vista della sua schiena.

Mi avvicinai a vedere il bellissimo paesaggio illuminato dalle stelle e dalle luci del viale.

Si affacciava un immenso prato verde e il nulla tutto intorno, metteva sia una serenità interiore che tanta tristezza.

Jungkook's pov

Lo guardai mentre osservava incantato il paesaggio.

Teneva una mano sul muro affianco alla finestra, era così principesco, così bello e perfetto.

Mi avvicinai senza dare troppo nell'occhio per poi appoggiare il mento sulla sua spalla e stringerlo nei fianchi.

Lui si girò, mi sorrise e riportò lo sguardo fuori.

<<Come fai?>> mi chiese con fare triste

<<A fare cosa?>> mi ritrovai dopo tanto tempo a mio agio con qualcuno

<<La solitudine>> mi guardò con i suoi bellissimi occhi tristi e quelle labbra a forma di cuore

<<Abitudine>> i suoi occhi si posarono sul mio petto nudo ricoperto di tatuaggi.

Fece un lieve sorriso per poi toccare la mia pelle con quelle lunghe, morbide e delicate mani, disegnando ogni tatuaggio dalla scapola finché non arrivò al capezzolo.

Sentì un brivido lungo la schiena e piano piano lo portai sul letto, ed iniziai a baciarlo. Per la prima volta dopo tanto tempo non volevo farmi la persona davanti giusto per occupare il tempo, la noia o per il semplice piacere di scopare, era diverso.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora