𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]

30. Un disegno

Taehyung's pov

Stavo ancora tra le sue dolci labbra che sapevano di sigaretta e whisky- sentì un dolore alla testa: sigaretta e whisky, anelli, pistole, il suo sorriso, Magic Shop, noi due in camera sua, noi due sotto la sua doccia-

<<Cazzo>> imprecai dal dolore.

Milioni di flash mi parvero davanti agli occhi e la testa sembrava esplodere.

<<Taehyung che succede>> Jungkook si avvicinò appena mi alzai e mi buttai in ginocchio tenendomi la testa con le mani <<Taehyung guardami>> sentivo il terrore nella sua voce e nei suoi occhi.

Le mie urla ricoprirono la stanza, così Jungkook prese subito il telefono e chiamò un ambulanza.

Dopo tutti quei flash, sentì gli occhi pieni di lacrime perché-

<<Jungkook>> lo guardai accarezzandogli le guance mentre il terrore nei suoi occhi aumentava <<Il chiosco->> dissi per primo, lui mi guardò senza comprendere <<la baita->> continuai ma lui non capì <<il filo rosso>> dissi allungando il mignolo.

I suoi occhi si riempirono di lacrime.

<<T-Taehyung?>> sentì la testa pesante e dolorante.

Lo guardai e sorrisi.

<<Mi ricordo ogni singolo momento con te, ricordo noi, in ogni dettaglio>> i miei occhi iniziavano a diventare pesanti <<ti amo>> sorrisi e chiusi gli occhi delicatamente.

Jungkook's pov

<<No, no, no>> lo presi in tempo prima che potesse cadere sul pavimento <<Taehyung svegliati>> lo scossi ma nulla <<Ti prego>> il panico prese il sopravvento e non seppi cosa fare se non tenerlo tra le braccia fino all'arrivo dei soccorsi.

<<Ti amo>> lo strinsi forte e chiusi gli occhi.

<<BOSS I SOCCORSI SONO QUI>> disse una guardia correndo e urlando.

<<Si teneva la testa dal dolore e poi è svenuto>> dissi appena gli misero una maschera per l'ossigeno e fecero ulteriori controlli per poi metterlo nella barella

<<Lei è un parente?>> chiese il paramedico

<<Il fidanzato>> lui guardò me e poi Taehyung <<venga>>

Presi la mia maglietta e me la misi veloce per poi salire in ambulanza.

Gli tenni la mano lungo tutto il tragitto.

🌹🌹🌹

<<Novità?>> Nam arrivò con una tazza fumate di caffè presa al bar dell'ospedale.

Io scossi la testa.

Ovviamente avevamo chiesto una zona lontana da tutti, tranquilla senza via e vai, non potevamo farci vedere così in bella vista in un ospedale.
Per fortuna avevamo contatti anche tra i medici, amici di famiglia, brava gente che nonostante sapesse cosa facessimo nella vita non ci voltò mai le spalle.

<<Jungkook>> riconobbi la voce di Eunwoo, uno dei nostri più grandi amici.

Faceva il medico in quell'ospedale da anni, andavamo nella stessa scuola, solo che lui era riuscito a crearsi un futuro migliore.

Lo abbracciai e lui ricambiò.

<<Cosa è successo?>> mi chiese a braccia conserte.