Louis W.
Quando scesero dal treno, Louis non impiegò molto a notare la massa scarlatta che occupava un angolo intero della stazione. Il viaggio era trascorso piacevolmente, con qualche visita sporadica di Lily, le battute di Josken e Fred, e i tentativi falliti di James per parlare con Ruby. Lucy era intervenuta qualche volta nella discussione generale, mentre Molly era rimasta sempre zitta, senza staccare mai gli occhi dal suo libro - un comportamento non troppo educato, per come lo vedeva Louis. Ma non se ne sorprendeva molto, Molly era sempre stata così assente e riservata.
Albus e Scorpius erano rimasti per parecchio tempo in silenzio, poi c'era stato un breve battibecco fra questo ultimo e Rose, ma erano tutti troppo abitati alla loro faida per sorprendersene sul serio. Durante quello scambio di battute davvero poco piacevoli, Louis aveva notato più volte sua sorella alzare gli occhi al cielo, mentre Alby istigava alla lite e Roxanne guardava tutto apaticamente, come se stesse guardando la scena di un film che, nell'intimo, non la toccava.
James, con un salto, piombò accanto a lui sul binario. Sorrideva come sempre, ammiccando di tanto in tanto ai ragazzi che si trattenevano a guardarlo. Poi si mise sulle punte dei piedi, scrutando la folla.
"Allora, Louis, trovato il nostro clan?"
"James, te lo ho già detto: siamo una famiglia, non un clan. Non é bello da dire, nemmeno per scherzare "
"Come sei noioso," sbuffò la voce di Josken, e un attimo dopo il ragazzo apparve con un salto aggraziato dall'altro lato di Louis. "Prendila sul ridere, alle volte. Non bisogna mica essere sempre seri e concentrati."
"Una vita in totale serietà non merita di essere vissuta," dichiarò Fred, piombato da chissà dove e andatosi a piazzare accanto a Josken.
Louis sbuffò ma non replicò. Quei tre erano i suoi migliori amici, si conoscevano praticamente da quando erano nati, e avevano pregato, al loro smistamento, di finire nella stessa Casa. Fortunatamente così era stato, e la loro amicizia era stata coltivata ed era cresciuta con loro, maturando durante quei sei anni.
Erano davvero fantastici, e Louis ne era consapevole. L'unica cosa che non gli piaceva era che, alle volte, non lo capivano. James, Fred e Josken erano patiti per gli scherzi, mentre più di una volta Louis avrebbe preferito stare seduto tranquillo in Biblioteca a studiare.
Ma quando lo proponeva non veniva ascoltato. Forse gli altri pensavano fosse solo il suo personaggio, o forse consideravano oggettivamente meglio cacciarsi nei guai piuttosto che vivere una vita sedentaria come invece sarebbe stata quella di Louis; ma non sembrava proprio sfiorargli il cervello che lui potesse sul serio trovarsi meglio in compagnia di un libro che di una punizione. Però, anche se gli costava un po' ammetterlo, anche Louis si divertiva durante quegli scherzi. Ammesso che fossero limitati e non esagerati, ovviamente.
"Sono là," disse indicando i suoi genitori. Lì, poco distante, spiccava la chioma corivina di Harry e quella rossa di Ginny, genitori di James. Fra tutti erano i più facili da individuare, visto che la loro presenza era sottolineata anche dai continui sguardi che la gente lanciava loro, chi di ammirazione chi di incredulità.
"Ahh. Ottimo andiamo," disse James, prendendo il suo baule.
Louis sentì qualcuno battergli una mano sulla spalla. Quando si voltò, il viso scuro di Josken gli sorrideva.
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Frozen Heart (Nuova Generazione)
FanfictionStorie. Tante storie che si intrecciano, mutano, cambiano; intessono il complicato reticolo di vita che avvolge il mondo magico mentre più in là, fuori dalle mura del castello di Hogwarts, una nuova minaccia si avvicina, rendendosi via via sempre pi...