26° Capitolo: Due fratelli

42 2 0
                                    

Dominique W.

Il rumore della gente intorno a loro era abbastanza forte perché Dominique non riuscisse a sentire sua madre, che stava parlando a circa tre millimetri dalla sua faccia. Certo, cara da dire che Fleur non si sforzava di farsi sentire; parlava normalmente. Se invece avesse alzato appena un po' più la voce, forse - forse perché comunque il casino era molto alto - Dom sarebbe almeno riuscita a cogliere una parola su tre.

Ma non c'era niente che potesse fare alzare la voce a Fleur Weasley, niente che potesse farla deviare dall'educazione francese che le aveva impartito sua madre.

Dom si limitava ad annuire al movimento delle sue labbra. Fleur pensava che lei la stesse sentendo, e ciò non era necessariamente un male.
Tanto erano le solite raccomandazioni che faceva, quelle dell'inizio dell'anno...cose che comunque avevano poco conto o erano state ripetute talmente tante volte che Dom le sapeva a memoria.

Non aveva bisogno che le si dicessero altre volte; e poi, anche se era una Grifondoro, Dom era intelligente. Non avrebbe mai fatto niente di pericoloso, niente che avrebbe potuto nuocerla, almeno. Non aveva bisogno che fosse sua madre a dirglielo.

Le labbra di Fleur, in quel momento, articolarono la parola: "Capito?"

Dom uní il pollice e l'indice in un cerchio, a indicare un ok. Per farsi sentire avrebbe dovuto urlare, e sua madre era fermamente contraria; se però parlava normalmente Fleur si sarebbe resa conto che non si sentiva un accidente.

La lingua dei segni é la migliore pensò, allontanandosi da sua madre. Tutti i suoi zii, quelli che non erano rimasti alla Tana fino a agosto, creavano una specie di cerchio intorno a loro. Dom riusciva a vedere le teste rosse di quasi tutti. C'erano anche i coniugi Jordan e la famiglia Scamander. Lorcan, come sempre, portava un bizzarro cappello rosso sopra i capelli biondi, con delle incisioni in oro sulla stoffa. Si guardava attorno, come cercando di vedere qualcosa che a gli altri era sfuggito.

Lysander, al contrario, sembrava avere l'aria abbattuta. Si poggiava al suo baule con lo sguardo basso, i capelli biondi a ricadergli in ciuffi davanti agli occhi. Evidentemente, ragionò Dom, pensava a Lily. E a quante probabilità aveva di farcela con lei.

Ormai Dom era convinta che Lysander ci stesse provando con Lily, anche senza accorgersene. Aveva notato che faceva di tutto per stare un po' con lei, e prendeva una strana espressione (gli occhi, normalmente chiari, si scurivano), quando c'era qualcuno altro - compreso Hugo.

Dom fece un tenue sorriso. Non conosceva quasi per niente Lysander Scamander, e dubitava di potergli fare un discorso per spronarlo a non mollare (o a chiedere spiegazioni in merito all'interesse che aveva dimostrato per Lily). Di certo non l'avrebbe presa troppo bene, e Dom non poteva prendersi tutta quella confidenza solo perché aveva capito che c'era qualcosa. Ok, forse Lysander voleva solo amicizia da Lily, questo dubbio poteva concederselo, ma era innegabile che cercasse sempre i suoi occhi quando entrava in una stanza.

O forse nemmeno Lysander sapeva cosa volesse da lei. Questo era anche più probabile. Avrebbe capito, si augurava Dom. Dopotutto era un Corvonero. Se era in quella Casa ci sarà stato un motivo.

Dom si voltò verso l'ingresso del binario, voltando le spalle al fratelli Scamander. In quel momento vide emergere una folta chioma rossa, che sommortava un baule lanciato a tutta velocità contro il muro. Sorrise.

"Sono arrivati!" Annunciò Dom.

Come aveva immaginato, Lysander le fu al fianco in un momento. Scrutò la folla accigliato, senza vederla. Dom gli toccò una spalla e gli indicò la giusta direzione, e lui sgranò gli occhi.

Frozen Heart (Nuova Generazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora