Capitolo 41

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Pov's Vic

Sono passate due settimane da quando Damiano se n'è andato di casa, abbiamo girato il videoclip di Caroline che ha avuto anche un grande successo, ma le cose tra me e Damiano non sembrano funzionare. Abbiamo fatto pace, ma è come se qualcosa tra di noi si fosse rotto. Litighiamo per qualsiasi cosa anche la più stupida. Ora siamo in sala prove e stiamo provando un pezzo nuovo. Non mi piace un accordo e lo faccio presente anche se gli altri lo ritengono pazzesco: "A me sinceramente non piace." Thomas: "Come non ti piace?" Dam: "Thò lasciala sta a lei non piace mai nulla, non è mai contenta di niente." "Ma cosa stai dicendo che sono sempre la prima a dire che i pezzi sono fortissimi, solo che questa volta quest'accordo non mi convince." Dam: "Beh allora hai una soluzione? Visto che il problema qui sei soltanto tu in quanto solo a te non piace sto pezzo." "Damià ma perché mi devi trattà così, anche a te o a Thomas o Ethan quando qualcosa non convince proviamo sempre a cambiarla." Dam: "Hai qualche idea allora?" "No non le ho, ti sto solo dicendo che non mi convince e al momento non ho idee nuove." Dam: "Bene, allora magari oggi pomeriggio ci pensi e stasera ritorniamo qui in sala prove per rivedere i pezzi e il tuo nuovo arrangiamento." "Va bene" dico uscendo dalla sala per andare a controllare mia figlia. Stamattina ha fatto il vaccino e le potrebbe salire la febbre. Entro in camera e chiedo a Lello: "Come sta?" Lello: "Ora le ho misurato la febbre 39." "Ammazza." Eva: "Mamma" "Amore ti fa male la testa?" Eva: "Si." "Adesso mamma ti dà la tachipirina e passa tutto." Lello: "Io vado, ciao ragazze." "Ciao Lello, grazie." Lello: "Basta ringraziarmi, ho già detto 233 volte che per me è un piacere." Lello esce dalla stanza e rimaniamo solo io e mia figlia. Eva: "Papà" "Amore papà non c'è, sta scrivendo delle nuove canzoni." Dò la tachipirina ad Eva e mi stendo un po' vicino a lei per farle le coccole. Si è addormentata e così approfitto per alzarmi e lavorare ma: "Mamma no." Eva mi prende la mano. "Eva non dormi?" Eva: "No." "Riposati un po'" Eva: "No, Cip e Ciop." "Li vuoi vedere adesso?" Lei annuisce. Accendo la televisione e collegandomi a YouTube iniziamo a vedere le puntate. Non mi ha lasciato la mano un secondo. Eva è così, non vuole mai stare sola, soprattutto quando sta male. Mentre guardiamo il cartone Eva vomita all'improvviso sporcando tutto ed inizia a piangere pensando di aver fatto qualcosa di brutto. "No piccola non è successo nulla, può capitare, vieni che ti lavo." La prendo in braccio le faccio il bagnetto, la cambio, cambio le lenzuola e faccio la lavatrice. In tutto ciò si è fatta sera e fra poco dovremmo incontrarci in sala prove, ma con Eva che è stata male non ho potuto lavorare all'arrangiamento, ma sono sicura che i ragazzi capiranno. Scendo in sala prove con Eva che corre subito da Damiano che la prende in braccio iniziando a farle le coccole, non si sono visti tutta la giornata. Dam: "Allora Vic, ci fai sentire?" "Ecco, in verità non ho ancora nulla di pronto." Damiano inizia a ridere e dice ai ragazzi: " Che vi dicevo ragazzi? Sapevo si sarebbe presentata senza aver fatto nulla." Ed esce dalla sala. Io lo seguo lasciando i ragazzi in sala prove. Non può trattarmi così, non ne ha il diritto, soprattutto perché oggi pomeriggio non ho potuto lavorare per occuparci di nostra figlia. Lo raggiungo in cucina e capendo che da qui a poco litigheremo dice ad Eva: "Amore perché non prendi il pallone e vai a giocare un po' fuori?" Eva prende la palla ed esce fuori. Appena esce iniziamo ad urlare. Dam: "Devi capire che questo non è solo un divertimento, ma è un lavoro e ti devi impegnare." "Sei serio Damiano?" "Mai stato così serio." "Sai perché non ho potuto lavorare? Perché sono stata con nostra figlia che non è stata bene perché come tu sai stamattina ha fatto il vaccino e per tutto il pomeriggio ha avuto febbre alta e vomito e c'ero io con lei, le ho dato io le medicine per farle abbassare la febbre, l'ho lavata io dal vomito, ho guardato io i cartoni con lei." Dam: "Cosa vorresti dire con questo? Che non sono un padre presente?" È molto arrabbiato dopo queste mie affermazioni, ma ha frainteso il mio discorso. "Assolutamente no, non sto dicendo questo, dal punto di vista di figura paterna non posso dirti nulla. Quello che voglio farti capire è che oggi pomeriggio ho scelto di essere la mamma di Eva David e non la bassista dei Mäneskin e non puoi farmene una colpa." Mi giro verso la porta vetrata della cucina per controllare Eva fuori ma non la vedo: "Dov'è Eva?" Damiano sposta lo sguardo fuori e non vedendola neanche lui iniziamo entrambi a correre fuori. Appena esco la vedo in acqua. Per prendere la palla è caduta in piscina. Inizio ad urlare: "Eva! Evaaa...Eva." Damiano si getta subito in piscina e la prende. "Dammela." dico tra le lacrime. La prendo in braccio e ha gli occhi chiusi, le dò due schiaffi sulla guancia e sputa dell'acqua e inizia a tossire. Sia io che Damiano facciamo un sospiro di sollievo. Stringo forte al petto Eva: "Shh tesoro, va tutto bene, c'è la mamma qui." Damiano si avvicina e io: "Non ci toccare, è tutta colpa tua, vattene via. Non ti voglio più vedere." dico continuando a piangere. Damiano: "Mi dispiace."

Vent'anni MäneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora