Prologo: l'inizio

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La fine della scuola si sentiva nell'aria quasi fosse un profumo. E no, non é un esagerazione: c'era davvero il tanto conosciuto quanto temuto fetore di un escremento animale che aleggiava fra i corridoi. Segno inconfondibile di Caccabombe, e, se ci si prendeva la libertà di lasciarle così, allo scoperto, con il rischio di essere beccati e in piena vista del custode Gazza, questo gesto estremo poteva essere tradotto solo come l'assoluta certezza dell'assenza di ripercussioni sui mascalzoni - questo era l'epiteo usato dal vecchio - che avevano osato imbrattare un aria sacra come quella scolastica.

E ciò poteva essere dato solo dall'imminente conclusione dell'anno di studi.

Anche se non era un segreto chi fosse stato e, chiunque non fosse stato testimone oculare della malefatta, poteva facilmente intuire i responsabili. Anche perché questi correvano senza freni e senza paura per i corridoi del castello, sordi ai richiami della preside; ciò non faceva altro che attestare, con una prova ancora più schiacciante, quanto fosse ovvio e palese il loro coinvolgimento per aver reso inagibile il corridoio che portava all'aula di Trasformazione. Ma i ragazzi schiamazzavano come solo dei colpevoli che hanno compiuto una bravata, la cui bellezza e riuscita era stata amplificata dall'attesa, potevano fare; erano immuni a ogni punizione, in quanto il potere che le regole scolastiche aveva su di loro era appena svanito.

E poi, quei quattro avevano una vera e propria reputazione in quella scuola per gli scherzi.

"POTTER!WEASLEY! WEASLEY! JORDAN! MI ASPETTAVO UNA CONDOTTA MIGLIORE DA VOI.
SOPPRATTUTTO DA LEI, SIGNOR WEASLEY" la voce della preside si fece sentire per tutto il castello, causando anche le risate di diversi studenti che assistevano alla scena.

James, Louis, Fred e Josken se la risero alla grande, mentre svoltavano un corridoio scomparendo alla vista della donna.

Si fermarono poco dopo, a riprendere fiato, riparati da un armatura così grande da sembrare fuori posto; dietro vi si potevano nascondersi tranquillamente tutti e quattro senza destare sospetti, nonostante l'età avanzata e la loro corporatura non propriamente esile.

"É stato fantastico," commentò Fred, sorridendo sornione. "Gazza ne avrà per molto con questo."

"Giusto," rincarò immediatamente la dose Josken e, per accentuare la cosa, alzò una mano battendo il cinque al migliore amico.

"Già. Louis, la tua é stata davvero una ottima idea."

"Non so quanto sia lusinghiera una frase del genere, detta da te, James."

James lanciò un occhiataccia al cugino. "Ehy. Guarda che io posso permettermelo.
Sono il migliore in quasi tutte le materie."

"Secondo solo a Molly," disse Fred.

"E Lucy," aggiunse Josken.

James sbuffò. "Sì, ma a parte loro, nessuno mi batte."

"Hai dimenticato Rose," gli fece notare Louis. "E mia sorella."

James roteò gli occhi. "Non sono del nostro anno."

"E me stesso," continuò Louis, come se l'altro non avesse parlato.

James lo guardò scocciato. "E va bene," si arrese con uno sbuffo; "non sono il migliore. Ma gli incantesimi mi riescono. E alla prima. Questa é una dote da non sottovalutare."

"Sì, ma se tu studiassi di più - almeno la metà di me, per dire una quantità precisa - sarebbe molto meglio. Anzi, potresti considerarti anche fra i primi dieci."

"Oh no," gemette Josken, "Louis sta entrando in modalità secchione."

"E maestrina," specificò Fred. "Non so quanto ancora potrò reggerlo senza sentire l'istinto di tirargli una Caccabomba in faccia."

Frozen Heart (Nuova Generazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora