Capitolo 25

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Pov's Vic

Oggi, è stata l'ultima data del tour a Los Angeles, siamo in camera e stiamo preparando le valigie per tornare in Italia, fra due giorni c'è il Battiti Live ad Otranto e siamo ospiti insieme ad un'altra miriade di cantanti. Dam: "È finito un altro capitolo della nostra vita." "Amò non essere nostalgico ce ne saranno altri mille di capitoli, ritorneremo di nuovo qui, vedrai." gli dico abbracciandolo da dietro e lasciandogli dei dolci baci sulla schiena. Lui si gira mi abbraccia e rimaniamo così per un po'. Dam: "Sei pronta a ritornare in Italia?" mi chiede. "Ovvio che sì, rivedrò la mia famiglia e Chili." rispondo ridendo. Finiamo di prepararci e scendiamo nella hall, sono già tutti nel van così carichiamo le nostre cose e partiamo. Arriviamo all'aereoporto, facciamo i soliti controlli e saliamo sul nostro aereo privato. Thomas: "Che bello, ci aspettano 15 ore di volo" dice ironicamente. Quando siamo partiti per Los Angeles ero molto preoccupata per Eva, era un viaggio molto lungo da fare e invece è stata bravissima. Ci sediamo ai nostri sedili e cominciamo a parlare del più e del meno, finché il pianto di Eva non ci interrompe. Mi alzo di scatto e vado subito a prenderla. Inizio a cullarla, provo a darle da mangiare, Damiano le prova a mettere il ciuccio ma lo sputa. Forse prima ho parlato troppo in fretta. Se il viaggio all'andata è andato bene, questo di ritorno sembra un inferno. Comincio a piangere anche io con Eva in braccio. Dam: "No tesoro non piangere anche tu." "Non so che fare Dam, piange ma io non so come aiutarla, mi fa stare male questa cosa." dico tra le lacrime. "Dalla a me, tu vai a sederti." mi dice prendendo Eva in braccio. "No, io non vado da nessuna parte, rimango qui con voi." gli dico guardando mia figlia. Dopo una decina di minuti che Damiano la culla, sembra calmarsi. La pone nel seggiolino e la porta di fianco a noi. Sono sfinita così mi addormento anche io. Dam: "Amore svegliati, siamo arrivati." mi sussurra Damiano. "Di già?" Dam: "Eh amò ti sei fatta na bella dormita." Torniamo nella nostra casa, disfiamo le valigie. Metto a fa la lavatrice, apriamo tutte le finestre perché se sentiva na puzza de chiuso infernale e io e Damiano ci facciamo una doccia veloce. "A Damià Nun te azzardà ad allungà quelle mani che già siamo in ritardo." Dam: "Che palle" dice ridendo. Facciamo il bagnetto ad Eva, ci cambiamo e andiamo a trovare le nostre famiglie. Ci fermiamo prima dai genitori di Damiano. Mamma Damiano: "Bambino mio quanto mi sei mancato." dice stritolando Damiano in un abbraccio. "Vic, fatti abbracciare anche tu, mi sei mancata tantissimo. Dov'è la mia nipotina?" continua cercando di sbirciare nel passeggino. Prende Eva in braccio e rivolgendosi al marito dice: "Tesoro ma guarda che splendore di nipotina che abbiamo." Papà Dam: "Si è vero, e quanto è cresciuta questa piccolina." Dice facendole il solletico sul pancino provocando una risata buffa da parte di Eva. Dam: "Ha già quattro mesi, ormai. Dov'è Jacopo?" Mamma Dam: "Sta in camera sua, non vi avrà sentito. Adesso lo chiamo....Jacopo scendi è tornato tuo fratello." Dopo due minuti ecco Jacopo che fa il suo ingresso in salotto e come prima cosa prende Eva in braccio: "Ma quanto è cresciuta questa bimba? Si è fatta ancora più bella, ovviamente è tutto merito di Victoria è la sua fotocopia." dice prendendo in giro Dam che ride. Dam: "Grazie Jacopo, mi sei mancato anche tu." E si scambiano una pacca sulla spalla. Jacopo si avvicina a me e mi lascia due baci sulle guance. Jacopo: "Allora Vic, tu tutto bene?" "Alla grande, grazie." Dam: "Ok va bene così, vi abbiamo portato dei regali che abbiamo comprato in giro per il