Capitolo 56

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"ricordati di portare dell'intimo sexy, te ne ho regalati molti in questi anni" disse Alexa, dall'altra parte del telefono, mentre preparavo la borsa con i miei vestiti.
Alzai gli occhi al cielo, ridendo.

La vigilia di capodanno era arrivata, ed Ethan non voleva ancora dirmi dove voleva portarmi.
Ero agitata, l'ansia mi stava mangiando viva, ma dentro di me ero felice.
"non faremo sesso" risposi, scegliendo nell'armadio qualcos'altro da portare.
"invece si, magari uscirai anche incinta" sbarrai gli occhi a quella affermazione.
"Alexa!" la richiamai.
"che? Sono rinchiusa qui dentro, non so cosa fare, almeno lasciami fantasticare sulle tue giornate esplosive"

Negai con il capo, ridendo.
Mi mancava come l'aria, era il primo capodanno che non lo passavo con lei, e la sua assenza si faceva sentire.
Ogni anno lo passavo con lei e Tyler, organizzavamo qualcosa a casa sua, per poi andare a ballare.
Ricordando quei momenti, anche se mi mancava mio padre, lei mi regalava la spensieratezza di cui avevo bisogno, ogni giorno.
E ora dovevo affrontare tutto, senza la mia migliore amica.

"Carter è venuto a trovarti?" chiesi, incastrando il telefono tra l'orecchio e la spalla.
"si" il suo tono di voce si fece più freddo. "e vorrei uscire da qui solo per spaccare il culo a David" evidentemente sapeva quello che era successo.

Dopo che lo vedemmo pieno di lividi e arrabbiato, aveva attaccato Ethan, ma poi si calmó, capendo che non era colpa sua.
Lo aveva minacciato e picchiato, per poi non farlo lavorare più per lui, ma David non aveva accennato il motivo per cui lo aveva fatto.
Anche se, qualche sospetto lo avevo, ma speravo di sbagliarmi.
"guarda il lato positivo, si troverà un lavoro degno ora" dissi, cercando di vedere sempre il meglio.
"gli servivano quei soldi per pagarsi l'università" sospirai.

Speravo solo che Carter non sarebbe stato costretto di interrompere gli studi per mancanza di soldi.
Sapevo come ci si sentiva, interrompere tutto e stare fermo, in un vicolo buio, non sapere come muoversi e cosa fare per uscire da quel vicolo.
"però mi sorge una domanda" aggrottai la fronte, e Alexa proseguì. "Ethan ha lasciato..." già, e non mi aveva accennato nulla, lo avevo scoperto quella sera.
Per quanto fossi felice per la decisione che aveva preso, perché non mi aveva detto nulla?. "Carter è stato mandato via a calci in culo. Dylan? Perché non ha mandato via anche lui?" mi fermai e fissai un punto fisso sul letto.

Non ne avevo idea, eppure Dylan era accorrente di cose fosse successo, ma Ethan gli aveva consigliato di far finta di niente, almeno fin quando le acque non si sarebbero calmate.
Stranamente lui non voleva vendicarsi.
"forse sta aspettando il momento giusto per lasciare tutto anche lui. Insomma, lo sai, Dylan è più debole di Carter ed Ethan" presi dei trucchi che avevo sulla scrivania, per poi metterli in una borsetta piccola.

"oppure trama qualcosa con David" sospirai.
"non credo, Dylan non tradirebbe mai i suoi amici" lo difesi.
Era sempre stato gentile e buono con me, il modo in cui guardava Sophie mi faceva stringere il cuore.
"non smetti mai di conoscere una persona, Chloe" disse Alexa e non risposi.

Mi rifiutavo di pensare che Dylan potesse tradire i suoi amici.
"forse è meglio non pensarci" mi sedetti sul letto, stringendo tra le mani la collana che mi aveva regalato Ethan.
"già, è ora di pranzo, dovrei andare in mensa" sbuffó lei, gli costava ancora molto mangiare.
"tu n-non...insomma mangi vero?" chiesi, abbassando il viso.
Ci mise qualche secondo a rispondere, sperando che non mi avrebbe detto una bugia.
"mi è difficile, ma sto cercando di farlo" annuì.
"non lo vomiti, vero?" chiesi schietta, forse sbagliando, ma volevo sapere davvero come stava.

"ci sentiamo domani, Chloe" la sentì sorridere, ignorando la mia domanda.
"a domani" non insistetti e chiusi la chiamata, sospirando.
Stava per iniziare un nuovo anno, e quello che mi era successo mi aveva sconvolta.

Love me, even if it's wrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora