Pov's Vic's
Io e Damiano, siamo scesi in cucina. Siamo seduti tutti e quattro a tavola.
Thomas: "Ragazzi, oggi comunque dovremmo provare, quest'anno ci stiamo mettendo più tempo del solito." Ed ecco che io mi sento in colpissima non solo perché la maggior parte delle volte abbiamo saltato le prove per colpa mia perché mi sono sentita male, ma fra poco non potrò suonare proprio. Damiano si accorge del mio sguardo un po' triste ma anche un po' colpevole e per rassicurarmi da sotto al tavolo mi accarezza la gamba. Dam: "Non abbiamo così tanta fretta, quest'anno faremo le cose con calma." Ethan: "Con calma e perché con calma? Non abbiamo fatto mai nulla con calma anzi..." Dam: "Ragazzi, quest'anno ho deciso che andrà così." Thomas: "Vic tu non gli dici nulla? Perché stai in silenzio? Sei d'accordo con lui?" "Io...io si...non lo so...scusate, devo andare" mi alzo e corro piangendo al piano di sopra. Rovinerò tutto come sempre.
Pov's DamianoVedo Vic correre in lacrime al piano di sopra, lancio un'occhiataccia ai ragazzi. Thomas: "Che c'è? Cosa abbiamo detto di così grave da prendersela così." Ethan: "Ci state nascondendo sicuramente qualcosa che non volete che noi sappiamo." Non li ascolto e corro immediatamente da Vic al piano di sopra. Entro in camera e la vedo fare avanti e indietro davanti al letto piangendo, fa fatica a respirare, sta avendo un attacco di panico. Mi avvicino a lei: "Hey Vic, va tutto bene, ci sono io qui con te, ok?" Tra in singhiozzi dovuti sia per il pianto ma anche perché fa fatica a respirare mi risponde: "No, non va tutto bene sono sempre capace di rovinare le cose belle. Il problema che questa volta non sto rovinando solo la mia vita, ma quella di altre quattro persone, la tua quella di Ethan e Thomas e anche quella del bambino." "Vic, non stai rovinando proprio un bel niente, e se pure fosse non sei l'unica a rovinare qualcosa, ma siamo, le cose si fanno in due, ti prego non addossarti tutta la colpa e cerca di calmarti, altrimenti farà male anche al bambino tutta questa ansia" le dico per tranquillizzarla, ma la situazione non migliora anzi fa ancora più fatica a respirare. Vic si indica il collo cercando di farmi capire che non riesce più a respirare ed ad un certo punto riesce a dire qualcosa. Vic: "gocce." Lei prende delle gocce per calmare gli attacchi di panico, ma adesso non so se può assumerne con la gravidanza. "Amore sei sicura che le puoi prendere vista la situazione?" Le chiedo e lei: "Chiama la dottoressa e chiedi, fai veloce, non ce la faccio più." Chiamo subito la dottoressa fortunatamente mi risponde subito. "Dottoressa, sono Damiano, sono venuto oggi insieme a Victoria al vostro studio. Victoria sta avendo un attacco di panico, può prendere le gocce per calmarlo o ci sarebbero ripercussioni sul bambino." dico tutto in un fiato. "Che gocce sono Damiano?" Leggo cosa c'è scritto vicino alla boccetta. "Sono gocce alla passiflora" le rispondo. "Allora si può assumerle perché sono gocce naturali, comunque se oggi pomeriggio passate per un altro controllo mi sentirei più tranquilla." "Va bene, grazie mille dottoressa" la saluto e riattacco. Dò le gocce a Vic che dopo una decina di minuti fanno effetto, ha smesso di singhiozzare e di respirare affannosamente. Mi siedo sul letto di fianco a lei abbracciandola e lei poggia la testa nell'incavo del mio collo. Vic: "Scusa se ti ho fatto spaventare, leggevo la paura nei tuoi occhi." "Non devi assolutamente chiedermi scusa e comunque questo pomeriggio passeremo di nuovo dalla ginecologa per assicurarci che tutto vada bene." Vic: "Non possiamo andarci." "Perché?" "Dam abbiamo le prove non possiamo saltarle di nuovo per colpa mia, basta ha ragione Thomas. Questa situazione ha stancato me, figurati loro." "Vic, amore, ho già parlato con loro e gli ho spiegato che quest'anno faremo tutto con molta calma. Oggi pomeriggio andremo dalla ginecologa, c'è a rischio la vita di nostro figlio." "E quale altra scusa ci inventeremo per oggi?" "Non lo so qualcosa mi verrà in mente, adesso loro reagiscono così perché hanno capito che li stiamo nascondendo qualcosa, ma vedrai che quando sapranno la verità saranno contenti e capiranno sicuramente." Le accarezzo una guancia e mi risponde: "Mi voglio fidare di te." "Dai biondina del mio cuore vestiti, che io vado dai ragazzi per spiegare la situazione occultando dei particolari" dico facendole l'occhiolino e lei scoppia a ridere. Vic: "Menomale che ci sei tu che mi strappi sempre un sorriso anche nelle situazioni più improbabili." Le lascio un bacio e vado dai ragazzi. Ethan: "Cosa è successo?" Come sta?" Thomas: "Damiano ascolta, io non volevo farla stare male, non era mia intenz..." "Hei tranquilli va tutto bene, ha solo avuto un attacco di panico, sta passando un momento delicato ecco perché ho chiesto di andarci con calma quest'anno." Ethan: "In che senso delicato?" Thomas: "Quando siete tornati oggi dal dottore ha detto di star bene. Quindi non è così?" Cominciano a fare un botto di domande al secondo "Ragazzi Vic sta bene, deve solo evitare situazioni di stress, ma per il resto vi giuro che sta bene. Adesso però si è sentita male e dobbiamo tornare dal dottore. Spero che capiate." "Ovvio" risponde Ethan. Thomas: "Assolutamente si...Hey Vic scusa per prima, io non volevo sono uno stupido, sai che ti voglio bene e che ci sarò sempre per te." le dice correndo verso le scale da cui Vic stava scendendo. Ethan: "Si, scusaci, non avevamo capito la situazione." Vic: "Ooh anche io vi voglio tanto bene,venite qui abbraccio di gruppo." Ci avviciniamo tutti a lei e la chiudiamo in un grande abbraccio tra lacrime e risate. Dopo un po' ci stacchiamo. "Vabbè raga, noi andiamo" informo i ragazzi della nostra uscita. Ethan: "Se volete possiamo accompagnarvi." Vic risponde subito: "No, ragazzi non serve, vi ringrazio...ci vediamo dopo." Thomas: "Tornate presto, non fateci preoccupare." E subito dopo chiudiamo la porta e saliamo in macchina per assicurarci che il nostro bambino stia bene.