Premessa

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L'aria è pesta. La pioggia battente si infrange sulle finestre con una violenza non comune per il luogo.
Nessuno ci é abituato, ma nessuno ci fa caso. Nell'ansia generale, il tempo non é la peggior cosa che si possa considerare.
Un ragazzo, un ragazzo alto coraggioso e sveglio viaggia per i corridoi a passo veloce. Sa che sta accadendo qualcosa di terribile, sa che una minaccia si abbatterà su di loro, e sa che non può fare niente per impedirlo.
Però può provare a ridurre i danni. Sì, questo è in suo potere. Ed é ovvio che ci proverà.
Gira a destra, e il rumore metallico della sua arma contro il fianco quasi lo fa trasalire. Le mura del castello gli sfilano a lato, ma non potrebbero avere più attenzione di quella che lui riserva alla pioggia; ormai sono otto anni che vive in quel luogo, lo conosce a memoria.
Correndo, eccolo che arriva. Prende un respiro di sollievo quando riconosce la stanza, ma sbianca osservando l'interno.
Eccolo. É arrivato.
Lei e lì, i capelli biondi sparsi sul pavimento come petali di un fiore. La ragazza giace a terra, gli occhi puntanti verso il soffitto, anche se non lo vedono.
Lui si precipita da lei. La chiama, ma lei non risponde.
Le mette una mano dietro la schiena e la tira a sedere. La testa di lei cade in avanti, ma a stento ci fa caso.
La chiama ancora, cerca di farla tornare. Ma non può, ormai lei é in collegamento, e niente di ciò che lui farà o dirà servirà a qualcosa per interromperlo.
Lui urla per l'ennesima volta il suo nome e, a questo giro, la ragazza da cenno di averlo sentito.
Alza la testa, autonoma, e punta gli occhi dentro quelli di lui. Sono bianchi come la neve, spiritati, e lui deve reggersi bene dallo spavento, oppure la farebbe crollare a terra di nuovo. Ma tanto é abituato, le succede spesso.
E capisce immediatamente cosa le succede ora.
"Cosa vedi?" Le chiede diretto, gentile, conscio che la sua voce più calmarla e aiutarla.
Lei si agita. I capelli bianchi le ondeggiano contro la schiena, una tenda che si muove come il corpo di un serpente.
"Cosa vedi?" Ripropone ancora lui.
La ragazza ispira bruscamente; si innalza fra le braccia dell'amico, e poi ricade a terra, una farfalla alla quale hanno tolto le ali.
Lui la sostiene.
"Guerra," sussurra la ragazza in trance, gli occhi assenti, lontani a guardare qualcosa che per lui rimarrà sempre oscuro "una alleanza sarà fatta, e l'oscurità crollerà di nuovo sul nostro mondo, colpendo noi, altri, alleati di cui ora non sappiamo.
Ci aiuteremo, ma sarà un coltello senza manico.
Ci distriggeremo l'un l'altro, fatta eccezione per dei fortunati."
"Distruzione..." Lui mormora piano la parola, terrorizzato. Questo è spaventoso. La distruzione non è la cosa migliore.
"Le tre monete, una di riconciliazione, una di illusione e una di inganno.
Una verrà tagliata, solo una metà resterà a noi come collegamento fra la prima e la terza; un altra si salverà per intero, mentre l'ultima, la più intima, svolgerà il ruolo di equilibrare: rimarrà distrutta per sempre, cenere da cui non si avrà più nulla. L'illusione si espanderà, si moltiplicherà con due ragazze identiche, con i capelli di fiamma e gli occhi di tenebra.
Una é nostra, l'altra é una sorella. Una dei tre fratelli."
Il ragazzo la fissa un secondo. Poi estrae il taccuino e inizia a trascrivere. Se ha detto che quelli erano i fortunati...allora c'era speranza che qualcuno si salvasse alla distruzione.
"Tre fratelli da tre." Lui non la sente parlare così a lungo da molto. "Due di sangue, gli altri legati da qualcosa di più profondo.
Si incontreranno, si mischieranno negli incontri, e uno si unirà anche a noi. Il maggiore e la metà, la metà con la metà, la minore con una corda. Si unirà con essa, contro il volere di un maggiore.
E le corde, le corde di psiche. Una l'opposta dell'altra, ognuna con un segreto da nascondere.
La minore si unirà a psiche, e ciò porterà un cambiamento assoluto.
Cambiamento speciale.
E quando l'unione si ripeterà, un nuovo potere sarà sbloccato, due antichi sacramenti saranno di nuovo insieme.
E i ragazzi, avranno un destino diverso da quello dei loro genitori."
La ragazza si lascia andare, chiude gli occhi, abbandonando la testa all'indietro, mentre lui si interroga sul significato di quelle parole. Il ragazzo la agguanta meglio, la regge la deposita a terra, la pioggia scrosciante come un vago sottofondo a ciò che succede.
Lui alza lo sguardo. Dei punti luminosi li hanno raggiunti, e lui sa esattamente cosa significa.
Abbraccia la ragazza, si china su di lei, toccando con il corpo il freddo pavimento di pietra.
Respira il suo odore, poi chiude gli occhi.
"É ora" sussurra.
Poi le luci esplodono intorno a loro come una cascata di scheggie gialle; una pioggia di stelle.
E dopo c'è silenzio.

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Nuova storia.
L'inizio é un po' di impatto, é la prima volta che scrivo qualcosa del genere. So che in realtà la premessa no é esattamente questo, ma il prologo c'è dopo...

Non la ho ancora finita di scrivere, quindi penso che deciderò due/tre giorni a settimana in cui pubblicare, anche se partirò dall'anno nuovo.

Frozen Heart (Nuova Generazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora