Rose W.
Quando Rose entrò in cucina, entrambi i suoi genitori erano indaffarati. Suo padre stava armeggiando con qualcosa che lei non vedeva e le dava le spalle. Hermione invece era ai fornelli, ma era talmente inesperta e imbranata che più che cucinare sembrava stesse intrattenendo una lotta con il banco di lavoro, cosparso di una poltiglia appiccicosa marrone su cui Rose non aveva la minima intenzione di indagare.
"Oh al diavolo!" Sbottò, nello stesso istante in cui Rose entrava nella stanza. La ragazza fece di istinto un passo indietro, e sua madre arrossì per quella veemenza. "Scusa. Non ce l'avevo con te."
"Ah sì? E con chi, precisamente?"
Hermione lanciò un occhiataccia ai fornelli. "Con questi."
Rose non volle chiederle niente. Era ancora scossa per il sogno che aveva avuto. La stanza buia, il pianto di Hermione, le parole dei suoi genitori...
Però é solo un sogno si disse mentre si sedeva al tavolo. Nonostante le raccomandazioni fatte a sé stessa durante la notte, non riuscì a impedirsi di guardare i suoi genitori con più attenzione. Certo, non aveva lo stesso occhio di Dominique, e non lo pretendeva, però anche lei sapeva mettere in moto la materia grigia che tutti lodavano.
Ma i suoi genitori non facevano altro che confermare la teoria del sogno.
Si comportavano normalmente. Anzi, meglio di così.Sua madre sorrideva raggiante, nonostante avesse appena rischiato di mandare a fuoco la casa. Aveva un viso solare, molto in contrasto con quello che Rose le aveva visto nel sogno. Molto in contrasto anche con la faccia scura con la quale aveva accolto Rose appena rientrata a casa.
Rose la guardò in sottecchi, macinando la sua colazione. Possibile che i guai al Ministero fossero già conclusi? Fosse un capitolo ormai chiuso?
Possibile. Dopo la Seconda Guerra Magica il Ministero aveva sempre dato tutto se stesso, e adesso svolgeva compito tre volte più in fretta di quanto avesse mai fatto durante il governo di Voldemort. E per i lavoratori era difficile stare dietro a certi ritmi. Rose credeva che l'unica cosa che non li facesse stramazzare al terreno giorno dopo giorno fosse la consapevolezza che, se lavoravano così velocemente, potevano facilmente sventare qualsiasi attacco.
E poi lavorava al Ministero l'intera generazione che aveva sperimentato la Guerra. Non c'era da sorprendersi se non si lamentavano per tutto quel lavoro.
Suo padre, invece, era quello di sempre. Non sembrava un uomo scosso che aveva consolato il pianto a dirotto della moglie con la quale aveva appena litigato. I suoi genitori non facevano altro che confermare il fatto che fosse tutto un sogno. Solo quello.
Rose sentì un rumore di cocci, e un attimo le si piazzò sotto il naso un piatto nero. No, non era nero, le disse un occhiata più attenta. Erano le frittelle dentro a essere carbonizzare.
Rose alzò lo sguardo. Sua madre le stava rivolgendo un sorriso imbarazzato.
"Scusa," disse "non sono mai stata brava in certe cose.""Non fa niente," borbottò Rose a testa bassa. Non era arrabbiata con sua madre, voleva solo evitare che lei notasse il suo tono sorpreso. E compiaciuto.
Hermione dovette fraintendere il suo comportamento. Le passò una mano fra i capelli liscissimi, poi le baciò la fronte.
"Poi in macchina mi racconti come é andato l'anno, mh?"
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Frozen Heart (Nuova Generazione)
FanfictionStorie. Tante storie che si intrecciano, mutano, cambiano; intessono il complicato reticolo di vita che avvolge il mondo magico mentre più in là, fuori dalle mura del castello di Hogwarts, una nuova minaccia si avvicina, rendendosi via via sempre pi...