mondo." dice porgendo delle buste sul tavolo. Papà Dam: "Oh ragazzi grazie, non dovevate." Mamma Dam: "In realtà anche noi abbiamo comprato qualcosa per la nostra nipotina." Si allontana e ritorna con delle buste piene di vestiti e giocattoli. Dam: "Mamma, non dovevate." Mamma Dam: "Oh non dire sciocchezze, tre mesi che non vediamo la bambina è normale che la riempiamo di regali e coccole, vero amore mio?" dice prendendo la bambina dalla braccia di Jacopo. Jacopo: "Volete qualcosa da bere?" "Si, magari un caffè." rispondo io. Jacopo: "Tu Dam lo vuoi?" Dam: "Si grazie." Ci sediamo a tavola e parliamo del più e del meno, ma ad un certo punto Damiano: "Oh stasera, tutti a guardare le iene su Italia uno." Papà Dam: "Avete già rilasciato interviste?" "No, ma abbiamo fatto uno scherzo a Damiano." rispondo io ridendo. Jacopo: "No vabbè allora lo dobbiamo assolutamente vedere." dice porgendoci il caffè. Beviamo il caffè, gli spieghiamo un po' lo scherzo e Dam: "Vabbè mà è arrivata l'ora di andare, dobbiamo passà anche dal papà di Vic, ci vediamo in settimana, penso." Salutiamo tutti e raggiungiamo casa di mio padre. Papà Vic: "Che bello siete tornati, mi siete mancati così tanto." dice abbracciandoci. Nica: "Vic, mi sei mancata tanto." "Anche tu Nica." Dam: "Comunque vi abbiamo portato dei regali, spero vi piacciono." Nica: "Anche io ho dei regali, ma non per voi, ma per la mia nipotina preferita." "È l'unica nipote che hai, Nica" le rispondo ridendo e Dam: "Per il momento " rimango un attimo spiazzata, che cosa vuol dire e infatti mio padre: "Ci dovete dire qualcosa?" e io: "No, no assolutamente no, penso che Dam voglia intendere in un ipotetico futuro." cerco consenso nel suo sguardo e lui: "Esattamente." Arriva Chili correndo verso di me e cominciando a saltellare "Amore mio, quanto ti amo" e la coccolo per tutto il tempo  Nica: "Dai sedetevi, vi ho preparato una torta, fatemi sapere se vi piace." Ci offre la torta e io: "L'hai comprata o l'hai fatta davvero tu?" le chiedo siccome è troppo buona. Nica: "Ho fatto tutto io." Dam: "Beh complimenti è buonissima." "Papà noi adesso andiamo, vogliamo riposare un po', siccome siamo venuti subito qui dopo il volo, e domani sarà una giornata impegnativa." Papà Vic: "Va bene, non vi preoccupate, quanto tempo rimarrete in Italia?" Dam: "Ancora non lo sappiamo." Salutiamo tutti e torniamo a casa. Per tutto il tragitto verso casa ho pensato alle parole di Damiano 'Per il momento' vuole già un altro figlio? Torniamo a casa, allatto Eva e Damiano la fa addormentare mentre io sistemo la cucina. Sono davvero stanca. Entriamo nel letto e gli dico: "Amò, ma che volevi di con 'per il momento' quando Nica stava parlando di nipoti"  Dam: "In realtà stavo pensando a na cosa." "A cosa, Damià?" Dam: "Abbiamo sempre detto che il numero ideale di figli da avè è 2 no?" "Si" gli dico. Dam: "Te sto pe' fà na proposta, nu te spaventà eh, ovviamente hai tutto il diritto di rifiutà." "Mamma Damià me stai a spaventà, muoviti a parlà." Dam: "Che dici di provà mo ad avere un altro figlio?" Rimango in silenzio. Dam: "Me poi dì pure de no eh, tranquilla, abbiamo tutto il tempo." "No, si sicuramente è solo che mi hai colto così alla sprovvista e non so che rispondere." Dam: "Puoi anche non rispondere." Dopo attimi di silenzio gli dico: "Sai, hai ragione, forse dovremmo provare già da ora così Eva ed un eventuale fratellino potranno crescere insieme ed avere un legame molto più stretto con la poca differenza d'età come io e Nica e tu e Jacopo." Damiano mi sorride e mi fa: "Sei sicura?" "Si, sono sicura." Dam: "Beh allora iniziamo a provare." dice iniziandomi a baciare e finiamo per fare l'amore.

Vent'anni MäneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora