Pov's Vic
Che strano passare dal freddo torrido di Londra al caldo afoso della California. Oggi fa davvero tanto caldo qui, cerco di togliermi la felpa ma senza successo, si incastra negli orecchini e comincio ad imprecare. Dam: 'Amò piano, ti staccherai un orecchio se continui così." dice aiutandomi. "Sti cazzo de orecchini" dico piegando la felpa e mettendola nello zaino. Dam: "Iniziamo bene il nostro ritorno in America, biondì." "Stai zitto, l'unica cosa che voglio fa adesso è dormì." Thomas: "Mi sa che oggi qui, qualcuno è indisposta." "Chiudi quella boccaccia tu." Thomas inconsapevolmente riesce a dire sempre la cosa sbagliata, al momento sbagliato. Ethan: "Ok,ok, calmi, sta arrivando il van che ci porterà in albergo, almeno durante questo piccolo tragitto riuscirete a mantenere la calma?" "Io sono sempre calma." dico prendendo la borsa, incamminandomi con totale non chalance verso il van tra le risate dei miei tre compagni di avventura. "Muovetevi e non c'è nulla di divertente o che faccia così ridere." concludo vedendoli raggiungermi. Eva: "Mamma, devo fare la pipì." "Amore siamo quasi arrivati in albergo ce la fai a resistere o ci dobbiamo fermare?" Eva: "Posso trattenerla ancora così." dice facendomi un segno piccolino con le dita per mostrarmi per quanto ancora riesca a trattenerla. Dam: "Ahh, allora ce la fai a trattenerla fino in albergo." Thomas: "Non capisco perché le avete tolto il pannolino così presto, io l'ho tenuto fino ai quattro anni." Ethan: "Adesso si capiscono molte cose." Scoppiamo tutti a ridere. Thomas: "No dico sul serio perché?" "Thomas ogni bambino è diverso, ha esigenze diversi e modi di affrontare le cose diversi, Eva è una bambina precoce rispetto agli altri e ha ritmi più veloci, come nel linguaggio, oppure nell'auto svezzamento, già a quattro mesi se vi ricordate ha segnalato la voglia di assaggiare qualcos'altro stando sempre a tavola con noi. Così è capitato anche con il pannolino, ha dimostrato di essere pronta per il vasino e le abbiamo tolto il pannolino." Thomas: "Mia nipote è una sorta di genio." Dam: "No Thomas, ma siamo molto fortunati che sia così sveglia e che apprenda così velocemente." Arriviamo in albergo e faccio fare pipì ad Eva. Dam: "Vado un po' in piscina, volete venire con me?." chiede a me ed Eva. "No Dam, ho bisogno di dormire, tu Eva vuoi andare con papà?" Eva: "Si." "Allora vieni che ti metto il costumino e la bandana." Dam: "Non ti preoccupare, faccio io. Tu riposati." "Grazie." dico baciandolo. Mi stendo sul letto e dopo un po' escono Damiano ed Eva dal bagno. Eva: "Ciao mamma, ci vediamo topo." Dam: "Dopo amore, il topo è un animale hahahah...Ciao Vic." dice uscendo dalla camera. Mi sistemo meglio sul letto e mi addormento.
Pov's Damiano
Sono sceso con Eva in piscina, le ho sistemato la bandana e messo gli occhiali da sole. Entriamo in acqua e la metto nel salvagente. Dam: "Ma quanto sei bella?" dico dandole tanto baci sul nasino. "Sei la mia orsacchiotta tu? Si? Amore mio." Lei ride di gusto. È bellissima, non ho mai visto qualcosa di così bello, dopo sua madre ovviamente. Il pensiero che fra poco ci sarà un'altra piccola peste mi riempie il cuore di gioia. Sono così grato alla vita per avere il lavoro dei miei sogni, degli amici fantastici, una donna meravigliosa, una figlia stupenda, una famiglia piena d'amore. Eva: "Papà, papà." cerca di richiamare la mia attenzione, indicandomi i giochi che si trovano un po' più in là dalla piscina. "Vuoi uscire, vuoi andare sulle giostre?" Eva: "Siiiiiiiii." "Ci asciughiamo prima un po' e poi andiamo, va bene?" "Si, papà." È così obbediente, quando era più piccola faceva dei capricci, ma adesso è migliorata tantissimo. Usciamo, ci asciughiamo, le metto di nuovo la crema solare ed andiamo sulle giostre. Si avvicina subito allo scivolo è un po' alto e la aiuto a salire le scale. "Eva, non ti muovere, aspetta papà." Mi sposto davanti allo scivolo. "Vai Eva." e scivola giù verso di me. Eva: "Ancoraaa." La aiuto a risalire le scale, mi aspetta e poi scivola così per 5,6,7...volte. Mentre aspetto che Eva scivoli, sento qualcuno che mi tocca la schiena, mi giro di scatto per vedere chi sia. Vic: "Ti ho spaventato amore?" "Un po'." dico baciandola. Vic: "Eva, perché sei ferma lì?" "No amò, sta aspettando me che la prendo." Vic: "Hai paura, amore?" "No, gliel'ho detto io di aspettarmi prima di scendere." Vic: "E perché?" "Lo scivolo è molto alto per lei." le rispondo. Vic: "Ma dai, Eva fai vedere come scendi da sola a papà." Eva la ascolta e scivola giù. Vic: "Visto? Non ha bisogno di te. Vai Eva, sali." Vado per aiutare Eva e Vic: "Dam lasciala fare." Mi fermo e vedo che sale sola per le scale e scivola giù sempre sola. Vic: "Vai amore continua." Eva: "Basta, voglio andare sull'antalena." Vic: "Altalena amore, vieni ti aiuto a salire... papà ci vieni ad aiutare?" Victoria mi chiama, mi avvicino a loro. "Dam non riesco ad alzare sto coso." Provo ad alzarlo e : "Voilà, fatto." Victoria fa sedere Eva e rimette la chiusura di sicurezza. "Vic, la spingo io." "Non ti preoccupare Dam." "Non dirmi che sa spingersi anche da sola." "No hahahahaha, voglio semplicemente spingerla io." "Sicura? Ce la fai?" "Perché non dovrei farcel... oh perché sono incinta? La gravidanza non è una malattia, posso giocare tranquillamente con mia figlia." mi risponde iniziando a spingere Eva. "Lo dicevo solo perché fa caldo, ti sei appena svegliata, ti stai sforzando almeno un pochino, stai sotto al sol...a proposito hai messo la crema solare? Dovresti anche bere, non devi rimanere disidratata." Vedo che mi guarda attonita e tento subito di giustificarmi. "Scusami lo so, niente domande e ne ho fatte un po' troppo è solo che mi preoccupo e non dovrei, ma capiscim..." Vic: "Damià vammi a comprà na bottiglia d'acqua và." dice ridendo. Scoppio a ride anche io, ma corro immediatamente a comprare l'acqua per la mia biondina.