Capitolo 9

7K 152 4
                                    


Le sue parole mi rimbombarono in testa mentre era ancora vicinissimo a me. Sentivo il cuore battere molto forte contro il petto e le mani leggermente tremare, ma non era paura, almeno credo.
Ci guardammo negli occhi, cosa gli era successo per parlare così? Perché aveva gli occhi così spenti e pieni di rabbia e delusione?
"perché dici così?" sussurrai sulle sue labbra.
"perché dico la verità" mormorò anche lui senza spostarsi di un solo passo.
"caccia via i tuoi demoni" risposi
"fosse facile" fece sfiorare lentamente le nostre labbra e socchiusi gli occhi, non sapevo perché stavo ferma lì, senza spostarmi.
Le gambe sembrarono paralizzate, una sensazione strana allo stomaco mi invase e la voglia di accarezzare le sue labbra, baciarle, aumentava, ma non potevo farlo, lui non era quello giusto e lo conoscevo a stento.
"allontanati" dissi sicura di me, cercando di non balbettare.
"tu vuoi che mi allontani?" mi morse un labbro e io persi un battito, facendo un respiro profondo.

Mi staccai ma lentamente mi riavvicinai a lui, la voglia era tanta, forse un solo bacio non avrebbe cambiato nulla.
Socchiosi le labbra mentre le sue stavano per toccare le mie, ma il mio telefono squilló, facendomi tornare lucida e alla realtà.
Ethan si allontanó e guardó il mio telefono, lo estrassi subito dalla tasca e risposi.
"ehm p-pronto?" cavolo, balbettavo ancora
"Chloe ma dove cazzo sei finita?" Tyler sembrava agitato, alla fine era più che ovvio, ci eravamo persi in mezzo a quella folla.
"sto bene Tyler, sono scappata via" misi una mano tra i capelli mentre sentivo lo sguardo di Ethan bruciarmi addosso.
"da sola?" il suo tono di voce sembró confuso
"con un amico che conosco, sto per tornare a casa, a domani"
"aspetta Chloe-" chiusi la chiamata e rimisi il telefono nella tasca.

Guardai Ethan e sentivo le guance andarmi a fuoco. Avevo provato sensazioni strane, tutto perché si era avvicinato troppo e stava per scattare un bacio.
Che mi era saltato in mente?
"dovrei tornare a casa" ruppi il ghiaccio che si era creato.
"ti accompagno io" si avvicinó alla moto e indossó il casco. Io continuavo a guardarlo, stava facendo finta di niente? Davvero?
"non pensi che dovremmo parlare?"
"non ho niente da dirti" rispose freddo "e ora sali, non ho tempo da perdere"

Ma che gli prendeva? Prima mi stava per baciare e subito dopo  mi tratta male? Decisi di ignorare il suo comportamento infantile, misi il casco e salì sulla moto aggrappandomi a lui.
Partì velocemente e chiusi gli occhi, dovevo stare tranquilla per non avere un altro attacco di panico, ormai ero spaventata e ogni volta che salivo in macchina con Tyler lo invitavo ad andare piano.
Strinsi i fianchi di Ethan e lo sentì fare un respiro profondo, era davvero strano.
Prima fa il violento, lo sbruffone, mi fa scappare con lui per non essere presa dalla polizia, mi calma per poi ritornare freddo, una persona più lunatica di lui non l'avevo mai conosciuta.

"dove abiti?" mi chiese improvvisamente
"bhe puoi lasciarmi vicino allo gioielleria diamonds, continuo a piedi" non volevo rivelare dove abitavo, forse perché avrebbe giudicato, il palazzo in cui vivevo e non in una villa maestosa come lui.
"ho detto, dove abiti?" scandì bene le parole.
Sospirai rassegnata
"Boerum Hill, ti dico io dove fermarti" sussurrai e lui continuó a guidare.

Dopo poco arrivammo nel quartiere dove abitavo, a quell'ora non c'era tanta gente da quelle parti, tranne barboni e uomini che bevevano come non so cosa.
Ho sempre avuto paura di camminare per queste strade da sola, sopratutto di notte, si sono sentiti molti casi di violenza sulle donne e penso che a questi tempi non si dovrebbero sentire notizie così.
"qui" indicai un palazzo e lui si ferma.
"e quello chi è?" chiese Ethan e io alzo lo sguardo confusa per vedere a chi si riferisse.
Vidi la Volkswagen maggiolino e Tyler appoggiato sul cruscotto con le braccia incrociate.
"che ci fa qui a quest'ora?" sussurrai e tolsi il casco scendendo dalla moto.
Mi avvicinai a lui.
"Tyler che ci fai qui a quest'ora?" erano l'una di notte.
"sei sparita e non ti sei fatta più sentire!" disse agitato
"ti ho risposto alla chiamata, ho detto che stavo bene, non c'era bisogno di venire sotto casa mia Tyler, se ti avrebbe visto mia madre? Si sarebbe preoccupata vedendoti senza di me" cercai di stare tranquilla e parlare in modo calmo, mentre Ethan si godeva la scena seduto sulla moto.

Love me, even if it's wrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora