29. Calamita

1.1K 100 9
                                    

Jungkook's pov

Dopo una settimana, il mio corpo stava migliorando sempre di più, piano piano tornavo ad essere quello di un tempo, sapevo che Magic Shop era in ottime mani grazie a Namjoon, così dedicai più tempo a me stesso.

Di tanto in tanto Taehyung veniva alla villa, mi parlava delle sue giornate, dei suoi sogni, o per meglio dire dei suoi ricordi.

Più lo guardavo più faceva male, sapere che la dentro addormentato da qualche parte c'era il mio Taehyung mi mandava fuori di testa, era passata una settimana eppure lui non aveva ricordato nulla, escludendo i suoi sogni e dei piccoli frammenti.

Decisi di andare in palestra e allenarmi, volevo riprendere la mia forza, anzi moltiplicarla.

Presi il caffè da portare via datomi dalla cameriera e salì in macchina.

A differenza di prima, da quando avevo abbassato la mia barriera, o per meglio dire da quando avevo conosciuto Taehyung, mi perdevo di più nei dettagli dei paesaggi. Quando prima vivevo con gli occhi sullo schermo del telefono o del computer, adesso osservavo, il cielo, il verde e Seoul, ed ogni singolo particolare mi riportava a lui.

Di una cosa ero certo, ogni mattina andava a fare colazione con Jimin nel classico bar e infatti eccolo li, sorridente come sempre, bello e spensierato.

In quella settimana mi chiesi tante volte se sarebbe stato meglio lasciarlo andare, dirgli di lasciar perdere il passato e vivere una vita al sicuro, lontano da me e dalla mia merda. Ma forse ero troppo egoista nel solo pensiero di poterlo vedere con un altra persona, di non averlo mio.

<<Boss?>> l'autista attirò la mia attenzione <<siamo arrivati>> disse sorridendo.

Mi girai verso la portiera che una delle guardie aprì.

<<Buongiorno boss>> disse inchinandosi, seguita dalle altre guardie alle sue spalle.

<<Buongiorno>> sorrisi e ricambiai il saluto

La palestra si trovava al piano terra dell'azienda.

Mi incamminai verso di essa con il borsone mentre ogni singola persona mi guardava e sorrideva come se fossi un cane bastonato, il che non mi piacque per niente.

Sentirsi escluso, diverso e indifeso nella propria azienda, mi faceva uscire fuori di testa dalla rabbia.

<<Tutti fuori>> dissi entrando nella palestra, dove vi erano tre delle guardie.

Loro senza contraddire uscirono facendo prima un mezzo inchino.

Sistemai il borsone in terra, mi misi i guanti ed iniziai dal sacco da boxe.

Taehyung's pov

<<In che senso non vai a lezione?>> mi chiese Jimin appena lo salutai

<<Ho già chiesto ad una compagna di mandarmi tutto>> dissi sistemandomi la borsa in spalla

<<Si ma perché non ci vai?>> chiese insistendo, lo guardai silenziosamente <<stai andando di nuovo da lui?>> mi chiese senza giudizio nella sua voce, ma solo preoccupazione.

Io accennai un si con la testa.

<<Va bene stai attento ci vediamo a casa>> mi diede un abbraccio per poi andarsene.

Non sapevo dove sarebbe stato se a casa sua o altrove così chiesi a Suga che rispose immediatamente che si trovava nella palestra dell'azienda.

Mi incamminai osservando quella solita rumorosa mattinata di Seoul.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora