8°Capitolo: un po' di Horror non ha mai ucciso nessuno!

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Roxanne W.

Roxanne era seduta per terra, nella sua camera. Con una mano prendeva pigramente dei pop corn dal cestino bloccato nelle sue gambe, mentre sulla faccia venivano proiettate le luci azzurre dello schermo.

Davanti a lei si consumava il film It.
Era appena all'inizio, si stava godendo senza alcuna rimorso il faccione di Pennywise che sbranava il braccio a Georgie.

Poi lo trascinava nelle fogne con una mano.

Era più o meno la trentesima volta che Roxanne vedeva quel film. Inutile dire che fosse il suo preferito. Pensava fermamente che gli altri Horror dovessero prendere esempio da questo, che almeno una briciola di terrore la metteva. Gli altri no. Roxanne stava passiva a fissare lo schermo in attesa dello spavento, che però non veniva mai.

Solo It riusciva a farle muovere un po' il soppracciglio, sorpresa. Non provava paura, e di certo non faceva i salti delle sue cugine quando le costringeva a guardarlo - fortunatamente aveva il fermo supporto di Lily e Alby, con Molly e Rose contro mentre Dominique e Lucy non si esprimevano. Questo garantiva che si guardasse sempre qualche film Horror o drammatico - che spesso Lily insisteva per vedere.
Q

uel film era stato il primo - e unico - che fosse mai riuscito a farle provare qualcosa. Almeno, provava un vago senso di stretta allo stomaco e dispiacere quando pensava a Bill.Poverino. Perdere il fratello così.

E pensare che poteva anche evitarlo. Gli sarebbe bastato andare con lui. Andare a giocare con suo fratello.

Ma se no il film non sarebbe continuato, e quindi Roxanne accettava passivamente quella piccola morte. İl vago dispiacere e gli sporadici picchi di paura avevano fatto in modo che Roxanne adorasse quel film. Lo guardava di continuo solo per provarlo ancora.

Ma oramai iniziava a sapere il film a memoria. I colpi di scena che la facevano un po' sobbalzare si erano trasformati in noiose ripetizioni; e Roxanne era preparata alle perdite.

Non le dispiaceva più. Provava solo un po' di rabbia per quelle che si potevano evitare.

Niente altro.

"Roxanne!" La voce di sua madre si fece sentire dal basso e, senza alcuna esitazione, Roxanne spense l'apparecchio. Si alzò e scese di sotto, dove trovò sua madre in cucina.

"Si?" Chiese alle spalle della donna, intenda a guardare il forno.

Angelina sobbalzò, sorpresa. Si voltò di scatto, e soppesò la ragazza, come non si fidasse della propria stessa figlia.

Roxanne sopportò l'esame senza battere ciglio. Solo dopo cinque minuti di totale silenzio si azzardò a chiedere. "Che c'è?"

"Niente." Rispose sua madre dopo qualche attimo. "É che alle volte sei troppo ubbidiente."

"E sarebbe una cosa tanto negativa?"

Angelina scoppiò a ridere. "Ah Rox io ho sposato tuo padre! So per certo che quando si comporta bene sta preparando una delle sue.
Ho imparato a non fidarmi di qualsiasi cosa mi venga data senza uno sforzo abbastanza grande."

"Molto interessante," disse Roxanne, e non si stupí di vedere l'espressione confusa sul volto di sua madre, che probabilmente cercava di capire dal suo tono se lei se la era presa o meno.
R

Frozen Heart (Nuova Generazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora